Tanto credete a un sacco di cose…
Il giochino del Greg, pieno di regaloni!!!
Non avevo alcuna voglia di riparlare di questo soggetto, ma un’amica è incappata in un suo brevissimo video e non è riuscita a trattenersi dall’inviarmelo, giusto per farmi vedere il livello di disagio in cui certi soggetti si muovono.
Sto parlando del nostro garagista preferito, il Greg, colui che durante la pandemia è riuscito a crearsi un folto gruppo di follower, che prima l’hanno seguito su YouTube, poi man mano che canali e video venivano rimossi si sono trasferiti di social in social, per approdare in pianta stabile su Telegram.
Lo ammetto, ho alcuni amici che sono dentro a tutti questi gruppi, infilitrati per monitorare come vanno le cose, ma io li guardo solo quando sono in compagnia per mostrare a coloro che non ci credono quale sia il livello di certi soggetti. Per il resto sappiamo bene che sbufalare uno come il Greg è come sbufalare Mr Nò, assolutamente inutile. Chi lo segue “tanto crede a tutto”, e non siamo noi a dirlo, è proprio il Greg stesso che lo dice, come vedrete tra poco.
La ragione dell’articolo che state leggendo è che il Greg è riuscito a farmi fare un salto nel tempo: sono tornato al liceo, quando il compagno di classe più furbetto organizzava giochi per raggranellare due soldini. Ai miei tempi, i favolosi anni Ottanta, il compagno ti proponeva ad esempio di fare il “gioco dell’aeroplano” o, nel caso dei più giovani, a inizio anni Novanta, la proposta era quella delle sei buste per cui ti bastavano sei francobolli e sei banconote da ben duemila lire. Il sistema era comunque sempre lo stesso, uno schema piramidale (ovvero una truffa) dove solo la prima cerchia dei partecipanti aveva speranze reali di guadagnare soldi, soldi che venivano versati da tutti gli altri partecipanti al gioco (le vittime).
Di schemi piramidali e MLM su BUTAC abbiamo parlato tante volte, non credo sia importante ripeterci, ma è interessante vedere quanto stiamo per mostrarvi.
L’amica che mi ha segnalato il video che state per vedere l’ha fatto perché spera che qualcuno dei follower del Greg si renda conto di quanto viene preso per i fondelli, purtroppo io ho scarse speranze in quella direzione.
Nel video scopriamo che siamo già al ventesimo giro di questo giochino, Greg è comodamente seduto sul divano, quasi annoiato mentre racconta ai suoi follower che è la ventesima edizione del gioco. Non racconta più di tanto, spiega che nel gioco:
- ci sono degli scambi di regali, regaloni…
- bisogna partecipare con 100 dollari, 90 euro
Ovviamente se metto dei soldi per partecipare e ricevere cose in cambio il termine “regalo” non è quello più indicato. Un regalo è gratuito, non devo spendere per averlo. Solo riuscendo a entrare nel gruppo di dieci persone che partecipano al gioco (siamo al ventesimo “gioco”, quindi parliamo di 10*20=200) ci vengono raccontate le regole per bene. Ma Greg rilascia qualche anticipazione: c’è chi ha ricevuto già 720 euro al primo livello, e poi si può salire a seconda dei livelli…
Curiosamente 720 euro sono 90 moltiplicati per 8 persone.
Greg ci spiega che chi vuole partecipare non deve essere una medusa, non deve perdere tempo... perché è importante che passi il concetto: con i perditempo non si partecipa a nessun gioco. Ed ecco che arriva la frase che a noi in redazione ci ha fatto decisamente schiantare dalle risate:
Lo so che non avete capito niente, però credeteci, insomma…
Tanto credete a un sacco di cose!
Greg sta parlando ai suoi follower, quelli che dovrebbero essersi svegliati dal torpore del mainstream, quelli che dovrebbero essere più intelligenti degli altri, più svelti, visto che seguono lui… E invece il nostro garagista preferito glielo dice in faccia che credono a un sacco di cose, e appunto il giocone del Greg è una di quelle cose a cui questi poveretti credono, e ci saranno già almeno un centinaio di soggetti che hanno partecipato senza perdere tempo, magari di più. Ognuno di quelli che ha partecipato poi, probabilmente, ha cercato di rigirare il giochino ad altri amici, fuori dalle cerchia del canale Telegram del Greg, perché alla fine questi giochini funzionano sempre così. Chi li lancia conta proprio sugli amici e parenti dei partecipanti al gioco, più livelli si riescono a fare, più soldi incassa chi è in testa alla piramide.
Lo so, aver scritto quest’articolo genererà l’ennesima shitstorm da parte dei follower di questo soggetto, lui in prima persona tranquillo alle Canarie sa benissimo che nessuna denuncia lo raggiungerà e se ne infischia di prendere in giro quelli che lo seguono, mentre i suoi follower lo difendono a spada tratta pur di non ammettere di essere stati presi in giro dal loro idolo. La cosa che ci intristisce è vedere quanto chi lo segue si fida e si dispera quando non riesce a entrare nel “gruppo del gioco”, senza rendersi conto di quanto invece è stato fortunato.
Non crediamo sia necessario aggiungere altro, se non un piccolo monito: di catene che richiamano gli schemi piramidali ne vediamo spesso, molte sono fatte apposta per evitare l’uso di denaro e si basano su cose come libri e giocattoli usati, colpiscono tanti genitori che partecipano convinti che non ci sia nulla di male. Il problema è che quelle catene “innocue” sono fatte apposta per convincere la gente che gli schemi di questo genere siano assolutamente innocui, e il passo dalla catena di “scambio libri” a quella dove al posto del libro ci si mette una banconota da 50 euro è davvero minuscolo. Stateci attenti, sempre.
La redazione di BUTAC
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