La Francia si prepara a entrare in guerra?
Approfondiamo una notizia data qualche giorno fa in maniera un po' approssimativa
Ormai viviamo immersi nelle narrazioni che nascono da mezze notizie malamente riportate da qualche giornale. Oggi ad esempio vogliamo fare chiarezza su una notizia che circola da fine agosto, ripresa da testate come Il Fatto Quotidiano che il 2 settembre titolava:
“Attrezzatevi per poter curare fino a 250 soldati feriti al giorno”: la circolare del ministero francese mobilita gli ospedali per il rischio guerra
La notizia di per sé non è falsa, ma va appunto spiegata, cosa che sul FQ si fa nell’ultimo paragrafo dell’articolo – mentre a nostro avviso andrebbe fatta fin dal titolo. Anche perché la notizia circola dal 26 agosto, ma il ministro della Salute francese Catherine Vautrin il giorno dopo si era subito espressa spiegando le cose al meglio:
Questo fa parte della preparazione preventiva, come le azioni strategiche, come le epidemie. Non ero in carica al tempo del Covid-19, ricordate, non c’erano parole abbastanza dure per descrivere l’impreparazione del Paese. È perfettamente normale che il Paese preveda le crisi e le conseguenze di ciò che sta accadendo. Questo rientra nella responsabilità delle amministrazioni centrali.
E la circolare a cui si fa riferimento non è altro che l’aggiornamento del cosiddetto Piano Orsan (Organisation de la réponse du système de santé en situations sanitaires exceptionnelles). Come spiegato su Wikipedia, la Francia dal 2014 ha messo in atto un sistema per gestire le situazioni sanitarie eccezionali, sistema che prevede linee guida per intervenire in caso appunto di emergenze inaspettate. Il piano, come detto tra le righe dal Ministro poco sopra, non ha funzionato come dovuto in occasione dell’emergenza pandemica, per cui si è ritenuto importante aggiornare specifiche linee guida e verificare che tutto sia previsto, non lasciando nulla al caso.
Non si tratta di profezie di guerra, ma di esercizi di prevenzione: lo stesso tipo di prevenzione che avremmo voluto vedere applicata con più decisione durante la pandemia.
Davanti a titoli urlati conviene sempre ricordare che i piani di emergenza non nascono per alimentare paure, ma per evitare improvvisazioni quando i problemi arrivano davvero. A chi campa di propaganda e clickbait però fa più comodo soffiare sul fuoco delle paure, che siano pandemiche o belliche, piuttosto che spiegare i fatti.
Anche WIRED aveva provato a fare chiarezza sulla notizia qualche giorno fa.
redazione at butac punto it
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