Richard Feynman e le persone ignoranti

L'ennesima citazione che circola con un'attribuzione così certa e di successo che abbiamo ritenuto di dover fare un controllino

Un nostro assiduo lettore ci ha segnalato una citazione attribuita a Richard Feyman, questa:

Il problema non è che le persone siano ignoranti. Il problema è che le persone sono istruite quel tanto che basta per credere a ciò che è stato loro insegnato e non abbastanza istruite per mettere in dubbio qualsiasi cosa da ciò che è stato insegnato loro.

Se la cerchiamo online viene fuori la solita caterva d’immagini che la riprendono tale e quale sempre con la firma di Richard Feyman. Se la cerchiamo con qualche dettaglio in più scopriamo che sul web italiano la citazione comincia ad apparire di recente, il link più vecchio pare essere del 2021. Sfruttata su pagine di guaritori olistici, omeopati, scuole filosofiche, come se una mattina qualcuno di loro l’avesse scoperta e condivisa con grandissimo successo. Fonti che dimostrino che si tratta di una citazione di Feynman? Nessuna. Eppure la citazione viene usata su pagine social come Libreriamo.

…la piazza digitale per chi ama i libri e la cultura…

Che cultura è se nemmeno sanno attribuire nella maniera corretta una citazione? Eppure hanno oltre un milione di follower, dovrebbero tenerci alla cultura vera e verificata, no? Ma probabilmente è molto più facile fare pesca a strascico di like con immagini come questa:

Oltre 4900 persone l’hanno condivisa dal loro profilo social, probabilmente insegnanti, liberi professionisti, gente convinta che seguire una pagina che parla di cultura riesca a renderli meno ignoranti con poco sforzo, e invece…

La stessa frase tradotta, invece, ci da molta più soddisfazione. Cercandola difatti arriviamo al primo che l’avrebbe pubblicata, il redditor kelvinharis che nel 2016 scrisse questo:

The problem is not people being uneducated; The problem is that they are educated just enough to believe what they’ve been taught. And not educated enough to question what they’ve been taught.

Senza attribuzione alcuna. E nessuno nei commenti, all’epoca, sostenne che si trattasse di una citazione di Feynman. Fino al 2016 quella frase letterale non la si trova né in inglese né in italiano. Sotto al post di kelvinharis qualcuno ipotizza che sia la semplificazione di un monologo di George Carlin, che linka, e che potete vedere qui di seguito:

 

Ma anche qui non abbiamo quella frase letterale, bensì solo un concetto simile esposto in toni diversi:

They don’t want well informed, well educated people capable of critical thinking. They’re not interested in that. That doesn’t help them. Thats against their interests. Thats right. They don’t want people who are smart enough to sit around a kitchen table to figure out how badly they’re getting fucked by a system that threw them overboard 30 fucking years ago. They don’t want that. You know what they want? They want obedient workers. Obedient workers. People who are just smart enough to run the machines and do the paperwork, and just dumb enough to passively accept all these increasingly shittier jobs with the lower pay, the longer hours, the reduced benefits, the end of overtime and the vanishing pension that disappears the minute you go to collect it, and now they’re coming for your Social Security money.

Che tradotto in automatico:

Non vogliono persone ben informate, istruite e capaci di pensiero critico. A loro non interessa. Questo non li aiuta. Questo è contro i loro interessi. Giusto. Non vogliono persone abbastanza intelligenti da sedersi attorno al tavolo della cucina e rendersi conto di quanto vengono fregati da un sistema che li ha gettati in mare 30 fottuti anni fa. Non lo vogliono. Sai cosa vogliono? Vogliono lavoratori obbedienti. Lavoratori obbedienti. Persone che sono abbastanza intelligenti da gestire le macchine e sbrigare le pratiche burocratiche, e abbastanza stupide da accettare passivamente tutti questi lavori sempre più schifosi con la paga più bassa, orari più lunghi, benefici ridotti, la fine degli straordinari e la pensione che scompare nel momento in cui vai a ritirarlo, e adesso vengono a prenderti i soldi della previdenza sociale.

Quindi, siamo sicuri non si tratti di una citazione di Richard Feynman. Potrebbe essere una semplificazione di Carlin, ma per il mondo del web è sicuro che si tratti di Feynman, sia in italiano:

che in inglese:

E siamo sicuri che questa frase la si trovi in tante altre lingue. La coscienza collettiva del web ha ormai ampiamente dimostrato che dei fatti non ce ne facciamo niente, siamo un popolo mentalmente pigro, incapace di verificare le informazioni, soddisfatto se coincidono coi nostri bias, e se condividendole generano interazioni che aumentino la popolarità del nostro stato social.

La tristezza vera è vedere quella frase condivisa da pagine social da milioni di follower, pagine che hanno una precisa responsabilità nella diffusione della disinformazione.

A questo vorrei aggiungere che la frase messa così è di una banalità che va giusto bene per venire condivisa da hippy e complottisti vari. Soggetti che non sono interessati a comprendere la complessità della realtà, ma solo a veder confermati i propri pregiudizi.

Se tra i vostri insegnanti a scuola, tra i vostri colleghi al lavoro, tra i vostri amici, avete soggetti che condividono false citazioni come questa, state certi che alla stessa maniera non verificano buona parte degli altri contenuti che condividono. Potete dare loro materiale, falso o vero che sia, basta che sia in linea coi loro bias (pregiudizi) e state sicuri che lo condivideranno e saranno pure disposti a discutere per difenderlo anche se fosse dimostrato falso. Perlomeno il web ci permette di analizzare questi comportamenti: una volta per fare ricerche di questo genere servivano strutture non alla portata di un semplice blogger.

maicolengel at butac punto it

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