InfoWars ed elezioni francesi

No, nessuna sbufalata, quanto segue è solo un racconto, non verificabile da noi comuni mortali (e nemmeno da noi demistificatori E comuni mortali) riportato sulla BBC poche ore fa (oggi 25 aprile). Riportare quanto ci raccontano lo ritengo importante, perché ho paura siano pochi i giornali italiani che pubblicheranno la notizia, che invece merita evidenza.

Russian hackers ‘target’ presidential candidate Macron

L’unica cosa che mi trova in disaccordo è l’enfasi sul Russian, sappiamo bene che chi vuole far perdere le proprie tracce in rete e ha le risorse per farlo può fare un po’ quello che vuole, comunque gli analisti di Trend Micro sembrano sicuri di quanto dicono. Riporta la BBC:

In particular, said Mr Hacquebord, the hacker group had registered several net domains similar to those already registered by the French politician’s staff.
The fake domains were then used in phishing emails sent to key workers in an attempt to get them to visit the websites so login details could be scooped up.
…Mr Hacquebord said telltale techniques of the group lent weight to the idea that the people involved in the French attacks were behind ones seen last year in the US.

Che tradotto:

In particolare, ha detto il sig Hacquebord, il gruppo di hacker aveva registrato diversi domini con nomi simili a quelli già registrati dal personale del politico francese.
I domini falsi sono stati poi utilizzati nelle email di phishing inviate a dipendenti “chiave” nel tentativo di convincerli a visitare i siti web in modo che i dati del login potresser essere raccolti.
… Mr Hacquebord ha detto che le tecniche usate dal gruppo hanno dato consistenza all’idea che le persone coinvolte negli attacchi siano le stesse dietro quelli visti lo scorso anno negli Stati Uniti.

Io non so se siano russi o sauditi, cinesi o italiani, quello che è importantissimo è avere ben presente che funziona così, da ora in poi tener sempre presente che l’informazione che troviamo in rete e che non riporta possibili fonti e verificabilità accertata va presa con le pinze. Questo vale non solo per il comune cittadino che dovrebbe stare sempre molto attento a cosa condivide, ma ancor di più per il giornalista che cerca sempre di avere lo scoop. Basta pensare all’articolo di qualche giorno fa che parlava di 150mila riservisti richiamati sotto le armi negli States. Notizia che noi trattammo fin da subito, che non ha mai trovato alcuna conferma, ma che è stata riportata con grande enfasi anche su testate storiche, non solo online. È grave. Cercare lo scoop a ogni angolo deve far parte del mestiere del giornalista, e ci sta che qualche volta lo si faccia per poi venire smentiti, ma sarebbe sempre importante pubblicare una smentita, cercare di fare chiarezza, e invece…

Nell’articolo della BBC qualche riga sotto spiegano anche le titubanze a indicare in un preciso gruppo la fonte degli attacchi, secondo quanto riportano:

A spokesman for the agency said it was difficult to be sure that the Pawn Storm group was behind the attacks.
A spokesman for the Macron campaign said it knew about the range of attacks aimed at it and none had led to the release of sensitive data.
“These are usual cyber-attack tactics,” Mounir Mahjoubi told CNN.
“We have set up a security team and every member of the staff is trained to report these attempts.”

Che tradotto:

Un portavoce dell’agenzia (per la sicurezza informatica) ha detto che è difficile essere sicuri che il gruppo Pawn Storm sia dietro gli attacchi.
Un portavoce della campagna di Macron ha detto che conosceva la gamma di attacchi volti a esso e che nessuno aveva portato al rilascio di dati sensibili.
“Questi sono solite tattiche di cyber-attacco”, ha detto Mounir Mahjoubi alla CNN. “Abbiamo creato un team di sicurezza e ogni membro del personale è addestrato a riferire questi tentativi”.

Occhio alla condivisione, ed evitate sempre di rispondere ad email se non siete certi della loro provenienza. E mai, ma proprio mai dare dati sensibili via mail a chiunque. Non fatevi fregare.

Detto ciò che la macchina del fango sia partita nei confronti di Macron è molto chiaro a chi risiede in Francia ed è abituato a verificare le proprie fonti.

Siamo di fronte a nuovi sistemi di propaganda elettorale, basati non sul confronto politico o sui differenti programmi elettorali, ma solo sulla denigrazione, parlando alle pance degli indecisi, sfruttando tutta la potenzialità dei mezzi web. Spero che giornalisti e politici si rendano conto che questo è un mostro che non potrà venire abbattuto dai pochi blogger che difendono la corretta informazione. Serve la lucidità e l’onestà nel riconoscere il problema e il lavoro di tutti, se non volete che il futuro dei nostri figli sia dettato da scelte fatte dai più suggestionabili a questo tipo di disinformazione, quelli che ragionano solo con la pancia (anche perché forse non gli è stato insegnato diversamente).

maicolengel at butac punto it
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