La “decisione di Pippo Baudo” e la solita truffa

Un metodo truffaldino così diffuso che ormai sospettiamo sia diventato il business più remunerativo delle piattaforme Meta...

Tra i post sponsorizzati che ci segnalate, uno oggi ha attirato la mia attenzione più del solito. La pagina tramite cui veniva condiviso era quella di un musicista che ha vinto svariati premi, e il cui profilo riportava il badge di profilo verificato di Meta.

Fino ad aprile 2025 si trattava di un normalissimo profilo commerciale che aveva sponsorizzato solo materiale inerente al musicista stesso e alla sua attività. Poi il vuoto per mesi, e da metà novembre ecco arrivare i post truffa.

In polacco:

E in italiano:

Post che fanno le solite cose: ci rimandano a finte testate giornalistiche dove vengono raccontate bufale varie sul testamento di Baudo, bufale che servono a convincerci che esistono sistemi per guadagnare moltissimi soldi a partire dal solito minuscolo investimento di 250 euro. Nulla che non abbiamo già visto, ma ripetiamo, il fatto che questi post continuino ad apparire è la dimostrazione pratica che chi li diffonde viene premiato, e quindi che esiste un numero non minuscolo di soggetti che continua a cascarci. Purtroppo è impossibile valutare quanti vengano raggirati ogni volta; quello che possiamo ribadire è che – pochi o tanti che siano – tutti dovrebbero fare causa prima di tutto a Meta che permette la circolazione di questi messaggi. Gli algoritmi dovrebbero essere in grado di rendersi conto subito e in automatico che nella preview dell’annuncio di Baudo viene inserito l’url della Rai ma che in realtà il link porta a un altro indirizzo web. Già questo dovrebbe essere sufficiente a fare sì che l’inserzione venisse bloccata, e invece ciccia.

Ultimamente, grazie al bravo Paolo Del Checco, anche le Iene si sono messe sulle tracce di alcuni truffatori che sfruttano il giochino dei versamenti da 250 euro dietro la promessa di grandi guadagni. Dispiace che nei loro servizi evitino di raccontare di quanti, come noi e altri colleghi, cerchino da anni di smontare queste operazioni truffaldine. Ma non la cosa non ci sorprende.

Per Paolo e Le Iene una breve lista di vecchi articoli che trattano esattamente le stesse truffe da loro evidenziate nel servizio TV mandato in onda a novembre 2025:

Questi due sono legati proprio alla truffa telefonica di cui si è parlato nel servizio, ma poi abbiamo qualche decina di articoli che riguardano investimenti da 250 euro. Decine di pezzi che mostrano come il meccanismo sia sempre lo stesso. Decine di pezzi che abbiamo scritto perché ogni volta cambiano i nomi delle finte piattaforme di trading, ma è evidente che chi vi si cela dietro sono sempre gli stessi soggetti. Sarebbe bello che Paolo e la squadra Mediaset se ne occupassero fino in fondo. Purtroppo spesso andare a fondo nelle cose non premia in termini di audience, perché la TV campa di ascolti: loro non sono lì per missione, ma per lavoro. Noi invece qui lo facciamo perché crediamo sia la cosa giusta da fare, poco importa se l’articolo avrà solo dieci lettori, o venti, o mille.

maicolengel at butac punto it

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