Uno strano sito…
Cercando una notizia che ci era stata segnalata via social network sono finito su un sito che aveva pubblicato quello che da Google sembrava un verifica della stessa, verifica che però era stata rimossa.
La pagina originale, ancora in cache su Google, riportava un debunk abbastanza dettagliato dei fatti. Così dettagliato che, pur non avendo mai incrociato quel sito in vita mia e non avendolo mai sentito nominare, cercando il titolo della bufala che ci era stata segnalata questo sito mi veniva proposto come secondo risultato dopo il fact-checking di Open, e prima di Facta:
Curioso: un sito che non conoscevo e che di colpo era perfettamente indicizzato per quella specifica frase pur avendo rimosso l’articolo. Per il debunk sulla notizia vi rimando a Open e all’ottimo articolo dell’amico Juanne Pili, noi invece andiamo avanti con News Day FR.
Briciole di pane
Il sito riporta una tonnellata di articoli, quasi tutti tradotti (in automatico) in più lingue; se andiamo alla home originale dayfr.com come segnalato da WhoIsDomainTools troviamo una pagina in francese, che scrollandola fino in fondo riporta tre link:
Nessun cenno su chi gestisca il sito, esattamente come su WhoIs dove ogni dato è coperto per privacy, in compenso sappiamo che il dominio è stato creato nel 2021. Per cui si tratta di qualcosa di abbastanza recente; e anche Google ci conferma che la versione base è stata indicizzata la prima volta a dicembre 2021, le versioni in altre lingue invece sembrano risalire a febbraio 2023.
C’è solo una piccola differenza tra la versione in francese e le altre: se scrolliamo la pagina troviamo, oltre ai tre link di cui sopra, anche quello dedicato alla privacy policy, che potete vedere qui salvato su Internet Archive.
Vi riporto l’inizio del testo che si trova aprendo la privacy policy:
At Russia Posts English, accessible from https://it.dayfr.com/, one of our main priorities is the privacy of our visitors. This Privacy Policy document contains types of information that is collected and recorded by Russia Posts English and how we use it.
Russia Posts English?
Se cerchiamo Russia Posts English troviamo che esiste un sito, Russia.postsen.com, indicizzato da Google una prima volta a maggio 2022, sito che se oggi cerchiamo di raggiungere dall’Italia ci riporta questa schermata di errore:
Il dominio Postsen risulta creato a marzo 2022, e ora secondo WhoIs è in vendita, con un valore del dominio di 11,999 dollari. Ma online esiste una versione in inglese col marchio Brazil, versione che nella privacy policy invece che Russia Posts English riporta appunto Brazil Posts English, per il resto il sito è sempre lo stesso.
Non ho trovato necessario andare oltre, è evidente che siamo di fronte a un sito, o meglio a una catena di siti, tutti uguali, tradotti usando sistemi automatici, che sfornano articoli a macchinetta, uno dietro l’altro, di contenuti generalisti, a volte corretti a volte no. Siti che contribuiscono all’information disorder, può essere che lo facciano in buonafede, ma più probabilmente no.
Perché ne parliamo?
Siti come questi non dovrebbero trovare così velocemente spazio nelle indicizzazioni dei motori di ricerca, perché è evidente che non sono siti autorevoli, bensì creati per scopi che nulla hanno a che fare con l’informazione o l’intrattenimento, ma principalmente con obiettivi commerciali o disinformativi. Non stiamo dicendo che non dovrebbero venire pubblicati – come sempre siamo contro la censura online – ma che i principali motori di ricerca dovrebbero essere in grado di mettere dei filtri a questo genere di siti, e indicizzarli così bene solo ed unicamente dopo che hanno dimostrato la loro autorevolezza.
Perché l’articolo di fact-checking che ci ha portato a scoprire il sito è stato prima pubblicato e poi rimosso? Come mai non lo si ritrova nemmeno nelle altre versioni del sito? Non sta a noi rispondere alla domanda anche se qualche idea ce la siamo fatta, siamo curiosi però di sentire i vostri pareri.
redazione at butac punto it
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