Project Veritas e James O’Keefe

Vediamo insieme una vicenda che, nonostante riguardi un'organizzazione spesso usata come fonte per diffondere numerose teorie del complotto, non viene raccontata con particolare entusiasmo in Italia

Negli ultimi dieci anni ci è capitato più volte di parlare dell’organizzazione americana Project Veritas e del suo fondatore, James O’Keefe. Ce ne siamo dovuti occupare in quanto è capitato venissero usati come fonte da tanti siti complottisti italiani.

Negli ultimi mesi all’interno di Project Veritas è successo qualcosa. Prima di tutto James O’Keefe è stato allontanato dall’organizzazione, poi sono stati licenziati alcuni dei collaboratori fissi. In Italia ad oggi ci risulta che nessuno dei tanti siti che amavano riportare le loro battaglie se ne stia occupando, raccontando i fatti ai propri lettori. Abbiamo ritenuto utile occuparcene noi.

Cosa è Project Veritas?

Project Veritas è un’organizzazione senza scopo di lucro fondata da James O’Keefe nel 2010. Si autodefinisce un’organizzazione giornalistica d’inchiesta e si concentra principalmente su argomenti e figure politiche, spesso attraverso l’uso di videocamere nascoste e altre tecniche sotto copertura.

L’obiettivo dichiarato di Project Veritas sarebbe quello di “indagare e esporre la corruzione, la disonestà, l’auto-interesse e la delegittimazione in istituzioni private e pubbliche”. Nel corso degli anni, l’organizzazione ha condotto diverse operazioni sotto copertura mirate a colpire organizzazioni mediatiche, politici, gruppi sindacali e altre entità, spesso focalizzandosi sulle figure e le organizzazioni associate al Partito Democratico degli Stati Uniti. Le metodologie usate per portare avanti questo tipo di “giornalismo investigativo” sono state spesso criticate. In precedenza, anche qui su BUTAC, è stato dimostrato che l’organizzazione abbia editato i suoi video per poterli usare a supporto di una narrativa distorta e/o fuorviante.

Cosa sta succedendo a Project Veritas?

Project Veritas sta licenziando il personale e sospendendo la sua raccolta donazioni “a causa di vari eventi e circostanze”, ha dichiarato l’AD Hannah Giles in un’email a CBS MoneyWatch. Non è stato specificato il numero di lavoratori licenziati, ma un rapporto di Mediaite ha rivelato che sei dipendenti sono stati licenziati questa settimana, lasciando undici persone nella lista paga dell’organizzazione.

Secondo una lettera intitolata “Reduction in Force” inviata ai dipendenti di Project Veritas dalla direttrice delle risorse umane, Jennifer Kiyak, l’organizzazione ha messo in pausa tutte le operazioni a causa di gravi problemi finanziari. Kiyak ha scritto nella lettera che il gruppo non può più “sostenere l’attuale numero di dipendenti” e ha ricordato a coloro che sono stati licenziati i loro accordi di non divulgazione.

Cosa è successo a James O’Keefe?

James O’Keefe è sotto indagine per aver sprecato il denaro dei donatori per “attività inappropriate”, tra cui viaggi personali per vedere la star di “Selling the OC”, Alexandra Rose, con cui aveva una relazione romantica. Secondo un’indagine commissionata da Project Veritas stesso, O’Keefe avrebbe speso migliaia di dollari in attrezzature da DJ, voli non necessari e tequila per la sua fidanzata. Le indagini su O’Keefe sono portate avanti dal procuratore distrettuale della contea di Westchester. Da febbraio 2023 O’Keefe non dirige più Project Veritas, come spiegato dal New York Times all’epoca dei fatti. Riporta Associated Press:

I suoi documenti più recenti all’IRS mostrano che ha incassato più di 20 milioni di dollari nel 2021. Nel corso degli anni le sue telecamere nascoste hanno messo in imbarazzo organi di informazione, organizzazioni sindacali e politici democratici.

L’organizzazione ha citato in giudizio O’Keefe a maggio, accusandolo di aver violato il suo contratto con “cattiva condotta finanziaria e sul posto di lavoro incredibilmente preoccupante”, incluso urlare ai colleghi, esporre i dipendenti a messaggi osceni e chiedere al personale di svolgere commissioni per lui, come ritirare la biancheria e pulire la sua barca.

Tra le spese sontuose di O’Keefe, sostiene l’organizzazione, c’erano: $ 10.000 per un volo in elicottero da New York al Maine; più di 150.000 dollari in servizi di auto private nell’arco di 18 mesi; e soggiorni costosi in suite di hotel di lusso mentre altri dipendenti erano costretti a soggiornare in alloggi economici.

Anche in Italia vediamo soggetti come O’Keefe, soggetti che chiedono costantemente denari ai propri follower sostenendo che se le donazioni saranno scarse chiuderanno l’attività. Soggetti che, come O’Keefe, cavalcano ogni genere di disinformazione, basta che serva a spaventare i propri follower a sufficienza per far aprire loro il portafoglio. Perché alla fine, per la maggior parte di questa gente, il denaro da intascare è l’unica cosa che conta. Poco importa se serve per volare dalla fidanzata nel Maine o se serva per nuovi studi televisivi con telecamere che nemmeno la CNN. L’unica cosa che importa è mungere la vacca finché è in età da latte (e magari prolungare questo periodo il più possibile). Poi, se ci sono le condizioni, fuggire con l’incasso, o comunque farlo sparire dietro spese varie malamente documentate.

Chiedete a chi negli anni scorsi ha usato O’Keefe e il suo Project Veritas come fonte come mai oggi non racconta di questi problemi. Non sorprendetevi se non vi verrà data alcuna risposta.


Aggiornamento di dicembre 2023: Hannah Giles ha rassegnato le sue dimissioni, definendo Project Veritas “an unsalvageable mess”, un disastro irrecuperabile.

maicolengel at butac punto it

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