Dezinformatsiya e Donbass

Le "provocazioni" montate ad arte (più o meno)

Siamo soliti fare noi stessi le nostre verifiche ma non sempre questo è possibile, a volte, come ci tocca fare oggi, è necessario sfruttare colleghi decisamente più potenti di quanto un sito amatoriale gestito a quattro mani possa mai fare. Non sempre bastanno una buona capacità informatica, una sana dose di spirito critico e tanta buona volontà per smontare certe notizie.

Ecco oggi riprendiamo, facendone il sunto, un articolo apparso su Bellingcat, sito di  giornalismo investigativo che ha sede in Olanda, fondato da un inglese nel 2014, e che da allora cerca di fare corretta informazione dai territori in guerra sfruttando ogni voce che arrivi direttamente da quei posti. Negli anni Bellingcat si è occupato di tantissimi teatri di guerra, incluse le due regioni ucraine attualmente riconosciute dalla Russia come indipendenti.

Oggi voglio riassumere per voi quanto hanno riportato in un articolo del 28 febbraio 2022, articolo dal titolo:

‘Exploiting Cadavers ’and ‘Faked IEDs’: Experts Debunk Staged Pre-War ‘Provocation’ in the Donbas

Perché ho scelto di prendere quest’articolo? Perché è fatto bene, dotato di link e fonti che permettono di avere idee chiare su quanto viene raccontato. So benissimo che arriverete a criticare la scelta perché riterrete faziosa la fonte, perché ritenete che non sia possibile che le cose stiano così, perché pensate che gli ucraini siano dei nazisti ecc ecc, ma non ci importa. L’articolo di Bellingcat rispecchia tutti i criteri di un buon fact-checking, non troviamo nulla di sbagliato nell’usarlo anche su BUTAC.

L’autore dell’articolo originale è Nick Waters, ex ufficiale dell’esercito britannico, se avete cose da chiedergli su Twitter lo trovate qui: @N_Waters89. Nick il 28 febbraio prevedeva che quanto avvenuto in Donbass nei giorni che hanno preceduto l’invasione da parte della Russia sarebbe servito come scusante ulteriore per ogni azione che l’esercito di Putin avesse compiuto nei territori ucraini, e per questo ha deciso di andare a fondo a una delle aggressioni sfruttate dai russi e da tanta stampa di parte per sostenere appunto la “malvagità” dell’esercito ucraino nei territori del Donbass.

L’episodio in questione è avvenuto il 22 febbraio 2022, sull’autostrada tra Donetks e Horlivka, e come potete vedere in questo video su YouTube sfruttato dai cronisti di lingua inglese vicini al governo di Putin:

 

Soggetti come Patrick Lancaster, il giornalista “indipendente” che vedete qui sopra, sono anni che fanno propaganda russa, anni che diffondono la loro (dis)informazione ovunque possono, avvelenando costantemente il pozzo. Avvelenando il pozzo e facendovi credere cose che non sono, cose che anche in Italia vengono prese per buone da soggetti come ad esempio il “signore” che ha fatto quest’altro video, dove non si vede in realtà nulla se non l’esterno di un palazzo.

 

Torniamo ai fatti del 22 febbraio, ci spiega Bellingcat che secondo il portavoce del ministero della Difesa della “Repubblica popolare di Donetsk” Eduard Basurin, tre persone sarebbero rimaste uccise in questo incidente. A riportare la notizia ai media oltre a Patrick Lancaster ci pensa anche il quotidiano russo Izvestiya. Si sostiene che l’obiettivo fosse un comandante militare del DNR che viaggiava in un furgone a fianco del veicolo colpito. La storia viene ripresa da Gazeta, RT, Rossiskaya Gazeta, viene ordinata un’indagine ufficiale sui fatti. L’esplosione viene definita un attacco terroristico. La definizione è comunque impropria, visto che stiamo parlando di fatti avvenuti in un territorio in guerra, territorio che appartiene all’Ucraina e che la Russia vuole annettere, quindi non si tratterrebbe comunque di terrorismo, che come spiega Treccani significa:

Lotta politica, basata su violenze indiscriminate e destabilizzanti (uccisioni, sabotaggi, attentati dinamitardi, ecc.), impiegato da gruppi clandestini rivoluzionari.

