Indignazione con le fiamme

FIAMME-BARISTA

Capita spesso che ci segnaliate pagine Facebook di dubbio gusto, e capita spesso che le stesse invece che informare i propri lettori non facciano altro che tirare fuori storie vecchie, ridare alle stesse una nuova sceneggiatura, e riproporle per il pubblico gentista che le segue.

È il caso della pagina Facebook “E mo so’ ca**i” che giusto qualche giorno fa faceva circolare un video (che non credo sia proprio materiale per Facebook) che mostrava un uomo darsi fuoco, e dei poliziotti prendere fuoco anch’essi nel tentativo di spegnerlo.

Il video non ve lo ripropongo, è tragico, le urla sia dei poliziotti che dell’uomo sono strazianti. Il testo che l’accompagna è questo:

+++ IMMAGINI FORTI +++
QUANDO UN GOVERNO NON TI AIUTA ACCADE QUESTO.
PERSONE DISPERATE CHE SI DANNO FUOCO PERCHE’ LO STATO HA RESO LA LORO VITA TROPPO STRAZIANTE. ABBIAMO BISOGNO DI DIGNITA’, DI UN REDDITO CHE AIUTI LE PERSONE E CHE FACCIA EVITARE QUESTE SCIAGURE.
DIFFONDI LA VERA ITALIA, E NON QUELLA RACCONTATA DA RENZI.

Peccato che la storia (che ha due anni) sia lievemente diversa da come raccontato. I fatti avvengono a Monza, il 25 febbraio 2014. Il proprietario del Bar Raffaello per protestare contro la barriera antirumore che toglie visibilità al suo locale protesta in maniera violenta di fronte al suo bar, intervengono le forze dell’ordine e lui in tutta risposta dà fuoco ad una coperta e poi ci si posiziona sopra, i poliziotti si avventano su di lui per salvarlo e prendono fuoco a loro volta, finché l’intervento di un estintore pone fine al tutto.

Vediamo di fare mente locale, 25 febbraio 2014, Monza. Il governo Renzi era in carica da tre giorni. Non credo abbiano avuto tempo per deliberare nulla sulle barriere antirumore di Monza. Probabilmente l’iniziativa viene dal comune, il sindaco (del PD) Roberto Scanagatti (con un cognome così mi sorprende che Lorenzo Croce ancora non l’abbia denunciato) è in carica dal 2012. Può essere che la barriera di cui si parla sia stata una sua iniziativa? Magari su richiesta di altri cittadini che non gradivano il traffico della statale.

Ma il problema del barista risale a ben prima, perché la sua crisi parte da quando si è deciso di costruire il Tunnel urbano che attraversa Monza sottoterra. Lavori che sua Via Lombardia hanno causato non pochi problemi. E alcuni commercianti hanno ricevuto un risarcimento dal comune per i suddetti problemi.

Io riesco a capire la disperazione, nella strada dove abito a Bologna la realizzazione di un parcheggio sotterraneo che doveva durare due anni (che poi son diventati cinque) ha fatto chiudere molte attività e causato problemi di circolazione e parcheggio a tutti i residenti. Siamo tutti d’accordo che sia un pessimo affare avere un’attività dove si svolgono pesanti lavori di ammodernamento stradale e urbano, ma capita,  spesso è proprio necessario – anche se concordo che esistono casi in cui i lavori si fanno solo per foraggiare l’amico costruttore.

Diffondere il video sostenendo che la colpa sia data da una crisi causata da Renzi è fare populismo, il tunnel urbano lo decise se non erro la giunta guidata dalla Lega, quindi è colpa loro? Ovviamente no. Un’opera di quell’entità è qualcosa a più mani, studiata durante diverse amministrazioni e per cui tante voci si fanno sentire. Chi è d’accordo e chi non lo è, chi pensa sia una sciocchezza e uno spreco e chi invece non vede l’ora venga realizzato. Io non sono di Monza, leggo che ha risolto svariati problemi di traffico, ma non è compito mio dirvi se l’opera fosse o meno necessaria.

Ma il barista per protesta contro qualcosa che non gli andava bene ha fatto un gesto non condivisibile, mettendo a repentaglio oltre che la sua vita anche quella di chi ha cercato di salvarlo, farlo apparire come un eroe o un martire scaricando la responsabilità sul governo è davvero ridicolo.

Se avete il like sulla pagina E mo so’ ca**i sarà mia premura togliervi da qualsivoglia elenco di frequentazioni on e offline.

maicolengel at butac.it

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