I giovani non cascano nelle bufale?

Kika Griffin e il red 40 dye, il roxarsone, il bromato di potassio... le patatine fritte...

Kika Griffin

Apro la Rai e ci trovo il ricercatore Walter Quattrociocchi che ci spiega che secondo recenti studi i giovani sembrano aver sviluppato gli anticorpi contro le bufale, e ormai ci cascano meno delle fasce d’età più anziane.

Sarebbe una bellissima notizia…

Cinque minuti dopo vado su TikTok e trovo Kika Griffin, una giovane italiana che vive negli States, sposata con un americano, che racconta ai suoi follower un chilo e una sporta di disinformazione alimentare, un chilo e una sporta che sono piaciuti a circa 215mila follower italiani (e immaginiamo giovani). Sì, lo sappiamo che un aneddoto non fa statistica, ma ci pareva simpatico partire da questo assertivo titolo di Rai News che ci spiega che “il problema sono i più maturi”, per far notare l’enorme platea di giovani che si può raggiungere – sì, anche con la disinformazione – su piattaforme che forse i redattori della Rai non hanno nemmeno mai visto, realizzando video da pochi minuti, a volte addirittura secondi, che i giovani (generalmente sono loro la maggioranza degli utenti di social media come TikTok) non ci mettono niente a produrre e pubblicare.

Kika Griffin, nel suo video da 2 minuti e 25 secondi, comincia il racconto dando a intendere che le patatine del McDonald’s in USA abbiano quattordici ingredienti, mentre nel resto del mondo ne abbiano solo quattro. Pura disinformazione ignorante.

@kikagriffin

Ecco perché ci metto le ore a fare la spesa quando sono negli States. Leggo tutte le etichette dalla prima all’ultima🫣 #statiuniti #usa #coloranti #additivi #cibospazzatura #fastfood #mcdonalds #ciboamericano #ciboitaliano #italianiallestero #famigliainternazionale #coppiainternazionale

♬ suono originale – Kika Griffin

Le patatine

Sì, è vero che nella lista ingredienti ne risultano tanti, però non è perché le patatine siano particolarmente diverse da quelle vendute fuori dagli USA, bensì perché nella lista ingredienti viene messo tutto quello che si trova nelle due fasi di friggitura e per la conservazione delle stesse. Cose che vengono usate anche nel resto del mondo, ma che negli altri Paesi non è previsto inserire nella lista degli ingredienti, anche se di ognuna delle sostanze citate se ne possono trovare tracce nelle prodotto finale. Era un tema che avevamo già trattato nel lontano 2013, quando gli ingredienti erano addirittura diciassette e circolava un video che allarmava su quell’elenco.

Il Red 40 dye

Subito dopo Kika ci racconta del Red 40 dye, un colorante alimentare usato negli States ma vietato nel resto del mondo. In realtà secondo EFSA (European Food Safety Authority) il colorante – dopo vari studi sulla sua sicurezza – è utilizzabile senza particolari problemi e senza specifici rischi nel suo uso. Il problema è che nei singoli Paesi, grazie a un allarmismo simile a quello che fa Kika, è stato vietato senza una seria base scientifica dietro al divieto.

Il roxarsone

È vero, il roxarsone veniva normalmente usato negli allevamenti, ma come spiega la pagina Wikipedia dedicata al composto è dal 2011 che non si usa più negli States e dal 2013 che ne è vietato l’utilizzo. Kika nel suo video sosteneva di essersi informata, evidentemente si è informata malaccio. Allarmismi come questo sono anche stati oggetto di articoli su Snopes, perché la disinformazione negli States, specie in campo alimentare, circola alla grande. Giusto per completezza, è vero che contiene arsenico, ma in una misura assolutamente sicura per il consumo umano.

Il bromato di potassio

Sì, è vero, il bromato di potassio viene usato in certi pani americani, ed è vero che da noi invece non si usa, ma questo non significa che sia pericoloso. Lo IARC lo classifica nel gruppo 2B, ovvero come elemento che è possibilmente cancerogeno per l’uomo. Nello stesso gruppo vediamo il cloro, l’acido caffeico (presente nel caffé) il caffè, l’estratto di ginko biloba, l’aloe vera,il talco, il fare il falegname, la naftalina, il piombo, e potrei andare avanti ancora.

Come spiegato su Oggi Scienza nel 2015:

…un’esposizione di 2 microgrammi di bromato per litro d’acqua nel nostro corpo, aumenta il rischio (che non significa che provoca!) di contrarre il cancro per 1 persona su 100.000.

In chiusura di video Kika racconta altre inesattezze, ad esempio quella che esistano merendine che non scadono. Si tratta di una nota leggenda urbana, e sarebbe bastato comperare la suddetta merendina per sfatarla.

Insomma, Kika è una giovane che casca nella disinformazione e la propaga alla grande. Alla faccia degli anticorpi che dovrebbero aver sviluppato.

redazione at butac punto it

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