Olio di cannabis e siti strani

Analizziamo un sito che vuole salvare il nostro udito e la nostra vita dalla distruzione totale

Ci avete segnalato questo sito:

Vi dico subito che questo prodotto super miracoloso è già stato trattato, magari non ve lo ricordate perché sono articoli vecchiotti, 2013 e 2015. L’olio di canapa sembrava potesse curare:

Skin Conditions
Cancer
Diabetes
Infections
Glaucoma
Arthritis
Burns, Ulcers, Warts and Moles
Migraine Headaches
Weight Regulation
“Rejuvenates Vital Organs”

Non è quindi mia intenzione andare a ripetere cose che sono già state dette non solo in questi due articoli, ma, se ci riflettete, anche in molti altri che trattano di terapie non convenzionali, non approvate, non ufficiali, illegali o spacciate come panacea di tutti i mali.

Comunque in questi anni i vari guru dell’olio di canapa devono aver effettuato degli studi di efficacia del prodotto, perché oggi pare che i miracoli li faccia solo sull’udito.

Il sito in questione come potete vedere ha una struttura un po’ strana:

  • Non ci sono link esterni alla pagina, ovunque io clicchi mi rimanda sempre qui:

  • Tale Lara Macino sta scrivendo un commento da almeno tre giorni:
  • Chi ha scritto (o forse meglio tradotto) questo sito dovrebbe seguire qualche corso di recupero non solo in italiano, ma anche in logica:

[…]E tutto andava bene, guadagnavo, avevo una famiglia numerosa: due figli e una figlia, ma poi ho iniziato a notare che il mio udito cominciava a peggiorare. All’inizio non capivo cosa fosse successo. Discutevo con i miei coinquilini, come se avessero deliberatamente iniziato a parlare più piano, […] È emerso che dopo 45 anni la perdita dell’udito si verifica nell’80% delle persone! Il medico ha detto che potrei perdere gradualmente l’udito. E poi potrei smettere di sentire del tutto! Ma come è possibile? Devo lavorare, mantenere la mia famiglia e cos’è la vita senza l’udito?
[…] Al lavoro avevano già iniziato a spettegolare, all’inizio scherzavano e poi hanno iniziato a dire che per me era difficile lavorare e che se fossi diventato completamente sordo avrei dovuto cercare un altro lavoro. Quale altro lavoro dovrei fare? Ho lavorato come autista per tutta la vita. È il mio lavoro. L’ho detto a mia moglie, ha pianto, pensava che tutto fosse perduto.

Ora, alcune brevi considerazioni su queste poche frasi:

  • Superati i 40 anni numerose funzionalità “perdono colpi”, basti pensare a quanti non vedono più bene da vicino e per leggere hanno bisogno degli occhiali. Vale anche per l’udito.
  • I miei zii sono sordi (e come loro tanti altri) e pur non avendo alcun apparecchio acustico guidano. Quando hanno preso la patente l’unico obbligo era che l’auto avesse due specchietti retrovisori esterni.
  • Se anche il signor Marco non potesse più guidare, l’azienda per cui lavora non potrebbe licenziarlo, ma solo cambiargli mansione.
  • Strana usanza chiamare moglie e figli “coinquilini”…
  • Tutto perduto per un’ipoacusia, per grave che sia non è una condanna a morte, non è aver perso la casa per l’alluvione o il terremoto e anche a livello di abilismo non la tocca pianissimo.

Proseguiamo con l’analisi di questa storia strappalacrime (spoiler alert: il nostro Marco riacquisterà il 100% dell’udito).

Dato che i problemi di udito colpiscono tutti coloro che hanno superato i 45 anni di età, abbiamo deciso di parlare con l’otorinolaringoiatra di punta, il professor Adriano Zari, per illustrare un approccio moderno alla prevenzione e al trattamento dell’ipoacusia, accessibile a tutti.

Il professor Adriano Zari non esiste. Nel web non ve ne è traccia. Nell’anagrafica FNOMCeO idem e se non sei lì significa che non sei iscritto all’Albo e dunque in Italia non puoi praticare.

Lascio a voi continuare la lettura, ma vi avverto che per un po’ si va solo avanti a elogiare questo mitico Canapa Oil. Veniamo all’ultima parte: come posso procurarmi questo miracoloso preparato?

Ma veniamo ora alla domanda principale: dove e come può la gente comune acquistare questo preparato? In farmacia?

– Purtroppo, non è ancora possibile acquistare Cannabis Oil in farmacia e probabilmente non è nemmeno realistico che il produttore riesca a negoziare con i rappresentanti delle catene di farmacie. Finora, per quanto ne so, le farmacie applicano margini troppo alti, il che rende semplicemente impossibile vendere Cannabis Oil a un prezzo accessibile alla gente comune. Naturalmente, il produttore si oppone categoricamente a tutto ciò. Ma c’è anche una buona notizia! Il nostro istituto, insieme al Centro Nazionale di Ricerca Medica per l’Otorinolaringoiatria e al produttore di Cannabis Oil, offre a tutti l’opportunità di ordinare il prodotto con uno sconto fino al 50% con l’evento, nell’ambito di una promozione speciale. Per farlo, è necessario partecipare al sorteggio ufficiale. Come si è visto, il numero di persone che vogliono ordinare Cannabis Oil con uno sconto così elevato supera di gran lunga la domanda prevista. Pertanto, si è deciso di organizzare l’evento come una cosiddetta estrazione.

Questa è davvero una grande notizia! E chi può partecipare all’evento? Se qualcuno è interessato?

– L’estrazione è aperta a tutti i cittadini del nostro Paese che abbiano raggiunto la maggiore età. Ma vi consiglio vivamente di affrettarvi, perché la promozione è valida solo fino al 26 gennaio 2024 (compreso). Al momento non ci sono informazioni sulla proroga dell’evento.

Ho visto il sito il 25 gennaio e diceva 25 gennaio, il 26 diceva 26, scommetto che domani dirà 31 gennaio e nel frattempo Lara Macino sta ancora scrivendo ma i pacchetti promozionali si sono fermati a 7 e rompendo il giocattolo ho vinto uno sconto del 50%.

Dunque posso acquistare il Cannabis Oil a soli 39 euro!

Mi sono tenuta per il gran finale:

  1. Nessun disclaimer in giro per il sito, sito che ricordo è formato da una sola pagina. Strano, di solito ogni buon sito che spaccia fuffa salutistica ha disclaimer a prova di avvocato. Non ci sono nemmeno le famose “note legali”, l’accettazione dei cookie o informazioni sul trattamento dei dati personali, obbligatori per la tutela della privacy, soprattutto dopo che ho inserito i miei dati per “fare” l’ordine:
  2. A inizio della pagina compare questo:

    Chissà se queste testate (senza alcun link di rimando) sanno di essere citate da questo sito.

  3. A fine pagina compare questo:

    Ovviamente senza alcun link di rimando e chissà se l’Università di Bologna o quella di Pavia o uno degli altri illustri enti citati sopra sono a conoscenza di essere sostenitori del Cannabis Oil… Chissà…

Nel frattempo Lara Macino sta ancora scrivendo.

Se proprio avete 39 euro da buttare, buttateli in qualcosa che possa essere d’aiuto: donazioni a enti di ricerca o a BUTAC stesso, acquisto di beni per associazioni locali o nazionali o – se proprio aiutare l’essere umano vi disgusta – donazioni “in natura” a canili, gattili o realtà che si prendono cura degli animali.

Thunderstruck @ butac punto it

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