La pioggia, la diarrea e l’escherichia coli

ATTIVO-NAUSEAVOMITO

Come possano esserci ancora così tanti a leggere un sito come Attivo Tv è una di quelle cose che trova risposta solo tenendo bene a mente quel famoso 47% di analfabeti funzionali che popolano il nostro paese. Quasi una su due delle persone con cui avete a che fare ogni giorno non è in grado di leggere e comprendere un testo breve. Sarà per questo che gli articoli come quelli di Attivo vanno tantissimo, sono brevi, pieni di frasi che non hanno senso, non riportano alcun link serio a fonti scientifiche, ma vengono condivisi dai plotoni di analfabeti funzionali come se fossero brani della Bibbia.

È il caso di questo breve articoletto che è apparso qualche giorno fa:

Le persone sono convinte che il virus sia arrivato con la pioggia e non hanno tutti i torti, come mai?
Sono anni ormai che è di dominio pubblico l’uso sconsiderato che si fa del virus escherichia coli, a cosa serve?
Il virus escherichia coli geneticamente modificato viene usato per la sua economicità e per la peculiare caratteristica che lo contraddistingue, viene usato infatti per causare precipitazioni, ci sono molti brevetti a riguardo proprio per il suo uso come agente per innescare la pioggia, il problema principale è che una volta al suolo prolifera e se malauguratamente doveste venirne a contatto causerebbe in voi nausea, vomito e mal di pancia con conseguente diarrea. Esattamente i sintomi riportati dalle persone, probabilmente contaminate dal virus semplicemente per aver preso la pioggia di questi ultimi giorni, infatti il virus viene veicolato dalle goccioline di pioggia ed è molto contagioso e facile da prendere.

I famosissimi brevetti sul come indurre la pioggia con l’escherichia coli. Sì, è il volume 21 della collana “Fai cose con il virus dell’E.Coli” edito dalla casa editrice Rockerduck, in ebook (più economico) venduto da Scrooge McD. Nella collana fanno parte anche il sempre vendutissimo “Cucinare con l’escherichia coli” e il classico dei classici: “Come ti faccio piovere su un terrazzino specifico”.

Sì, perché questa storia dell’escherichia coli una prima volta l’aveva tirata fuori il nostro caro amico che scruta i cieli dalla sua terrazza sul Golfo. Lui era rimasto più sui toni scientifici, spiegandoci che:

Per comprendere le origini del batterio killer creato in laboratorio, è sufficiente volgere lo sguardo al cielo. L’Escherichia coli O104 è stato con molta probabilità diffuso per via aerea ed ha contaminato le nubi imbrifere, le quali hanno poi scaricato a terra il loro contenuto batterico.

Dai, non era arrivato a sostenere che l’Escherichia Coli viene usata per innescare la pioggia. Almeno questo MrNò nel suo delirio sul virus batterio aveva evitato di raccontarlo. Ma evidentemente su Attivo chi scopiazza fa parte del famoso 47% e manco è in grado di capire cos’abbia detto il nostro nemico delle scie chimiche. Che altro non ha fatto che romanzare qualcosa che è nota nel mondo scientifico da un po’. Come ci spiegava il Corriere l’anno scorso:

La scoperta del fatto che la pioggia che colpisce il suolo genera aerosol è considerato dai due scienziati di importanza strategica. Comprendere un simile meccanismo, sostengono, potrebbe infatti chiarire il modo in cui alcune infezioni, come ad esempio quella dovuta all’Escherichia coli, vengono o diffuse per via aerea. Gli aerosol generati dalla pioggia potrebbero infatti trasportare, oltre all’odore della pioggia, anche agenti nocivi.

Quindi il tutto si basa su qualcosa che ha un fondo di verità: degli scienziati hanno osservato che la pioggia colpendo il terreno solleva altro e genera aerosol che può veicolare anche infezioni, come quella data dall’escherichia coli. Questa è l’unica “verità” in tutta la storia. Il resto è fuffa da complottari.

maicolengel at butac.it
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