Il Regno Unito, le donne incinte e il vaccino anti Covid-19

Vecchie informazioni spacciate per breaking news

ByoBlu, il sito fondato da Claudio Messora, il 31 agosto, con la firma di Franz Becchi, ha rilanciato questa notizia:

REGNO UNITO: DIETROFRONT SUL VACCINO A DONNE INCINTE: “È SCONSIGLIATO”

La notizia è stata largamente diffusa sui social media, ed è già stata trattata dai colleghi fact-checker di Facta il 30 agosto, e di Open il 1 settembre. Visto il numero di segnalazioni ricevute durante il weekend riteniamo di fare cosa giusta parlandone anche noi.

Partiamo dall’inizio, la notizia circola in quanto molti profili Twitter britannici hanno condiviso uno screenshot proveniente da un recente bollettino del servizio sanitario britannico. Qui vedete uno dei tweet a cui facciamo riferimento:

Il tweet come potete vedere riporta uno specifico screenshot, che inquadra una parte del bollettino intitolata Toxicity conclusions e che tra le altre cose riporta:

In the context of supply under Regulation 174, it is considered that sufficient reassurance of safe use of the vaccine in pregnant women cannot be provided at the present time: however, use in women of childbearing potential could be supported provided healthcare professionals are advised to rule out known or suspected pregnancy prior to vaccination. Women who are breastfeeding should also not be vaccinated.

Che tradotto:

Nel contesto della fornitura ai sensi del regolamento 174, si ritiene che al momento non sia possibile fornire sufficienti rassicurazioni sull’uso sicuro del vaccino nelle donne in gravidanza: tuttavia, l’uso in donne in età fertile potrebbe essere sostenuto a condizione che gli operatori sanitari siano invitati a decidere gravidanza nota o sospetta prima della vaccinazione. Anche le donne che allattano al seno non dovrebbero essere vaccinate.

Testo che ovviamente preoccupa chi se lo trova di fronte. E sono preoccupazioni assolutamente giustificate: per un anno e mezzo ci è stato detto che non c’erano problemi a vaccinare donne incinte e ora se ne escono con questa avvertenza? Non è l’atteggiamento che mi aspetto da degli scienziati.

Ma difatti siamo di fronte a un qui pro quo. Il testo che circola è reale, ma si tratta solo e unicamente del copia e incolla delle avvertenze riportate nel Pubblic Assessment Report (PAR) del 2 dicembre 2020, quando, senza aver ancora concluso gli studi sul vaccino, Pfizer si preparava a distribuirlo su scala globale. Da allora gli studi sono stati completati e quell’avvertenza non è più in vigore. Come spiegato ad Associated Press dall’Agenzia per i medicinali britannica:

Il testo a cui si fa riferimento nei post sui social media proviene dal rapporto di valutazione pubblica (PAR) che riflette la nostra valutazione al momento dell’approvazione del vaccino (2 dicembre 2020). Da allora sono emersi nuovi dati (dati del ‘mondo reale’ sia non clinici che post-autorizzazione) che supportano i consigli aggiornati sulla vaccinazione di coloro che sono in gravidanza e che allattano.

L’articolo di Associated Press, come quello di Facta, risalgono al 30 agosto, quello di ByoBlu è del 31. Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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