Heather Parisi, l’ivermectina e le fonti

L'FDA non ha mai negato ai medici statunitensi di prescrivere l'ivermectina "in scienza e coscienza": si aspetta semplicemente che i medici abbiano le competenze per rendersi conto che la scienza non ne ha mai dimostrato l'efficacia contro il COVID

Ci avete segnalato un tweet di Heather Parisi, questo:

La prima cosa che vorremmo sottolineare è che Parisi usa come fonte uno dei peggiori canali d’informazione internazionale: The Epoch Times. Come scrivevamo in un articolo del 2020:

…è un sito noto per essere uno dei contenitori più assurdi di teorie del complotto. Gli autori di Epoch Times credono a tutto, dalle scie chimiche ai Protocolli di Sion. Sono anni che spargono disinformazione in rete. Si tratta di una testata legata a un movimento religioso cinese, Falun Gong. La testata, vicinissima anche a Trump, viene criticata non solo da fact-checker e debunker, ma anche da altri giornalisti. Sono tra le testate che hanno diffuso teorie antivacciniste, bufale sul 9/11, teorie cospirazioniste stile Qanon e così via. Sono quelli che hanno dato risalto, qualche settimana fa, a certe rilevazioni satellitari sostenendo mostrassero forni crematori costruiti in Cina per bruciare di nascosto i morti a causa del coronavirus. La storia fu sbufalata da tanti, sia all’estero che in Italia. Perché bisogna continuare a dare credito a giornali noti per spacciare bufale?

Ma vediamo la notizia nel dettaglio. Titola The Epoch Times:

Doctors Can Prescribe Ivermectin for COVID-19: FDA Lawyer

Vi riassumiamo i fatti. L’articolo riguarda una controversia legale relativa alla prescrizione di ivermectina per il trattamento della COVID-19. Ovvero il dibattimento non riguarda l’efficacia del farmaco, ma solo la possibilità da parte dei medici americani di prescriverla. Per capirci ancora meglio, il procedimento giudiziario nasce dalla denuncia di tre medici che sostengono che il comunicato dell’FDA – rilanciato a suo tempo anche da noi – che titolava: Why You Should Not Use Ivermectin to Treat or Prevent COVID-19, e la sua immagine in evidenza (che mostrava a destra un medico con un paziente, entrambi con indosso una mascherina, e a sinistra un medico, veterinario probabilmente, mentre accudiva un cavallo), aveva causato danno al loro ruolo di medici, poiché li aveva limitati dal poter prescrivere il farmaco ai propri pazienti.

L’estratto dal procedimento giudiziario a cui fa riferimento The Epoch Times, e che viene rilanciato sul web italiano da Heather Parisi, fa riferimento proprio alla dichiarazione del legale che difende l’FDA che specifica che quell’articolo non vietava in alcuna maniera di prescrivere ivermectina ai propri pazienti, ma spiegava che poteva essere pericolosa l’autosomministrazione del farmaco, pratica scelta da tanti americani sull’onda della disinformazione circolante all’epoca. Nell’articolo veniva spiegato che non esistevano studi che ne dimostrassero l’efficacia nel trattamento contro COVID-19, ed esponeva gli svariati pericoli dell’autosomministrazione. Non tutti sanno che negli Stati Uniti l’ivermectina è approvata dalla FDA per l’uso umano contro malattie causate da parassiti, ma la versione animale del farmaco può essere acquistata senza prescrizione, mentre quella per uso umano necessita della prescrizione. Gli americani che ne hanno fatto uso contro la COVID-19, nella maggioranza dei casi, stavano usando la formula per uso animale, senza prescrizione medica. Chiunque dotato di spirito critico è in grado di capire che se esistono due versioni dello stesso farmaco per due tipologie di pazienti diversi evidentemente ci sono delle differenze, come possono essere quelle – particolarmente rischiose se gestite senza un’adeguata preparazione – nella concentrazione di principi attivi.

La controversia legale, tutt’ora in corso, ruota intorno alle dichiarazioni della FDA e al fatto che esse costituiscano o meno un’interferenza nella pratica medica, nulla a che fare con l’efficacia del farmaco – di cui ad oggi non esistono prove – contro COVID-19. Tutte cose spiegate chiaramente dai colleghi di Snopes pochi giorni fa.

Giusto un appunto per concludere: Parisi vive a Hong Kong, l’autorità sanitaria di Hong Kong non ha approvato o raccomandato l’ivermectina per il trattamento di COVID-19 (fonte qui).

maicolengel at butac punto it

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