Addio macchina prestata ai familiari
I siti che usano titoli clickbait e articoli disinformativi per raggranellare qualche click speravamo fossero un ricordo del passato, e invece ancora oggi ne vediamo tanti, specie grazie alle politiche degli algoritmi su svariate piattaforme – quelle che preferiscono, quando possibile, dare visibilità ad argomenti leggeri rispetto a contenuti che potrebbero generare potenzialmente più traffico ma anche più polemiche.
MotorZoom, di proprietà di Magellano Tech Solutions Srl, rientra tra quei siti che, sfruttando titoli a effetto su quelle che sono a tutti gli effetti non-notizie, riesce a trovare uno spazio tra i contenuti di Google News, pur non avendone alcun diritto, visto che parla del nulla.
Stavolta gioco in casa, la segnalazione difatti è arrivata da mia moglie che si è trovata di fronte questo titolo (su cui non ha cliccato):
Il Ministero dei Trasporti conferma: addio macchina prestata dai familiari | Non la puoi più guidare
L’articolo, se così lo possiamo chiamare, non sta raccontando una novità del Codice della strada, ma si limita a raccontare la stessa norma in vigore da anni: cioè che un soggetto che dia in uso gratuito alla stessa persona, che non sia un familiare, il proprio mezzo per più di trenta giorni consecutivi deve segnalare la questione alla Motorizzazione civile.
Nell’articolo vengono sfruttati escamotage che facciano pensare che la legge sia una novità o che l’applicazione della stessa sarà più stringente nel prossimo futuro, ma non è vero, non è cambiato nulla. La legge è la stessa da decenni, come spiegato su Altalex:
…chi riceve un autoveicolo in comodato d’uso gratuito, deve registrarsi come intestatario temporaneo presso la Motorizzazione Civile, entro e non oltre 30 giorni a decorrere dall’inizio del comodato d’uso. L’obbligo di comunicazione sussiste quindi in capo al comodatario e non al comodante, tuttavia è anche interesse di quest’ultimo che sia compiuta, in modo corretto, la comunicazione. A seguito del ricevimento dell’istanza in esame, la Motorizzazione recapita al comodatario un tagliando da apporre alla carta di circolazione già presente nell’automobile.
Le esenzioni dalla registrazione
La comunicazione alla motorizzazione non è obbligatoria solo se il comodato d’uso:
- dura fino a 30 giorni;
- è concesso ad un familiare convivente (invece, se non è convivente, occorre la comunicazione).
Nessuna novità.
MotorZoom però per spiegarci questa cosa impiega 27 righe in cui non racconta assolutamente nulla, ma le infarcisce di frasi come:
- Fermi tutti: se state per salire a bordo di un’auto che non sia la vostra – si intende, cioè, di vostra proprietà – allora cambiate subito piani e idea.
- La legge impone il divieto di guidare veicoli non di proprietà. Se finora vi è andata bene, dunque, adesso le cose sono cambiate. E di molto.
- Se doveste esser sorpresi da una pattuglia, in strada, a guidare un veicolo non vostro, ma di persone attigue, avreste la pessima sorpresa di ritrovarvi con un multone sul groppone.
Solo negli ultimi due paragrafi arriva lo spiegone, stando bene attenti a intervallare paragrafi e foto così da costringere il lettore ad arrivare fino in fondo, dove finalmente viene raccontato che:
Se si guida il veicolo di un’altra persona e si supera un periodo di guida prolungato di oltre 30 giorni, allora bisogna comunicarlo alla motorizzazione, facendo inserire il nome del ‘nuovo’ guidatore tra coloro i quali ne detengono la titolarità. In pratica, va inserito il nome nella carta di circolazione.
Se ci si attiene ad una guida che però non sfora i trenta giorni di fila, però, si parla di usufrutto gratuito, e dunque non si incorre in nessuna multa.
La cosa che mette tristezza è che la Magellano Tech Solutions sul suo sito si pubblicizza così:
- Fai crescere la tua attività attraverso i nostri contenuti
- 10000 Contenuti creati ogni mese
- Incremento di traffico organico
A incrementare il traffico di un sito con contenuti di questo genere sono buoni in tanti, è la creazione di contenuti originali e interessanti che dovrebbe essere l’obiettivo ultimo di un’azienda di soggetti che si definiscono:
…uno dei principali player italiani nel settore dell’editoria online
Non credo sia necessario aggiungere altro.
redazione at butac punto it
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