Giornalismo, scoop e information disorder

Il jet con Prigozhin

Premessa, l’editoriale che state per leggere è stato finalizzato alle 20:22 del 23 agosto 2023. Mentre leggete, ci saranno sicuramente stati degli aggiornamenti sui fatti, offrendovi una visione più chiara degli eventi. Ma ciò non altera in alcun modo l’essenza di ciò che ho esposto.

Sono le 19:25 del 23 agosto 2023, mi arriva una notifica sul cellulare, è del Washington post a cui sono abbonato da qualche anno:

Ukraine live briefing: Plane believed to be carrying Wagner chief Yevgeniy Prigozhin crashes in Russia, according to Russian state media

Passa pochissimo tempo, mi arriva una notifica dal Guardian:

Yevgeny Prigozhin on plane that has crashed near Moscow, says Russia

Anche Sputnik News titolava:

Wagner Chief Prigozhin Listed Among Passengers in Tver Region Jet Crash

La notizia condivisa da testate internazionali è quindi che un aereo privato, che si ritiene avesse a bordo il leader del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, è precipitato senza superstiti. Sputnik News riporta:

According to the Federal Agency for Air Transport (Rosaviatsiya), an investigation into the crash has been launched. Earlier in the day, the Ministry of Emergency Situations said that the private plane en route from Moscow to St. Petersburg crashed in the Tver Region, killing all 10 people aboard. Eight bodies have been found at the crash site of the Embraer plane in Russia’s Tver Region, emergency services reported.
Leggo TPI, di cui ricevo le notifiche su Facebook:

Russia, abbattuto jet di Prigozhin: nessun superstite. “A bordo anche il capo dei mercenari della Wagner”

Anche la RAI in prima battuta aveva pubblicato alla stessa maniera alle 19:30:

Aereo abbattuto con Prigozhin a bordo, i video sulla rete

Poi modificato parlando di aereo abbattuto (ma ripeto, non è importante ai fini di quest’editoriale come siano andati i fatti, ma come fossero alle 19:25 quando la notizia è stata pubblicata in giro per il mondo).

Cercando l’agenzia giornalistica russa Ria Novosti, trovo questo testo condiviso sui social (tradotto in automatico da Google):

Nella regione di Tver si è schiantato l’aereo privato Embraer Legacy, in volo da Mosca a San Pietroburgo. A bordo c’erano 10 persone, tutte morte.
Secondo Rosaviatsiya, tra i passeggeri risulta il nome e cognome di Yevgeny Prigozhin.

O questo che circola su VK e tradotto con ChatGPT:

Un jet d’affari Embraer si è schiantato nella regione di Tver, appartenente a Evgeny Prigozhin 🛩💥

Nelle immagini si vede come l’aereo inizia a perdere quota durante il volo e poi scompare dietro gli alberi. Secondo i media, l’aereo appartiene a uno dei dipartimenti militari.

10 persone sono morte nello schianto di un aereo privato nella regione di Tver, ha riferito il Ministero delle Emergenze della Federazione Russa.

“Le mie fonti dicono che un aereo Embraer appartenente a Evgeny Prigozhin è appena caduto nella regione di Tver… Se Prigozhin fosse a bordo o meno non è noto”, ha scritto Ksenia Sobchak sul suo canale Telegram.

❗ L’Aviazione Civile Russa ha riferito che è stata avviata un’indagine sul disastro dell’Embraer nella regione di Tver; tra i passeggeri figura il nome e cognome di Evgeny Prigozhin. I media russi riportano che il capo della “PMC Wagner” è morto.

Secondo le informazioni del VCHK-OGPU, a bordo dell’aereo caduto di Evgeny Prigozhin c’era anche la “mano destra” di Prigozhin, Dmitry Utkin.

Nel frattempo, su Wikipedia è apparsa l’informazione sulla data della morte di Prigozhin: 23 agosto 2023.

L’informazione che il jet sia stato abbattuto non risulta essere verificata, circola, la vediamo su altre testate e viene riportato che ne parli il Gruppo Wagner, anche se su Telegram in alcuni dei canali a loro collegati si parla di due jet che erano in volo, e si dice che Prigozhin poteva essere su uno qualsiasi dei due e che il secondo non ha subito esplosioni o altro.

Secondo alcune fonti il jet è ancora in volo, secondo altre è atterrato.

Siamo tutti d’accordo che se il jet fosse stato abbattuto dai russi, le testate russe avrebbero tutto l’interesse a sviare la notizia parlando di semplice “crash”. Ma una testata italiana dovrebbe dare le fonti del caso, riportandole per come può verificarle. E limitarsi a quello.

Al momento in cui scrivo (ripeto sono le 20 e rotti del 23 agosto 2023 nel caso ve lo foste dimenticati), non possiamo affermare con certezza se Prigozhin sia morto o meno, o se l’aereo sia stato abbattuto; sono tutte informazioni NON verificate.

Quindi perché quest’editoriale?

Perché vorrei che fosse chiaro che se la notizia sarà confermata, cioè se il volo è stato abbattuto e Prigozhin è morto, allora tutto bene: la gente che ha letto solo le testate che hanno riportato quell’informazione si sentirà brava ad aver saputo per prima la notizia che altri hanno avuto solo dopo.

E se la notizia non dovesse corrispondere alla realtà, cosa succederà? Chi avrà recepito la notizia sbagliata riuscirà a venire in contatto con quella corretta? Riusciranno a sovrascrivere l’informazione che credevano vera con l’aggiornamento che dice che invece si trattava di una boiata? Non lo sappiamo, o meglio: sappiamo che gli studi ci dicono che facilmente la notizia falsa sarà quella che ricorderanno più a lungo, in quanto la prima con cui sono venuti in contatto.

Tutto questo è un danno immenso per la società. Imparare a dare le notizie pulendole del facile sensazionalismo e mettendo nero su bianco che non si hanno notizie certe dovrebbe essere alla base del buon giornalismo.

Chissà se prima o poi qualcuno capirà che con la fretta non si fa buon giornalismo ma solo tanto clickbait… No, state tranquilli, so bene che non devo restare col fiato sospeso ad attendere che cambino le cose, se succederà probabilmente sarò troppo vecchio per accorgermene, o forse già morto.

A proposito, buon compleanno a me. Oggi, mentre pubblichiamo questo pezzo, compio 51 giri attorno a quella stella che, secondo Zichichi, è l’unico colpevole del nostro caldo.

maicolengel at butac punto it

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