Coldiretti e i 53 pericoli del cibo a base cellulare
Che sono anche i rischi del cibo convenzionale che già consumiamo tutti i giorni, ma questa informazione stranamente Coldiretti non ce la fornisce
Il 13 aprile 2023 sul sito Il Punto Coldiretti, portale di informazione per le imprese del sistema agroalimentare, è apparso un articolo dal titolo:
Rapporto Fao-Oms: dalle allergie al cancro, i rischi del cibo sintetico
L’articolo comincia così:
Dalle allergie ai tumori sono 53 i pericoli potenziali per la salute dei cibi sintetici, prodotti in laboratorio, individuati nel primo rapporto Fao – Oms sul “Cibo a base cellulare”, definizione considerata più chiara rispetto al termine “coltivato” preferito invece dalle industrie produttrici ma ritenuto essere fuorviante dalle due Autorità mondiali.
I toni sono entusiasti: Coldiretti pare esultare del fatto che FAO ed OMS rilevino le stesse cose che loro dicono a gran voce da mesi. Ma sarò davvero come sostiene Coldiretti? L’unico modo per verificarlo è andare a leggere il rapporto a cui fanno riferimento, rapporto che chiunque di voi può verificare con i propri occhi cliccando qui.
Per noi è stato facile visto che chi ci ha segnalato la notizia di Coldiretti si era già letto tutto il documento della FAO, rimandandoci alle pagine che parlano appunto dei rischi legati al cibo a base cellulare. Ma volendo fare le cose per bene anche noi abbiamo letto tutto il documento, che nelle sue premesse riporta:
Hazard identification is the first step of the formal risk assessment process. During the Expert Consultation, all potential hazards were discussed in the four stages of the cell-based food production, namely:
- cell-sourcing;
- cell growth and production;
- cell harvesting; and
- food processing.
Experts agreed that while many hazards are already well known and existing equally as well in conventionally produced food, the focus may need to be put on the specific materials, inputs, ingredients (including potential allergens), and equipment that are more unique to cell-based food production.
Il grassetto è nostro, e tradotto in italiano significa:
Gli esperti hanno convenuto che mentre molti pericoli sono già ben noti ed esistono ugualmente anche negli alimenti prodotti in modo convenzionale, potrebbe essere necessario porre l’attenzione sui materiali specifici, gli input, gli ingredienti (compresi i potenziali allergeni) e le attrezzature che sono esclusivi della produzione alimentare a base cellulare.
Sempre quelle premesse si concludono con questa frase:
The way forward will consist of continuing to invest in research and development in order to understand whether the alleged benefits in increased sustainability can be realized. In this regard, it will be important to closely observe as to what extent, if any, cell-based foods result in differences from conventionally produced foods.
Che tradotto:
La strada da percorrere consisterà nel continuare ad investire in ricerca e sviluppo per capire se i presunti vantaggi in termini di maggiore sostenibilità possono essere realizzati. A questo proposito, sarà importante osservare da vicino in che misura, nel caso che ve ne siano, gli alimenti a base cellulare presentino differenze rispetto agli alimenti prodotti convenzionalmente.
I toni sono tutto tranne che tragici o allarmati: nelle premesse si spiega quale sia l’obiettivo del rapporto e degli studi che continuano a essere condotti sulla materia, evidenziando che i pericoli evidenziati fino a ora siano del tutto simili a quelli che si trovano nel cibo “convenzionale”. Nell’articolo di Coldiretti di queste premesse non c’è traccia.
Nella sezione D (pag 72 del rapporto, pag 84 del .pdf) si parla finalmente dei rischi a cui fa cenno Coldiretti. La prima cosa che ci viene raccontata è come sia stato scelto il gruppo di consulenti che ha valutato i pericoli del cibo a base cellulare, gruppo formato da 23 esperti della materia senza conflitti d’interessi.
Poi a pagina 77 del rapporto (89 del .pdf) troviamo la tabella 5, con l’elenco dei rischi identificati, i 53 punti citati da Coldiretti, o per meglio dire i 53 punti che Coldiretti usa per spaventare i potenziali consumatori dando a intendere che questi siano “rischi del cibo a base cellulare”.
Peccato che Coldiretti ometta completamente di raccontare che la tabella ha otto colonne, e che nella settima colonna è riportata questa frase (con lievi variazioni) per praticamente tutti i 53 punti sollevati:
The same kind of hazard is present in conventional meat products and in common food processes
Che tradotto:
Lo stesso tipo di rischio è presente nei prodotti convenzionali a base di carne e nei comuni processi alimentari
Ovvero si ci sono 53 rischi nei cibi a base cellulare, come ci sono 53 rischi nei cibi comuni, quelli che già consumiamo tutti i giorni.
Coldiretti nel suo comunicato stampa dà a intendere cose che non sono:
Il documento Fao/Oms è stato pubblicato dopo la presentazione in Italia del disegno di legge che vieta la produzione, la commercializzazione e l’uso di cibo artificiale che dovrà ora essere discusso e poi approvato dal Parlamento, con la raccolta da parte della Coldiretti di mezzo milione di firme di cittadini, oltre 2mila comuni che hanno deliberato spesso all’unanimità, tutte le regioni di ogni colore politico e di esponenti di ogni schieramento che hanno sostenuto la proposta in modo bipartisan. Una mobilitazione che ha il merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo e fino ad ora tenuto nascosto ma che può cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda, con la positiva apertura di una discussione nel Paese e in Parlamento che rappresenta la casa della democrazia italiana.
Chiunque legga il passaggio qui sopra pensa che FAO e OMS abbiano realizzato lo studio in seguito al disegno di legge presentato grazie a Coldiretti, ma è una bugia, il testo della FAO nasce da ben prima che Coldiretti cominciasse la sua campagna denigratoria contro il cibo a base cellulare, ad esempio la chiamata per gli esperti sui rischi dell’alimentazione è stata fatta ad aprile 2022. Quasi un anno prima della presentazione del disegno di legge spinto da Coldiretti.
Chissà se qualche testata giornalistica ci leggerà e farà chiarezza su questi fantomatici 53 rischi del cibo a base cellulare, o se saremo come sempre costretti a leggere solo il parere di una specifica lobby.
maicolengel at butac punto it
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