Auto elettriche e leggende da web

La batteria di un'auto elettrica in un ingorgo...

C’è un post sulle auto elettriche che nei giorni scorsi ha cominciato a diventare virale. Il post che ci avete segnalato è questo:

L’auto elettrica – la più grande truffa che il mondo abbia mai visto? Qualcuno ci ha pensato?
“Se tutte le auto fossero elettriche… e dovessero restare bloccate in un ingorgo di tre ore nel freddo di una nevicata, le batterie si scaricherebbero tutte, completamente. Perché nell’auto elettrica praticamente non c’è riscaldamento. Ed essere bloccato in strada tutta la notte, senza batteria, senza riscaldamento, senza tergicristalli, senza radio, senza GPS per la batteria tutta scarica, non deve essere bello. Puoi provare a chiamare il 911 e proteggere le donne e i bambini, ma non potranno venire ad aiutarti perché tutte le strade sono bloccate e probabilmente tutte le auto della polizia saranno elettriche. E quando le strade sono bloccate da migliaia di auto scariche, nessuno potrà muoversi. Le batterie come potranno essere ricaricate in loco? Lo stesso problema durante le vacanze estive con blocchi chilometrici. Non ci sarebbe in coda la possibilità di tenere accesa l’aria condizionata in un’auto elettrica. Le tue batterie si scaricherebbero in un attimo. Naturalmente nessun politico o giornalista ne parl, ma è questo che accadrà.
Testo da me liberamente tradotto, ripreso da Marian Alaksin (Repubblica Ceca)

Se cercate il nome con cui è firmato il testo non troverete nulla, in compenso se cercate lo stesso testo tradotto in ceco lo troverete condiviso sempre su Facebook e social simili, la firma però in ceco viene riportata come Marian Alaxin, che cercandolo in rete risulta essere un dipendente di un’azienda che si occupa di produrre parti di ricambio per Skoda, VW, Audi, BMW e Opel. Marian però dev’essere un operaio che di vetture elettriche ha giusto un’infarinatura visto che il testo che gli viene attribuito e che viene condiviso in svariate parti del mondo da detrattori dell’elettrico presenta un grosso problema. L’ipotesi che una batteria duri solo tre ore in caso di ingorgo può avere senso se stiamo parlando di una macchina a benzina (o diesel) che tenga spento il motore e accesi altri gadget. Nel caso di una vettura elettrica la batteria è molte volte più grande, e se la macchina è ferma quella batteria durerà molto più a lungo di una tradizionale. La storia, probabilmente solo condivisa da Marian Alaxin, circola da ben prima di quando l’abbiamo vista arrivare in Italia. Al punto che i fact-checkers di Reuters già a novembre erano dovuti intervenire per spiegare a loro volta le cose. Il post circolava senza firma in lingua inglese:

The Biggest Scam The World Has Ever Seen? Has anyone thought about this? If all cars were electric … and were caught up in a three hour traffic jam… dead batteries! Then what?
Reuters ha intervistato David Howey, professore di ingegneria all’università di Oxford, che ha risposto spiegando che:
Solo l’elettronica dell’auto e i sistemi di riscaldamento/raffreddamento utilizzano energia quando l’auto è ferma e le quantità sono relativamente piccole. Un tipico veicolo elettrico stazionario (EV) con la batteria carica potrebbe probabilmente far funzionare le impostazioni del clima e l’elettronica per almeno un giorno, probabilmente molti giorni…

Sempre nell’ambito hanno chiesto informazioni anche alla dott.ssa Katherine Collett, ricercatrice senior post-dottorato in Transizioni dei sistemi energeticiche ha a sua volta risposto:

Al giorno d’oggi molti di loro sono installati con sistemi di riscaldamento molto efficienti. Supponiamo che il riscaldamento fosse costantemente acceso a 2kW (il che sarebbe improbabile a causa dell’isolamento del veicolo), anche se aveste caricato solo metà della batteria, avrebbe ancora quasi 10 ore di riscaldamento.

L’esempio della dottoressa Collett è fatto sulla base delle batterie della Nissan Leaf.

Quindi la storiella che vedete circolare e che racconta di un ingorgo sotto la neve sostenendo che le auto elettriche sarebbero le prime a cedere è un falso, scritto da qualcuno che ha evidente interesse a denigrare le stesse, ma non sufficienti competenze per inventarsi una storiella credibile.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!
Un altro modo per sostenerci è acquistare uno dei libri consigliati sulla nostra pagina Amazon, la trovi qui.