Kateryna Prokopenko e il saluto nazista

La santarellina che fa il giro in TV per salvare il capo nazi? No, nessun collegamento con una foto piuttosto datata

Su alcune bacheche social sta circolando una fotografia con questo commento:

La santarellina che fa il giro in TV per salvare il capo nazi!

La fotografia che circola è questa:

Tre ragazze che fanno il saluto romano. Una delle tre è messa in evidenza con un circoletto bianco, il testo che accompagna l’immagine vorrebbe dare a intendere che quella in foto sia Kateryna Prokopenko, giovane ucraina che la settimana scorsa ha incontrato il Papa per chiedere al Santo Padre di salvare le vite di suo marito e degli altri asserragliati a Mariupol.

La fotografia circola in Italia grazie a siti come la Pekora Nera, che il 12 maggio pubblicava un articolo con questo titolo:

Kateryna Prokopenko fa il saluto nazista: ecco chi ha incontrato Papa Francesco

La foto delle tre ragazze che fanno il saluto romano in realtà circola da almeno dodici anni, su TinEye infatti se ne trovano versioni in poster Demotivational che risalgono al 2010, e fotomontaggi come quello di seguito, che risalgono al 2014:

Sul profilo Facebook dove la ragazza viene definita in tono sarcastico “La Santarellina” qualcuno ha commentato facendo presente che la foto in realtà, cercandola bene, riporterebbe a un profilo “asilia1927.fotka.pl”, lo stesso profilo trovato dal collega David Puente, che ne ha parlato su Open. David rileva che nella foto una delle ragazze – quella vestita di rosso – indossa una maglia con i colori della Polonia, e che esisteva un profilo polacco (ora rimosso) su un sito di condivisione di foto che aveva come nome profilo proprio asilia1927. Ma non è importante, da quando questa foto circola sono passati almeno dodici anni, non esiste nessuna indicazione che fosse una foto con fonte ucraina e che le ragazza ivi rappresentata fosse la stessa che è andata dal Papa la settimana scorsa. Condividere questo scatto dando delle certezze che non si hanno significa far parte della squadra della disinformazione.

Non rendersene conto è grave.

Non possiamo aggiungere altro.

redazione at butac punto it

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