Eduard Basurin arrestato?

Le fonti, queste sconosciute (nel senso che nesuno le cita, le spiega, le contestualizza)

Ci avete segnalato un post pubblicato dalla pagina di Report il 17 aprile alle ore 10:34, il post riporta:

Secondo i media ucraini Eduard Basurin, portavoce dell’esercito della Repubblica Popolare di Donetsk, sarebbe stato catturato dai Servizi segreti di Mosca, colpevole di aver rivelato involontariamente notizie riservate sull’uso di armi chimiche a Mariupol. La notizia è stata rilanciata dall’Ansa ieri alle 16:54 e ripresa da numerosi giornali. Alle 19,00 Basurin si trovava però davanti al Teatro di Donetsk, nel pieno centro della città del Donbass, intervistato dalle telecamere di Report.

Il post allega anche un’immagine dell’intervista citata, immagine che non riporto visto quanti soggetti nella redazione di Ranucci non vedono l’ora di avere un pretesto per denunciarci per violazione dei diritti su quella foto. Ma la foto è lì, ben presente a testimonianza che quello che raccontano è vero e reale.

Basurin alle 19 del 16 aprile era di fronte al teatro di Donetsk, contrariamente alle tante testate italiane che l’hanno dato per arrestato il 16 aprile stesso.

Fonte di tutti gli articoli italiani (e ucraini) è un post del 16 aprile apparso alle ore 14:41 sulla pagina social Direzione principale dell’intelligence del Ministero della Difesa dell’Ucraina (Головне управління розвідки Міністерства оборони України). Su Facebook non si parlava esattamente di arresto, ma veniva detto che:

È stato rilevato che Eduard Basurina, il “vice comandante” del Corpo di Difesa della DPR, è stato portato via in direzione sconosciuta dopo una conversazione con lo staff dell’FSB. Il raid su di lui è collegato a una dichiarazione imprudente che ha rivelato i piani della Federazione Russa di utilizzare armi chimiche contro i difensori ucraini di Mariupol.

Si trattava ovviamente di informazioni di seconda o terza mano, riportate perché è così che fanno tutti sui social: cercano di portare acqua al proprio mulino, sfruttando ogni voce di corridoio, verificata o meno poco importa, che possa essere positiva per la propria fazione. Lo fanno le fazioni politiche italiane in tempi non di guerra, figuriamoci se non lo fanno le fazioni che si guardano dai due lati di una trincea. È dai primi articoli in cui parlavamo di conflitti che cerchiamo di spiegare che dai teatri di guerra ogni informazione che non sia verificata va data (e presa) con le pinze.

E non è solo Report col suo post a smontare la narrazione che vuole Basurin arrestato. Sì, perché il 17 aprile invece sono tante le testate che senza parlare dell’arresto di Basurin lo citano in un’altra notizia, così titolata ad esempio dal Corriere della Sera:

Il comandante dei marines di Mariupol è morto, secondo Mosca

La fonte che sostiene questa notizia sarebbe proprio il vicecomandante arrestato, che avrebbe trovato il corpo di Volodymyr Baranyuk durante un’ispezione nei luoghi di uno scontro avvenuto la notte tra l’11 e il 12 aprile. La notizia la si trova riportata il 17 aprile sui media russi, dove circola anche un video con Basurin che ne parla.

Purtroppo come già riportato più volte durante un conflitto non è per niente semplice districarsi tra le fazioni che cercano di portare acqua al proprio mulino. Anche perché il morale dei combattenti e dei civili è un fattore importante e la propaganda, da un lato o dall’altro, può cambiare quello stato in un battito d’ali.

I giornalisti hanno una grandissima responsabilità riguardo al modo in cui viene portata fatta informazione, e purtroppo nel nostro Paese (ma non solo) ormai si ragiona solo e unicamente per tifo, accendendo lo spirito critico a intermittenza, nelle rare occasioni in cui fa comodo.

Sarebbe bello che invece la razionalità in momenti come quello attuale fosse sempre messa in primo piano, allo scopo di pasare solo le informazioni certe al 100% e, se proprio si vogliono riportare anche quelle provenienti da fonti non verificabili, che venisse spiegato che si tratta di notizie dalla dubbia attendibilità. Solo così si può fare un buon lavoro.

Non credo di poter aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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