Acqua Maniva e dieta alcalina
Checché se ne dica, c’è una sola ragione per cui le terapie alternative vanno di moda: soldi, soldi e ancora soldi.
Ed è sempre più interessante vedere in una certa parte di internet la convinzione ipersalutista che spendendo migliaia di euro all’anno in cibi su cui hanno schifo a posarsi sopra le mosche sia una buona idea, assolutamente contro le Lobby Kattive™ che vogliono nasconderci le cose per guadagnarci.
Tutto questo non solo non ha alcuna validità scientifica perché l’efficacia non è mai stata dimostrata, ma non ha nemmeno alcun senso logico.
Normalmente il sangue ha un pH compreso tra 7,35 e 7,45. Ciò significa che è leggermente alcalino.
Secondo chi segue la dieta alcalina in certe condizioni questo valore di pH si abbasserebbe, diventando acido, e quindi causando “disturbi” all’organismo e portando allo sviluppo di tumori.
Se però il pH del sangue scende sotto il valore di 7,3, in realtà non si prende qualche chilo di troppo, si entra in acidosi, una condizione che può rivelarsi rapidamente fatale.
Il fenomeno opposto è l’alcalosi. Anch’essa è una situazione che estremizzata risulta fatale.
Se si chiama equilibrio acido-base ci sarà un motivo, no?
Inoltre tra la bocca e l’intestino esiste un sacchetto che spesso si fa sentire per i suoi dolori: quante volte abbiamo dovuto prendere un antiacido (in genere sono dei composti alcalini!) perché lo stomaco ci bruciava?
Svelo l’arcano: è tutta colpa dell’acido cloridrico prodotto dallo stomaco. Quando ce n’è troppo inizia ad attaccare le mucose gastriche causando dolore, e nei casi cronici, ulcera.
L’acido cloridrico è uno degli acidi più forti presenti in natura. Non credo che serva una laurea in chimica per scoprire cosa succede agli alimenti alcalini che vengono in contatto con i succhi gastrici: vengono neutralizzati.
Questo significa che la dieta non serve a nulla, e che gli eventuali benefici riscontrati dai pazienti sono dovuti semmai al cambio di stile di vita.
Ora, nella pagina di presentazione di questa azienda ci troviamo di fronte a una serie di informazioni del tutto scorrette.
La prima l’ho già discussa qua sopra.
Ma posso andare avanti.
Contribuisce a contrastare l’insorgenza di una acidosi metabolica
L’acqua alcalina contiene minerali alcalino-formanti (calcio, magnesio e potassio) e interviene positivamente su l’acido lattico post attività fisica.
Recenti studi hanno mostrato come acque contenenti bicarbonato, cioè con un’alcalinità importante, determinano una miglior resa sportiva. Diventa quindi molto utile per gli sportivi bere acqua leggermente alcalina.
La prima frase di questo paragrafo è l’unica, di tutta la pagina, con un qualche riferimento scientifico (anche se ha problemi grammaticali ndNoemi). Ora, io le competenze per giudicare se la prima sia una emerita minchiata o qualcosa di sensato non ce le ho, ma la seconda viola la prima regola di un articolo scientifico: citare le fonti. Qui si fa riferimento solo a “recenti studi”, ma ci si preoccupa bene di non citarli.
La frase numero tre, che fa riferimento all’osteoporosi nelle persone anziane, ha lo stesso problema, ma ingrandito.
Infatti:
L’assunzione di acqua alcalina riduce il rischio che il nostro organismo ricorra a sistemi tampone che prelevano calcio dalle ossa indebolendole.
La scelta di un’acqua minerale alcalina è dunque importante anche nei soggetti anziani.
Non solo non riporta alcuna fonte, ma soffre della fallacia di non sequitur: manca una connessione logica tra l’ipotesi e la conclusione.
La quattro, che riferisce dei vantaggi per prevenire la carie, è la scoperta dell’acqua calda: è ovvio che vivere di bevande zuccherine (e in genere gassate, quindi a pH tendenzialmente acido) porta a problemi dentali. Ma non sono altrettanto sicura dell’affermazione successiva: quanto è vero che l’acqua alcalina risolva questi problemi? In base alle mie conoscenze può essere altrettanto vero il contrario. Ovviamente non c’è nessuna ricerca a supporto di questa tesi.
Riduce il rischio di diabete.
Devo davvero dire qualcosa o è sufficientemente ridicolo così?
La sei:
L’acqua idrata il corpo … e la mente! Che bere idrati il corpo e renda la pelle splendida lo sappiamo. Quello a cui non abbiamo mai pensato, ma che è stato dimostrato, è che anche il cervello deve essere idratato. Un cervello disidratato infatti diminuisce di volume e quindi riduce le prestazioni. Nei bambini disidratati si riscontra un sensibile calo di attenzione.
…mi fa venire in mente una sola domanda: dimostrato da CHI?
Io sono disposta a dare ragione a chi ha scritto questo foglietto illustrativo, ma a patto che ci siano i ragionevoli presupposti.
E questi presupposti di credibilità scientifica non ci sono. In tutta la pagina ci sono parecchie affermazioni che avrebbero bisogno di essere supportare con adeguati argomenti e ricerche, ma se ne trovano solo due. DUE.
Conclusione? Una strategia di marketing piuttosto rischiosa, perché scherzare con la salute della gente non va MAI bene, ma purtroppo molto efficace perché ben poche persone sanno tutelarsi di fronte a questo tipo di affermazioni, che ribadisco, non hanno alcun fondamento.
Elivet Logan Rogers
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