Qui nel caso a bombardare sarebbe stato l’esercito ucraino di cui il Donbass fa ancora parte (e ci tengo a ripetere una cosa forse non chiara a tutti: nel censimento del 2001 gli abitanti della capitale del Donbass erano 493392 russi e 478041 ucraini, non siamo di fronte a un Paese che ha chiesto di essere indipendente perché sono solo russi e gli ucraini una piccola minoranza, i russi sono tanti, ma non così tanti più degli ucraini; ovviamente dal 2014 le cose saranno cambiate, ma ritengo fosse importante spiegare la cosa per inquadrare meglio i numeri.

Bellingcat proprio grazie al rapporto dei russi, che hanno pubblicato materiale sul web, è riuscito a fare una piccola mappa dei fatti:

Questa analisi evidenzia le prime stranezze, infatti da come vengono raccontati i fatti pare che i veicoli non si siano mossi quando è esplosa la bomba nell’aiuola spartitraffico (quella definita appunto point of detonation), curioso che non si siano spostati vista la violenza dell’esplosione (la violenza la si desume dallo stato in cui sono stati trovati i veicoli e i corpi).

Guardate la fiancata di quell’auto, le portiere accartocciate. Comunque si tratta di dettagli e stranezze che non vengono considerate come conclusive da Bellingcat per accertare il false flag. Ma a questo punto viene in aiuto del sito di giornalismo investigativo un esperto di esplosivi, Chris Cobb-Smith, che spiega che quanto si vede nelle foto e nei video non può essere stato causato dalla detonazione di uno IED, i danni che la vettura presenta non assomigliano alle rientranze di frammentazione che si hanno dopo l’esplosione di uno IED, i segni di foratura sulla lamiera sono troppo uniformi, sembrano più proiettili che segni lasciati da un esplosione. E l’auto non si sarebbe fermata subito una volta colpita, avrebbe proceduto per alcuni metri, non in linea retta a causa dell’inerzia con cui si muoveva e della forza d’urto della bomba, mentre invece risulta perfettamente allineata con il mezzo a cui faceva da scorta. Il veicolo su cui viaggiava il presunto comandante bersaglio dell’attentato invece non ha praticamente subito danni e l’unico finestrino rotto sembra essere esploso dal lato sbagliato rispetto a quello della detonazione.

Ma arriviamo al punto purtroppo più interessante dell’analisi, i cadaveri che vengono mostrati nei video di Lancaster. Subito tanti commentatori hanno notato come i tre corpi, specie quello seduto davanti, presentassero dettagli molto strani trattandosi di morti a causa di una fortissima esplosione avvenuta a distanza ravvicinata. Bellingcat ha quindi chiesto informazioni e dettagli al dottor Lawrence Owens, dell’Università di Winchester, che ha spiegato che i tagli presenti su una delle vittime provenivano chiaramente da una procedura d’autopsia, e che quindi la vittima del sedile anteriore era morta ben prima di esser messa sui quel veicolo. Anche i due corpi sul sedile posteriore presentano stranezze riconducibili ad un esame autoptico, entrambi, spiega Owens hanno la linea delle costole troncata, con una pulizia e linearità nel taglio che suggerisce appunto l’intervento umano e non di una bomba. Owens cataloga il caso come sfruttamento di cadaveri umani al fine di architettare una “scena del crimine”.

Non credo di poter aggiungere altro a quanto fatto da Bellingcat, spero mi perdoneranno se ho sfruttato l’ottimo lavoro da loro pubblicato, suggerisco a tutti di seguirli e di non ascoltare le sirene della dezinformatsiya. Sempre che il vostro scopo sia effettivamente informarvi e non trovare motivi per giustificare un’invasione. Questo che vi abbiamo riportato è solo un singolo esempio di false flag fatto dalla macchina del frango russa, ma su BellingCat (anche nell’articolo linkato in alto) ne trovate altri, sempre aggiornati.

maicolengel at butac punto it

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