Forni a microonde, il pericolo in agguato?
Avevamo già parlato della fuffa che gira riguardo alla cottura a microonde, ma la pagina “Misteri & Controinformazione” (poche ragazze da quelle parti) evidentemente non ci legge, o se lo fa non ci apprezza, e così negli scorsi giorni ha lanciato questa notizia “eclatante”:
Uno studioso,Hertel,già nel 90 fece una scoperta agghiacciante:l’energia delle microonde assorbita dal cibo si trasferisce nel sangue infettandolo fino a predisporre l’individeo ad una predisposizione cancerosa!
Per cui avete capito bene tutti, un elettrodomestico di uso massiccio che esiste dagli anni Cinquanta (64 anni fa) è la causa di molti tumori. In oltre sessant’anni l’unico ad essersene reso conto è questo Hertel. Accipicchia che genio!
Ma chi era Hertel? Un laureato in discipline tecniche, in pensione, che faceva esperimenti nel suo laboratorio casalingo. I suoi esperimenti hanno portato alla ricerca citata da “M&C”, ricerca che (come già raccontato nella precedente versione di quest’articolo) è stata oggetto di ben due processi. Il primo in merito alla validità delle assunzioni di Hertel e il secondo sulla decisione di vietargli di esporre ulteriormente la sua fuffa. Nel primo caso Hertel ha ovviamente perso, la sua ricerca non valeva nulla agli occhi della Corte e della comunità scientifica internazionale. Nel secondo caso, in nome della libertà d’espressione, Hertel ha vinto… e la scienza ha perso, in parole povere si riconosce che sia fuffa quanto sostenuto dal genio svizzero, ma gli si permette di spacciarla, in quanto il contrario lederebbe la sua libertà d’espressione.
E vabbè, non si può tutto al mondo!
Detto ciò, queste le conclusioni del primo processo:
…it is certain that it cannot be said that it is scientifically proved that food prepared with a microwave oven constitutes a danger to health and is carcinogenic. To date, there has been no scientific evidence that such a danger exists. The defendant’s assertions are not corroborated either by his own research – which did not meet generally accepted scientific standards – or by that of other, respectable scientists. The opposite would seem to be nearer the truth, as is shown by the observations of the World Health Organisation and the Federal Office of Public Health. In that regard, the fact that Professor Blanc clearly dissociated himself from the conclusions drawn by the defendant from their joint research is likewise significant. The defendant’s statements that food prepared in microwave ovens is a danger to health and leads to changes in the blood of those who consume it that indicate a pathological disorder and present a pattern that could be seen as the beginning of a carcinogenic process are manifestly false and untrue and consequently inaccurate within the meaning of section 3(a) UCA. The application must therefore be allowed. The applicant remains of course free to base his propositions on new scientific findings.
…è comprovato che non si possa dire che è scientificamente dimostrato che il cibo preparato con un forno a microonde costituisca un pericolo per la salute ed sia cancerogeno. Ad oggi, non è stata presentata alcuna prova scientifica che un tale pericolo esiste. Le affermazioni del convenuto (Helter ndr) non sono corroborate neppure dalla propria ricerca – che non soddisfaceva gli standard generalmente accettati dalla comunità scientifica – o da quello di altri, scienziati rispettabili. L’opposto sembra essere più vicino alla verità, come risulta dalle osservazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità e l’Ufficio federale della sanità pubblica. A questo proposito, il fatto che il professor Blanc chiaramente si sia dissociato dalle conclusioni fatte da Helter e tratte da dalla loro ricerca comune è altrettanto significativo. Le dichiarazioni di Hertel che il cibo preparato in forni a microonde sia un pericolo per la salute e che porti a cambiamenti, nel sangue di chi lo consuma, che mostrano un disturbo patologico che scaturisce in un modello che potrebbe essere visto come l’inizio di un processo di cancerogenesi sono palesemente falsi e falso e conseguentemente inesatto ai sensi del punto 3 (a) UCA. Deve pertanto essere consentita l’applicazione. Helter resta ovviamente liberi di basare le sue tesi su nuove scoperte scientifiche.
Avete letto tutto? FUFFA, si alla fine il succo è che fuffa era e fuffa rimane. Inutile, senza alcun supporto scientifico, senza evidenza di alcun genere. Chi avrebbe potuto avallare le conclusioni si è dissociato da Helter. Lo Stato pertanto vieta a Helter di usare questa fuffa pubblicamente. Ma lo invita a proporre NUOVE ricerche che arrivino agli stessi risultati. Lui che fa? Invece che dimostrare i fatti che sostiene fa causa e ricorso al Tribunale per i diritti umani, perché stanno violando la sua libertà d’espressione. E tristemente qui casca l’asino, perché pur avendo vinto il ricorso basta leggere tutti gli incartamenti per accorgersi che Human Rights ha sentenziato a favore di Helter SOLO per quanto riguarda la libertà d’espressione, specificando chiaramente che sarebbe il caso che non fosse tutta fuffa! E i giudici che hanno votato contro la cosa l’han fatto proprio in merito della fuffosità di quanto riportato dallo stesso.
Qui trovate (in inglese) gli atti del secondo processo, ma all’interno sono riportate conclusioni e ragioni anche del primo!