Quell’informazione in mano a una setta

Qualche informazione sul Washington Times da tenere a mente quando si leggono notizie che lo hanno come fonte

Oggi non trattiamo una specifica bufala, ma vorrei portare alla vostra attenzione una testata giornalistica (e chi vi sta dietro) che ultimamente ci è capitato di vedere usata come fonte d’informazione da alcuni politici e giornalisti italiani.

Sto parlando del Washington Times, testata di cui vi avevo accennato nel 2022 in questo articolo qui, spiegando che:

Il Washington Times è un tabloid americano fondato da Sun Myung Moon e il suo Unification Movement, ovvero è un giornale di proprietà di una setta religiosa, gente che non riconosce l’evoluzione e predica il creazionismo. Il Washington Times non è una testata affidabile, giusto per capirci:

  • Negano il riscaldamento globale
  • Negano i danni da fumo passivo
  • Negano l’esistenza del buco nell’ozono
  • Sono accusati di razzismo
  • Hanno diffuso disinformazione durante la pandemia
  • Hanno diffuso fake news durante la campagna presidenziale di Obama
  • Sono stati accusati di islamofobia

Perché ho deciso di parlarne ancora? Perché nell’ultimo periodo un canale video che seguo da anni ha dedicato alla Chiesa dell’Unificazione di Sun Myung Moon due servizi, ben fatti e decisamente interessanti, il primo racconta cosa sia l’Unification Church:

 

Nel secondo vengono riportate le testimonianze di giovani che sono nati dentro la setta e ne sono usciti una volta arrivati agli anni dell’università, quando si sono resi conto di che cosa facevano parte:

Credo che siano due video da guardare e riguardare perché è evidente che tanti, troppi, di questa setta (e di tante altre) sanno pochissimo. Guarda caso, come dicevo in apertura, ci sono politici e testate italiane che hanno usato il quotidiano americano Washington Times come fonte, considerandolo affidabile. Questi soggetti sanno che stanno riportando parole selezionate e pubblicate dai membri di una setta? Sanno che il Washington Times nasce proprio per fare proselitismo sulle idee del fondatore della setta stessa? Non lo so, ma credo sia interessante notare come siano in tanti a essere caduti nella tentazione di usare il Washington Times come fonte, comprese agenzie di stampa. Vi riporto qualche caso, a parte la cara Francesca Donato linkata nell’articolo di cui sopra:

Sia chiaro, alcuni spiegano che si tratta di una testata gestita da “conservatori” americani, ma tra “conservatori” e “setta” la differenza per me è netta. Specie alla luce di quanto avete potuto ascoltare nei due video di MrNBD (per chi preferisce leggere vi rimando a questo articolo di The Insider del 2018). L’Unification Church oltre al Washington Times da anni gestisce anche UPI, United Press International, agenzia di stampa americana sfruttata a sua volta per diffondere notizie che portino acqua al loro mulino.

Credo sia importante tenere a mente queste informazioni quando si sceglie di leggere articoli (o ascoltare servizi giornalistici) che abbiano come fonte il Washington Times o UPI. Specie in una situazione come quella attuale, tenere ben presente chi ci sta raccontando cosa è importante per poter avere un quadro della situazione più chiaro. Non c’è nulla di strano nel fatto che  un movimento religioso possieda testate giornalistiche, anche la Chiesa cattolica come ben sappiamo è editrice di svariate realtà. Il problema sorge quando chi legge non sa che sta leggendo materiale prodotto da redazioni con specifici pregiudizi legati al proselitismo e a tutto quanto può portare acqua a quel mulino.

maicolengel at butac punto it

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