Un anno e migliaia di condivisioni, ma la storia è diversa

Ci hanno segnalato una foto che è stata pubblicata una prima volta a febbraio 2016:

Nella foto si vede un uomo in piedi a fianco a un’auto ferma sul ciglio della strada; con una mano sembra far cenno di fermarsi all’auto che lo fotografa, l’altra mano invece è dentro ad una specie di borsello. Al suo fianco un Audi Q7 targato IF89DRS, targa rumena.

Il post di febbraio 2016 oggi ha oltre cinquemila condivisioni, ma basta cercarlo per trovarne un altro sempre del 2016, a maggio, solo due miseri like ma…

Stessa foto, stesso post, oltre quattordicimila condivisioni (e se lo cercate, da quando l’ho pubblicato saranno ulteriormente aumentate). Il post è davvero di poche righe:

Attenti a questo tizio. ..vi ferma x chiedere informazioni con modi gentili e poi vi punta la pistola alla testa e un suo compagno scende da quella macchina e vi rubano la vostra!!! Fate girare…zona Verona…

Io come sempre non ho fatto molto sforzo, ho chiamato la Polizia Stradale di Verona, che gentilmente mi ha subito comunicato che una storia del genere non è stata segnalata da nessuno, né ora né nei mesi passati. A quel punto, vista la gentilezza dell’agente con cui ho parlato, ho chiesto di più, e siamo arrivati a scoprire il possibile inghippo. L’anno scorso a gennaio per qualche giorno ci sono state segnalazioni in merito a un signore (probabilmente quello in foto) che cercava di fermare la gente per strada sostenendo che la macchina aveva un problema, e chiedeva aiuto monetario. La truffa è abbastanza classica (capita anche in negozio da me): il macchinone dovrebbe farci sentire a nostro agio, il signore si presta volentieri a dare dati e quant’altro e promette che rimborserà la cifra prestata quanto prima (di solito si parla di somme che vanno dai 50 ai 150 euro, non di più).

La stradale ha ricevuto segnalazioni in merito, ma la storia era decisamente diversa, e la cosa più importante è che non ci sono state denunce perché a quanto pare nessuno cascava nel tranello. Quando sono intervenuti per verificare la faccenda uomo e macchinone se n’erano già iti.

Continuare a diffondere la storia senza averla verificata non la trasforma in realtà, il testo che accompagna la foto è una bufala, i fatti erano diversi e si sono svolti oltre un anno fa (e a parte le segnalazioni non c’è altra verifica), perché la state condividendo? Anche se c’era un minimo di fondo di verità, diffonderla con quel testo è una sciocchezza, e se davvero incontrate soggetti del genere per strada la condivisione sui social non equivale a una denuncia (che come già detto non fu fatta da nessuno l’anno scorso, neppure dai due signori che hanno condiviso la foto che tanti stanno facendo girare online).

Non credo sia necessario aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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