Un insetto pericolosissimo nelle nostre case

Noemi Jane Urso 11 Giu 2017
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Neil mi segnala questo articolo e poi dice: “Io me ne vado, sto per partire per Roma”, e mi lascia qui tutta sola con l’incubo degli insetti mortali nascosti tra le pieghe del letto.

Se vedete questo insetto nella vostra casa uscite immediatamente! E chiamate qualcuno che vi aiuti! La ragione è spaventosa!

Odio gli insetti , quindi mi metto a cercare informazioni in modo da poter dormire tranquilla stanotte.

Nell’articolo si parla inizialmente di un insetto e si mette la foto di un altro che non c’entra niente, e già questo è indice di quanto non si abbia idea di cosa cazzo si sta dicendo poca serietà.

Si nomina infatti la zanzara Aedes aegypti, che è questa:

Una zanzara Aedes aegypti che si rotola sulla sua schiena giocando come un gattino. Scherzo, è morta.

Mentre la foto inserita nell’articolo è questa:

E dopotutto nell’articolo si dice:

…alcuni insetti possono essere anche molto pericolosi.

Per questo motivo, oggi parleremo di un insetto che è estremamente pericoloso . Molte persone spesso lo ignorano quando lo vedono in casa. Ma se ne vedete uno, occorre eliminarlo rapidamente ed evitare che si annidi.

Questo insetto è conosciuto con il nome di zanzara Aedes aegypti, portatrice di malattie come dengue, Chikungunya e il virus Zika.

Ok, solo che quella rappresentata in foto non è una zanzara. Non sono espertissima di insetti ma quella mi sembra una cimice. Proviamo con la ricerca immagini di Google…

E difatti Google mi restituisce risultati che parlano dell’insetto barbiere e della malattia di Chagas, trasmessa da un tipo di cimice. Allora di cosa diavolo stiamo parlando? Di zanzare, di cimici?!

Tuttavia, gli insetti chiamati Barbieri, sono ancora più dannosi. Oltre ad essere molto strani, sono estremamente pericolosi e di solito attaccano di notte durante il sonno. Analogamente alle zanzare, succhiano sangue.

Ok. Quindi parleremo di zanzare, che sono molto pericolose, ma in realtà parleremo di cimici ancora più pericolose, quindi metteremo la foto di una cimice mentre parliamo di zanzare. Tutto perfettamente sensato.

Ma insomma devo preoccuparmi di questi insetti oppure no?

Si rimane quindi infettati, con il parassita che si insinua sotto la pelle. Dopo pochi giorni, il parassita può trasformarsi nel sintomo di Chagas, che si presenta come una comune influenza, ma è destinata ad aggravarsi.

Parassiti? Il parassita? Si stava parlando di un parassita? Dove? Quando?

E cos’è il sintomo di Chagas? E com’è che un parassita si trasforma in un sintomo? Perché non mi spiegate niente, maledizione? Pensate forse che i vostri lettori siano stupidi?!

Per fortuna che esiste Wikipedia:

La malattia di Chagas, nota anche come tripanosomiasi americana, è una parassitosi, con forme cliniche acute e forme croniche, causata dal protozoo Trypanosoma cruzi. Il serbatoio del parassita sono gli individui infettati cronicamente. I vettori sono cimici ematofaghe di generi diversi. Si trasmette principalmente per mezzo di insetti noti come Triatominae.

Ok: quindi le cimici della famiglia delle Triatominae, tra cui l’insetto barbiere detto anche vinchuca, possono essere infettate dal parassita Trypanosoma cruzi, e se vi pungono, fanno la cacca vicino alla puntura e poi voi grattandovi vi spalmate la cacchetta dell’insetto sulla ferita, o negli occhi, o a contatto con altre mucose, possono portare alla malattia di Chagas, che nel corso del tempo può portare a una serie di disturbi più o meno gravi, tra cui problemi di cuore e gastrointestinali come accennato nell’articolo che ci mette in allarme sulle ragioni spaventose che dovrebbero indurci a chiamare subito qualcuno e scappare immediatamente (possibilmente urlando, spero):

Nella fase iniziale, generalmente non sono presenti o si rivelano lievi, come febbre, ingrossamento dei linfonodi, mal di testa e gonfiore locale sul sito di puntura. Dopo 8-12 settimane, gli individui entrano nella fase cronica della malattia e nel 60%-70% non si presentano altri sintomi. Nel restante 30%-40% si sviluppano ulteriori sintomi in un periodo tra i 10 e i 30 anni dopo l’infezione iniziale, compreso l’allargamento dei ventricoli del cuore nel 20%-30% dei casi, portando ad insufficienza cardiaca. Nel 10% dei pazienti si può osservare anche un allargamento dell’esofago o del colon.

