Ma ancora? Le catene di libri… ep.3

Ci risiamo, in alcuni gruppi di genitori qualche genio del male sta facendo ricircolare la catena dei libri di cui abbiamo parlato altre volte. Il testo che ho visto in giro:

Sono stata coinvolta in questo progetto dedicato a favorire la lettura nei bambini, mi è piaciuto e desidero condividerlo con voi 😊

Cerco 6 genitori, nonni, zii, cugini, parenti, amici, babysitter o semplicemente 6 persone motivate ad aiutare i nostri bambini a crescere. L’idea è di comprare un libro che bisogna inviare a un bambino di età compresa tra 0 e 16 anni (vi comunicherò nome, indirizzo ed età in privato). In risposta voi ne riceverete 36 per il vostro bambino.
Se siete interessati scrivetelo nei commenti e vi invierò i dettagli 😊
Pronti??? Amanti dei libri fatevi sotto!!!
Se volete partecipare al gioco commentate.

Abbiamo per l’appunto già trattato questo giochino, due volte, ma evidentemente non basta, anche perché – come sempre – quando ho tentato di spiegare il perché del non funzionamento del gioco le risposte sono state copia e incolla di quelle che avevo già ricevuto negli anni scorsi, nelle due occasioni in cui avevo trattato questo giochetto.

io sono stata contenta di averlo spedito e ancora di più nel vedere la faccia di mio figlio di due anni quando gli ho detto che era arrivato un pacco per lui e l’ha aperto..se anche avessi speso molto di più di quello che ho fatto..la sua espressione di oggi mi avrebbe appagata!

Tutti noi siamo contenti nel vedere la faccia dei nostri bimbi sorpresi. Ma bisogna capire come funzionano, e perché non si deve cascare in queste catene.

La signora che aveva postato la catena inizialmente, quando ha letto i miei due link e il mio appunto al fatto che fossimo di fronte a un sistema fallato e sbagliato da condividere, mi ha risposto con gentilezza ed eleganza:

A me non frega un cazzo di ricevere 36 libri…me ne basta uno…come quello che ho spedito oggi tramite amazon ad una bambina che non conosco ma che so per certo apprezzerà il regalo inaspettato

A me spiace, perché la signora rientra tra coloro che mi hanno chiesto l’amicizia in nome della corretta informazione, ma evidentemente fa parte di quel gruppo di persone per cui la corretta informazione va bene finché non rompe le balle a loro. E la logica sta molto lontano da dove abitano queste persone.

 Cerco di semplificare la cosa il più possibile:

  • Primo livello 1 persona coinvolta riceve 36 libri (se trova sei amici che glieli regalano e s’impegnano a trovare altri sei a testa perché il gioco prosegua): Prima mamma lancia il gioco a sei amici e parenti.
  • Secondo livello 6 persone coinvolte comprano tutte 6 libri che mandano a quella del primo e ognuno di loro deve trovarne altri 6.
  • Terzo livello 36 persone coinvolte, 36 libri di cui 30 vanno inviati alla prima e 6 al secondo livello.
  • Quarto livello 216 persone coinvolte, 216 libri di cui 180 vanno inviati al secondo livello, e solo 36 a quelli del terzo.
  • Quinto livello 1.296 persone coinvolte, 1296 libri di cui 1260 vanno al terzo livello, al quarto ne arrivano solo 36.
  • Sesto livello 7.776 persone coinvolte, 7776 libri, di cui 7740 vanno al quarto.
  • Settimo livello 46.656 persone, 46656 libri, 46620 vanno al quinto livello. Solo 36 al sesto.
  • Ottavo livello 279.936 persone coinvolte…
  • Nono livello 1.679.616 ecc ecc

Tu, mamma, stai invitando amici e parenti a partecipare a un gioco dove sai già (e lo dimostra quel “a me non me ne frega un ca**o di ricevere 36 libri, me ne basta uno”) che le cose non possono funzionare come raccontato. Quindi stai invitando tuoi amici a inviare libri a degli sconosciuti nella speranza che poi ne ricevano in cambio anche loro. Li stai fregando, perché ovviamente tu che metti in giro il gioco sei entrata dentro a un livello superiore al loro, quindi hai più probabilità di ricevere quanto richiesto.

Facciamo un esempio ancora più terra terra, sostituiamo i libri con 10 euro…la prima in lista senza fare alcuna fatica vede 360 euro sul suo conto. Lo capite che sarebbe una furbetta?

Una lotteria insulsa che sappiamo fin dall’inizio non potrà funzionare per tutti quelli che inviteremo, a meno di non essere noi stessi tra i primi a lanciare la piramide. Ma perché, se trovate bello lo scambiarvi libri tra sconosciuti, non inviarne solo uno a una persona che poi ce ne rimanderà uno a scelta? Perché non utilizzare uno dei servizi già presenti online per lo scambio di libri, come ad esempio BookMooch? Perché tutta la complicatezza dello schema piramidale?

Ma perché è così che si allevano futuri truffati.

Illudendo la gente che il sistema possa in qualche assurda maniera funzionare coi libri, il passo per convincerli che lo stesso funzioni coi prodotti dietetici o il caffè al ganoderma è molto più breve e facile da compiere. Anzi, usare i social permette anche una perfetta profilazione da parte dei truffatori. Basta cercare chi ha condiviso il post sui libri, consci che si troverà terreno fertile per ulteriori truffe.

Mamme, papà, se volete regalare un libro a vostro figlio comperatelo e fateglielo trovare sotto il cuscino, iscrivetevi a veri gruppi o siti di scambi di libri, invece che comperarne di nuovi e spingere amici e amiche a fare lo stesso.

La mamma di cui sopra ammette di essere stata coinvolta nel gioco, quindi lei stessa è già parte del secondo livello se non più in basso. Lei deve trovare sei persone che a loro volta trovino sei persone, tutto per mandare libri a persone che sono due livelli sopra di loro. Lei stessa, essendo già in un livello successivo al primo, rischia di vedere solo parte dei libri arrivare, e chi ha contattato ha ancora meno probabilità di vederne anche solo uno… e così via.

Non cascateci, siate bravi, usate la logica.
maicolengel at butac punto it
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