Dragoni, la CO2 e la malinformazione

Fabio Dragoni, editorialista de La Verità, intervistato su La7 a PiazzaPulita ha rilasciato una dichiarazione sulla CO2 che vediamo rilanciare da tanti in maniera assolutamente acritica, senza alcun approfondimento. Riteniamo le cose vadano spiegate meglio di quanto non ha fatto Dragoni in televisione.

Dice Dragoni:

Noi abbiamo un caso di scuola, che è il 2020, nel 2020 tutto il mondo ha chiuso, le emissioni di Co2 a livello mondiale, lo documento nel mio libro, sono diminuite del 5%. Sapete che cosa è successo alla CO2 nell’atmosfera? Assolutamente nulla. È continuata a crescere per i fatti suoi.

Ci ha fatto un po’ sorridere il richiamo al suo libro, come se il suo libro fosse l’equivalente di una pubblicazione scientifica, ma sia chiaro: il dato che riporta è corretto. Quello che manca è l’analisi di quel dato, quell’analisi che può essere fatta solo andando a leggere cosa dicono gli esperti, quelli che studiano la materia, invece che il solito populismo televisivo a cui da anni siamo abituati.

Esistono svariati siti scientifici che spiegano perché la CO2 nell’atmosfera non sia diminuita in parallelo alle emissioni. Ad esempio sul sito di CalTech spiegano:

…le emissioni sono tornate ai livelli quasi pre-pandemia nell’ultima parte del 2020, nonostante la riduzione dell’attività in molti settori dell’economia.

…”ridurre l’attività in questi settori industriali e residenziali non è pratico nel breve termine” come mezzo per ridurre le emissioni, osserva lo studio. “La riduzione permanente delle emissioni di questi settori richiederà la loro transizione verso una tecnologia a basse emissioni di carbonio”.

O ancora sul sito dell’università di San Diego:

La pandemia di COVID-19 ha fatto sì che nel 2020 le emissioni di anidride carbonica (CO2) provenienti da combustibili fossili diminuissero del 7% rispetto al 2019. Questa diminuzione delle emissioni ha rallentato l’aumento della CO2 atmosferica rispetto a quanto si sarebbe verificato senza la pandemia.

Tuttavia, è stata troppo piccola e troppo breve per risaltare fortemente nei singoli record di CO2, come la curva di Keeling.

…In definitiva, l’accumulo di CO 2 è sotto il controllo umano, legato principalmente all’uso di combustibili fossili. Mentre superiamo la pandemia di COVID, molto dipende dalla serietà con cui investiamo in tecnologie e infrastrutture alternative che ci consentano di vivere bene con una minore dipendenza dai combustibili fossili.

E ancora, sul sito del NOAA:

I livelli dei due più importanti gas serra di origine antropica, anidride carbonica e metano, hanno continuato il loro inesorabile aumento nel 2020 nonostante il rallentamento economico causato dalla risposta alla pandemia di coronavirus, ha annunciato oggi la NOAA.

La media superficiale globale dell’anidride carbonica (CO2 ) , calcolata dalle misurazioni raccolte nei siti di campionamento remoti della NOAA, è stata di 412,5 parti per milione (ppm) nel 2020, con un aumento di 2,6 ppm durante l’anno. Il tasso di aumento globale è stato il quinto più alto nei 63 anni di record della NOAA, dopo il 1987, 1998, 2015 e 2016. La media annuale presso l’Osservatorio Mauna Loa della NOAA alle Hawaii è stata di 414,4 ppm durante il 2020.

Il rallentamento economico ha impedito un aumento record di CO2

Si stima che la recessione economica abbia ridotto le emissioni di carbonio di circa il 7%. nel corso del 2020. Senza il rallentamento economico, l’aumento del 2020 sarebbe stato il più alto mai registrato, secondo Pieter Tans, scienziato senior del Global Monitoring Laboratory della NOAA. Dal 2000, la media globale di CO2 è cresciuta di 43,5 ppm, ovvero un aumento del 12%.

Quindi ci sono abbondanti spiegazioni sul perché la CO2 in atmosfera non si sia ridotta, basterebbe fare qualche analisi in merito per rendersi conto che quella di Dragoni è una semplificazione un tanto al chilo, un classico caso di cherry picking: si usa il dato che interessa e solo quello, evitando attentamente l’analisi più completa dei dati a contorno.

In TV, in trasmissioni così seguite come PiazzaPulita, sarebbe importante avere una squadra di fact-checker ad analizzare quanto viene riportato, difatti solo così il pubblico a casa sarebbe veramente informato, e non plagiato da chi tra gli invitati in studio è più capace di parlare e convincere. Dragoni è sicuramente bravo nella dialettica, e questo fa sì che la sua posizione trovi più sostegno di quella del suo interlocutore.

maicolengel at butac punto it

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