Ho vissuto quasi due anni in Francia

Su Whatsapp sta circolando un lunghissimo messaggio copiato da una bacheca Facebook, non c’è qualcosa da sbufalare, ma solo qualche considerazione da fare. Spero avrete voglia di perdere 5 minuti del vostro tempo con me, in caso contrario qui trovate le ultime bufale trattate.

Ve ne riporto il testo:

Ho vissuto quasi due anni in Francia.
Sono rientrata in Italia a gennaio ma torno spesso in Provenza.
In tutto il territorio francese la situazione è gravissima. *L’islamizzazione* si sta espandendo a macchia d’olio e si sta ormai radicando.
Non c’è stato argine.
*Il laicismo anticristiano ha promosso l’islam* che ha riempito uno spazio lasciato drammaticamente vuoto. Oggi i *cattolici sono una minoranza ad alto rischio.*
Macron sostiene e spinge l’attacco all’identità della sua nazione così come supporta le lobbies che attaccano la famiglia naturale.
La *perdita valoriale è sconvolgente: droga, alcool, suicidi, depressione infantile.*
C’è ormai un’insicurezza diffusa.
 *Ci sono bande afroislamiche che dettano legge in molti territori.*
In molte zone le donne hanno modificato il loro abbigliamento, non escono dopo il tramonto e hanno perso la loro libertà.
*Gli stupri non si contano più ma molte hanno paura di denunciare* perché gli aggressori non vengono puniti. Viene detto che questi non possono sapere che lo stupro è un reato perché nella loro “cultura” le donne non hanno volontà e questi uomini non sanno che bisogna rispettarle, soprattutto se poi sono considerate infedeli.
Sono *aumentati gli sgozzamenti e gli accoltellamenti ma gli islamici* che li compiono, vengono considerati depressi o psicolabili e giustificati dallo Stato.
Sono *aumentati i bambini e gli adolescenti che scompaiono ma tutto tace sulla pedofilia diffusa* e senza freni.
Ci sono *bande che si sparano* con i kalashnikov per lo spaccio della droga e che non risparmiano la vita neanche a ragazzini e a turisti.
La poligamia è diffusa ovunque e tollerata.
Dalle case islamiche io stessa ho sentito provenire *molto spesso urla e pianti di donne e di bambini anche di notte*. Parlai anche con il Sindaco del paese in cui vivevo. Mi fu detto che nulla si poteva fare per aiutarli perché le loro donne non denunciano le violenze.
Un senso di impotenza incredibile.
Quando i Francesi organizzano eventi, anche piccoli, tipo mercatini, alzano alte gabbie di metallo per circondare lo spazio da rendere sicuro.
Poi montano i varchi di ingresso dove il controllo di chi entra, viene fatto da poliziotti con il metal detector. Sulle strade a monte vengono posti grossi blocchi di cemento.
Se l’evento è diffuso in una zona più ampia, tutto il quartiere viene blindato.
Per eventi più importanti viene schierato direttamente l’esercito.
La *polizia viene spesso attaccata anche in caserma*, al grido di “Allah Akbar”, *così come accade anche a molti sacerdoti e ai Vigili del Fuoco.*
*Andare a Messa significa porsi in una situazione rischiosa*. Quando i sacerdoti decidono di fare piccole e brevi processioni, interviene a protezione la Polizia nazionale.
Le *chiese che vengono profanate, vandalizzate e incendiate,* non si contano più.
Le chiese chiuse o trasformate in altro sono tantissime. Le moschee, invece, aumentano sempre più e l’assassinio di Notre Dame non ha provocato in me stupore.
Nei luoghi pubblici *non si possono indossare segni cristiani.*
Se gli studenti li indossano, anche se in modo rispettoso e nascosto, e anche se frequentano scuole cattoliche ma con insegnanti pagati dallo Stato, vengono *puniti severamente se sono scoperti.*
*Non possono essere esposti presepi*, neanche in luoghi pubblici interni personali, se sono stati benedetti.
Ovviamente *agli islamici è permesso tutto*. Indossare il velo. Interrompere le attività lavorative per la preghiera. Mettere a rischio i colleghi durante il digiuno per il Ramadan. E così via.
Un mio amico pompiere mi ha raccontato che dovevano partire per una missione particolare e che non potevano portare con sé uomini debilitati dal digiuno.
La situazione si è risolta solo con l’intervento di un Imam.
In realtà,
*il laicismo non è nato super partes.*
*È anticristiano.*
L’Europa ha deciso di suicidarsi e la colpa è nostra perché non abbiamo difeso le nostre radici,
la nostra storia,
la nostra cultura, le nostre tradizioni, non abbiamo saputo custodire ciò che siamo e la nostra identità.
*Non è troppo tardi.*
Svegliamoci e difendiamo l’Italia.
Simona A*****
Avete letto tutto? Avete trovato fonti delle svariate affermazioni? Verifiche su quanto raccontato? Nulla di nulla, un lungo messaggio che sostiene tante cose senza portare una singola prova a riguardo, se non quell’apertura dove si sostiene di avere vissuto in Francia per molto tempo, e quindi essere a conoscenza dei fatti. Basta questo per fidarsi? No, eppure ci sono alcuni blog che hanno ripreso tale e quale il testo e lo diffondono, per non parlare dei tanti che l’hanno condiviso su Whatsapp e altri social network. Questo è il sistema con cui si avvelena il pozzo, con cui si distribuisce disinformazione non verificata dando a intendere che lo sia. Chi riceve messaggi di questo tono è molto più portato a crederci, quasi più che se le stesse cose fossero riportate su un giornale.

Cattolici una minoranza?

Giusto per darvi almeno una verifica dei fatti su un punto, in Francia i cattolici non sono una minoranza come sostiene Simona, i musulmani rappresentano quasi il 9% della popolazione (la grande maggioranza non è però arrivata coi barconi, ma sono immigrati ormai di seconda o terza generazione), i cristiani sono oltre il 50%. Alla faccia della minoranza…
Sia chiaro, alcune delle cose riportate sono corrette, è vero che in occasione di alcune manifestazioni vengono prese misure di sicurezza, è cosa che viene fatta in gran parte del mondo. Ma non solo per paura di terrorismo di matrice islamica, in generale per colpa di pazzi radicalizzati, da un lato e dall’altro. Radicalizzati anche per colpa di post come quello della signora Simona, che avrà sicuramente vissuto in Francia, ma ammetto che un giretto sulla sua bacheca mi è bastato, più verifiche non hanno senso. Tanto odio, tanta propaganda politica e pochissimi contenuti onesti, cercare di verificare se abbia davvero vissuto là o meno non è importante. Ma è importante rendersi conto che questo genere di contenuti è quello che sposta i pareri di quella fetta di popolazione che non legge più se non messaggi online, quella gente che sfugge completamente alle grandi testate, che non ascolta più il tg, al massimo guarda il canale di Life120 se va bene.
Condividere messaggi come quello qui sopra vi rende complici di chi vuole avvelenare il pozzo, al posto vostro rimuoverei dalle amicizie chi lo fa, sono solo odiatori seriali da cui stare lontano.
maicolengel at butac punto it
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