Porta a porta, vaccini e sorprese

Sembra che Vespa abbia smesso di fare giornalismo vent'anni fa...

maicolengel butac 22 Mar 2021
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C’è un minuscolo estratto della trasmissione di Porta a Porta che sta facendo il giro delle bacheche di tutti i complottari del Paese. Non mi sorprende, d’altronde Vespa è quello che inaugura la sua masseria in piena pandemia lasciando che la gente non usi la mascherina, ed è sempre quello che invece che invitare a parlare di medicina rappresentanti di Istituto Superiore di Sanità e Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici scelse di chiamare il “candidato al Nobel”.

Stavolta Vespa ha davanti a lui un ministro, ma non quello della Salute, bensì quello delle Infrastrutture e dei trasporti. La scena che state per vedere è secondo me quanto di più sbagliato si potesse mandare in onda:

La frase del ministro Giovannini non dovrebbe sorprenderci, o meglio non dovrebbe avere come reazione quella invece scelta da Vespa, che reagisce con un “Questa è una novità”, il ministro accenna un no, Vespa lo ignora e prosegue “ma allora stiamo scherzando facendo il vaccino?” che è populismo 2.0, una classica risposta che serve non tanto a dare informazioni giornalistiche, quanto a parlare alle pance dei telespettatori che si immedesimano in Vespa e nella sua sorpresa e indignazione. Vedete, ciò che viene spiegato da Giovannini è quello che si sa finora sui vaccini contro COVID-19, perlomeno su quelli che si stanno usando in Europa, se ne parla da mesi, aspettando dati che confermino o smentiscano l’ipotesi che il vaccino protegga anche dal contagio. La dose di vaccino, non è un segreto, protegge dalla malattia grave, ovvero evita che ci ammaliamo di COVID-19 finendo in terapia intensiva. Questo è il traguardo più importante, e qualsiasi giornalista che avesse fatto corretta informazione fin dall’inizio può confermarlo ed essere felice della notizia, invece che cadere dalle nuvole e sorprendersi come fa Vespa. Con che efficacia limiti invece il contagio da Sars-Cov-2 non è ancora certo, sicuramente è materia che si sta studiando con attenzione, proprio per poter dare delle linee guida per la fase successiva alla vaccinazione. Ma non abbiamo ancora dei punti fermi. Quello che è sicuro è che nelle prime due settimane dalla prima dose di vaccino è ancora possibile ammalarsi.

Esistono due tipi di immunità che si possono raggiungere con i vaccini: l’immunità efficace e quella sterilizzante. Noi al momento siamo sicuri che i vaccini che stiamo usando per contrastare la COVID-19 siano efficaci, ovvero che impediscano al virus di causare ai vaccinati una forma grave della malattia. Al momento non sappiamo se i vaccini in uso riescano anche a stimolare una quantità sufficiente di anticorpi da arrivare a ottenere un’immunità sterilizzante. Si sta studiando la questione, ma Giannini ha preferito comunicare i dati finora ottenuti con sufficiente certezza. Vespa invece ha preferito fare il giornalista impreparato che casca dalle nuvole, generando confusione negli spettatori.

Io ammetto che non mi rendo conto come questo possa succedere in programmi del servizio pubblico. Ma visti certi precedenti non dovrei sorprendermi.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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