La senatrice, i social network e i merdia

Essere onesti credo sia una di quelle cose che piace a tutti. O meglio a tutti piace che gli altri ritengano che siamo persone per bene, oneste, che facciamo del nostro meglio per contribuire alla società nel migliore dei modi.

Sabato vengo taggato da una lettrice in un post:

Lei è Monica Casaletto ed è senatrice della Repubblica. Fino a ieri era tra i miei contatti. Poi mi ha rimossa quando le ho fatto notare che un video da lei postato è una bufala (tra l’altro sbufalata da vari siti). Ha rimosso il mio commento ed il link alla fake news è lì sulla sua bacheca. Che dire? L’honestà intellettuale è davvero roba per pochi.
#bastabufale

In fondo al post c’è un link al mio articolo dove parlavo di Macron che si pulisce le mani, articolo della scorsa settimana che si sono letti in pochi nella mia versione sbufalata, ma che continua a girare tantissimo nella versione bufala grazie all’onestà intellettuale di testate come LiberoQuotidiano.

La senatrice Monica Casaletto ha postato la notizia bufala sulla sua pagina, e a chi le ha fatto presente che si trattava di una bufala invece che fare come ragione suggerirebbe (scusarsi e cancellare il post incriminato) ha deciso di bannare chi le faceva presente che si trattava appunto di una bufala. Questa persona viene pagata dalle nostre tasse, riceve uno stipendio pagato da tutti i cittadini e invece che accettare umilmente di avere sbagliato preferisce continuare a diffondere una sciocchezza. È giusto? A mio avviso è una bruttissima scena a cui assistere. Ma volevo cercare di capire meglio, così ho cercato il profilo della senatrice con cui non ho mai avuto a che fare ma c’era una sorpresa ad attendermi: col mio profilo legato a BUTAC anche io sono bannato dalla pagina della senatrice. Ma come? Tutto sommato, sono consulente gratuito per la Presidenza della Camera sul tema #bastabufale, una senatrice dovrebbe cercare per prima di stare attenta a non diffonderne e invece che fa? Banna dalla sua pagina chi potrebbe aiutarla a evitare il problema? Siamo davvero in un mondo alternativo.

Per fortuna ho altri profili con cui accedere alla sua bacheca, e scopro che il post è ancora lì:

Un coraggioso ha postato giusto tre minuti prima del mio arrivo l’articolo che l’amico e collega David Puente ha scritto per sbufalare la storia, ma non so quanto rimarrà lì sotto, io non essendo amico della Senatrice a parte vedere il post e mettere like non posso fare altro, i commenti sono inibiti a chi non fa parte delle sue schiere. Voi lo capite che diffondere una bufala già sbufalata e su cui non ci sono dubbi che sia una bufala è qualcosa che un Senatore della Repubblica non dovrebbe fare? Se si comporta così sui social come sarà la sua rappresentanza in Senato?

Sia chiaro il post della senatrice ha davvero pochi like e condivisioni, ma comunque per merito dell’amica Anna  che ha segnalato questa diffusione di bufala altri sono anadati a commentare sul profilo della senatrice. La maggioranza dei commenti è stata rimossa, gli autori bannati, ma la gente non cede. Tra gli altri arriva anche Errico Buonanno, scrittore e giornalista. Il dialogo tra il giornalista e la senatrice è surreale.

Vi riporto i passaggi salienti, che comunque (se non siete bannati dalla senatrice, e se nel frattempo non sono stati anch’essi rimossi) potete trovare qui.

Click

Errico Buonanno Vede, gentile senatrice, lei difende il suo umano diritto di sbagliare. Benissimo. Il problema è che, come vede, il suo video ha 12 condivisioni. Molti di coloro che condividono, non leggeranno i commenti in cui lei dichiara (pur orgogliosamente) di aver sbagliato. E così, lasciando il video, lei non fa opera di “umiltà”, ma, al contrario, contribuisce a diffondere una notizia falsa. Prendersi le proprie responsabilità forse significa riparare al danno, e tentare di non contribuire al clima di disinformazione. Non crede? Buona giornata.
Monica Casaletto Oh sig Enrico Buonanno lei lavora a Radio2 e si fa vedere adesso? Click come gli altri
Errico Buonanno Non ho capito il punto

Merdia

Monica Casaletto Il punto è che i merdia ti usano solo al loro piacimento mai il contrario. E siccome li conosco e conosco il loro potere disinformativo uso la rete che è controllata da me e non da altri organi…
Errico Buonanno Guardi che io, piccolo redattore radiofonico, non la sto usando in alcun modo. Sono interessato ai meccanismi dell’informazione e mi sono occupato spesso di fake-news. La sto portando (con gentilezza, mi sembra) a riflettere sull’opportunità di lasciare una notizia in vista quando si è scoperto che è falsa. E lo sto facendo da privato cittadino sulla sua bacheca pubblica. Non vedo perché il fatto che io lavori a Radio2 dovrebbe essere usato come argomento per controbattere.
Monica Casaletto Anche io sono interessata a combattere le fake news dei merdia ho lavorato nella comunicazione da quando avevo vent’anni e so di cosa si tratta… vede lei si occupi della sua redazione e dalle linee editoriali controllate e io mi occupo dello smascheramento della disinformazione sistematica di queste. Buon lavoro
Errico Buonanno Mi scusi, ma se permette io mi occupo di ciò che mi interessa, perciò anche di una senatrice della nostra Repubblica. E nel momento in cui le sto facendo presente che è lei ad aver pubblicato una fake-news, è molto sconveniente che lei mi risponda, in sostanza, di farmi i fatti miei, e che è lei semmai che controllerà il mio lavoro, perché io del suo non mi devo occupare. Non è esattamente in questo senso univoco che dovrebbero funzionare le cose. Quanto alla mia integrità professionale, stia tranquilla che sorveglio sempre. Se ha qualche appunto da fare al mio lavoro, che non conosce, lo muova pure, e stia tranquilla che le risponderò con cortesia.

Decerebrati

Monica Casaletto La falsa cortesia mi disgusta avete creato un mondo di decerebrati, il mio tempo con lei finisce qui.
In realtà la discussione tra i due prosegue un altro po’, ma il succo è quanto riportato qui sopra. Parole chiave? Merdia, Click, Decerebrati. Guardate, io sull’ultima concordo anche, è vero che in rete assistiamo spesso a discussioni dove è difficile scegliere tra chi dei due litiganti sia il meno analfabeta. Purtroppo un post come quello BUFALA su Macron contribuisce al problema, e lasciarlo online, pur sapendo che è notizia falsa, è grave. Ancor più grave è che la notizia sia ancora presente su LiberoQuotidiano senza che il testo della stessa sia mai stato corretto e in questo caso forse il termine usato dalla Casaletto è anche corretto. Non vorrei esprimermi sul concetto di “i merdia ti usano a loro piacimento mai il contrario” perché mi sembra di sparare sulla Croce rossa, lascio a voi qualsiasi conclusione.
#bastabufale #elettoreribellati #fakenews #merdia

maicolengel at butac punto it

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