Ragni marini e clickbait
Una foto associata alla notizia, e un titolo suggestivo, possono portare a conclusioni sbagliate (e piuttosto allarmanti)
La notizia di oggi è di quelle che mi piace trattare, più che altro, per mostrarvi alcuni dettagli. Ce l’avete segnalata ma l’avevo incontrata anche io sul feed di Google News, è stata pubblicata il 17 dicembre 2022 sul sito Orizzonte Energia, che è una testata giornalistica registrata.
Titolo della notizia:
Ragni marini invadono una spiagga, si deve aver paura? Tutto su questa specie
La foto che accompagna questo titolo mi ha inquietato, quando l’ho incontrata nel mio feed:
L’articolo che l’accompagna parla per quattro paragrafi di ragni marini, e lo fa anche usando i corretti termini scientifici:
Si potrebbe pensare che giungano dalle profondità marine e che siano arrivate per caso, emersi dalle acque durante la notte. Ma, pur non esistendo veri e propri ragni marini, sul fondo dei nostri mari vive un gruppo misterioso di artropodi poco conosciuti, che calzano perfettamente con questa descrizione.
Si chiamano picnogonidi, conosciuti anche come sea spider, in inglese. Come gli aracnidi, insieme ai limuli, fanno parte del gruppo dei chelicerati, ossia degli invertebrati dotati di scheletro esterno duro, zampe o altre appendici articolate. Se ne conoscono oltre 1.300 specie diffuse un po’ in tutti gli oceani, dove si muovono sui fondali grazie alle loro lunghissime zampe, che possono essere da quattro a sei paia.
Il lettore, dato il titolo e la foto, a questo punto conclude che quelli raffigurati siano picnogonidi, ma l’articolista di Orizzonte Energia è furba, perché è proprio a questo punto che inserisce una variabile, prima con un secondo titolo che ci manda in confusione:
Ragni marini o piante? Scopriamolo insieme
Poi con il sesto paragrafo dell’articolo, dove finalmente ci viene spiegato che:
Nelle fotografie riportate da sito Kodami, il soggetto è un altro. Si tratta infatti di piante. La specie botanica è molto probabilmente l’Aloe ferox, Una succulenta originaria proprio della zona, e, posizionate capovolte sulla sabbia, hanno dato origine ad uno spettacolo molto singolare.
Vi tolgo ogni dubbio: eliminate quel “è molto probabilmente”, sarebbe bastata una veloce ricerca sul web per trovare ogni dettaglio su queste foto, che sono una messa in scena realizzata da un artista sudafricano, Jan Vorster. Vorster ha pubblicato quelle foto su Facebook, ma, come spiegato da una delle pagine che le hanno condivise:
Una foto artistica messa in scena nella spiaggia di Stilbaai (Still Bay) in Sud Africa è diventata virale e ha creato una certa confusione sui social media, dove molti sostenevano di essere “ragni marini alieni”. Successivamente, è stato confermato che erano solo una pianta
di maresottosopra, essiccata. Divertimento finché è durato! (foto: Jan Vorster)
In pratica Vorster voleva scattare una foto d’effetto per poter parlare dei danni che l’uomo fa al pianeta, e invece si è trovato a dover spiegare a chi incrociava la foto che non si tratta di animali strani o alieni appena atterrati sul nostro pianeta, ma solo di piante della famiglia delle succulente, appunto Aloe Ferox al contrario:
Sia chiaro, Orizzonte Energia nel suo articolo ha spiegato tutto, ma l’ha fatto in maniera astuta, limitando le informazioni essenziali alla seconda parte dell’articolo e lasciando chiunque incontrasse la foto nel suo feed nel dubbio che quelli fossero realmente una qualche strana specie animale, portandolo a cliccare per chiarirsi le idee.
Giusto per completezza, questo è picnogonide:
maicolengel at butac punto it
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