Come dice ancora Wikipedia, dalla malattia di Chagas si guarisce facilmente, specie se si assumono farmaci in tempi brevi dal contagio del parassita, il problema più grosso è che i sintomi non sono immediatamente riconoscibili.

Ma perché la malattia è detta anche tripanosomiasi americana? La ragione è che la malattia è endemica in Sudamerica, dove si stima che i malati siano milioni, soprattutto nelle fasce di popolazione più povere. Gli insetti che trasmettono questo parassita, infatti, come possiamo leggere sul sito del Ministero della Salute

vivono tipicamente nelle crepe dei muri o dei tetti delle case costruite con materiali precari nelle aree rurali o suburbane.

Sempre dal sito del Ministero della Salute:

Questa malattia si verifica principalmente nelle aree endemiche di 21 paesi dell’America latina (Argentina, Belize, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Salvador, Guiana Francese, Guatemala, Guyana, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Suriname, Uruguay, e Venezuela) tuttavia, è aumentato il numero di casi notificati negli Stati Uniti d’America, in Canada, in molti paesi europei e in alcuni paesi del pacifico occidentale.

Quindi la malattia è diffusa principalmente in Sudamerica, ma si sono registrati casi anche in altre aree del mondo. Tuttavia, la malattia può trasmettersi

anche attraverso le trasfusioni di sangue, i trapianti di organi, l’alimentarsi con cibo contaminato dai parassiti e per trasmissione verticale (da una madre al feto)

e poiché l’insetto vive in un ambiente tropicale è davvero difficile che ce ne possiamo trovare uno appiccicato alla faccia (si chiama insetto barbiere proprio perché gli piace attaccarsi alle facce) durante la notte (ama in particolare attaccarsi alle facce in orari notturni). Almeno qui da noi in Italia; se progettate un viaggetto in America Latina magari potete cominciare ad avere gli incubi già adesso. Leggiamo infatti qui:

Sul territorio italiano non sono presenti reduvidi ematofagi e comunque non sono vettori di patogeni. In linea di massima non raggiungono livelli infestanti nelle abitazioni.

(Nello stesso articolo leggiamo che le cimici di questa famiglia vengono chiamate cimice crudele, cimice armata o cimice assassina, credo che non andrò mai in Sudamerica.)

E ancora:

La malattia di Chagas è presente in America settentrionale, centrale e meridionale, principalmente nelle aree rurali dell’America Latina, in cui la povertà è molto diffusa. (…) L’infezione interessa tra 8 e 11 milioni di persone in tutto il continente americano. Questo numero include più di 300.000 persone emigrate negli Stati Uniti o in Europa da regioni dell’America Latina dove l’infezione è comune.

Su la Clinica del Viaggiatore si legge:

L’OMS-WHO stima che tra le 60.000 e le 100.000 persone potrebbero essere colpite in Europa, ma non esistono dati precisi. Solo il 6% dei casi stimati viene effettivamente diagnosticato. Tra il 1999 e il 2009, ne sono stati confermati circa 4.000, di cui 3.617 solo in Spagna, 180 in Svizzera e 114 in Italia.

E su El Diario si legge:

España tiene más de 1.800 enfermos de Chagas, una enfermedad importada y silenciosa

Dove si parla di “enfermedad emportada”, malattia importata, proprio perché spesso il vettore di contagio sono gli immigrati sudamericani e non certo gli insetti, che in Europa non trovano un habitat favorevole.
Quindi direi che non dovete spaventarvi se trovate questo insetto in casa, ma che sia praticamente impossibile se vivete in Italia. Se non vivete in Italia e ne avete trovato qualcuno, consiglio una bella disinfestazione e analisi del sangue al microscopio, che dovrebbero evidenziare la presenza del parassita in modo che possiate cominciare la cura il prima possibile.
Infine, facendo una ricerca in altre lingue, trovo l’articolo in portoghese (o brasiliano? Non so distinguerli) su un sito “contador de historias”, cioè acchiappaclick, evidentemente tradotto poi in italiano pari pari e con la stessa immagine della puntura di insetto, questa:
C’è anche il riferimento alla zanzara Aedes aegypti, ma chi ha riportato il pezzo in italiano non deve essere tanto bravo col portoghese e ha tradotto “questo insetto è conosciuto con il nome di zanzara Aedes aegypti” quando la traduzione corretta sarebbe stata “questo insetto è anche più pericoloso della zanzara Aedes aegypti”; nemmeno io so il portoghese, ma sono andata a senso con un minimo di logica. A quanto pare chi pubblica questo tipo di articoli possiede tanto senso logico quanto quello che si aspetta dai suoi lettori, e che loro accettano passivamente senza battere ciglio.

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