L’insegnante al macello

La storiella che viene riportata da ormai 13 anni è un falso, nata come storiella satirica nel giro di poco ha cominciato a circolare in tutto il mondo, smettete di condividerla

Tra i tanti post Facebook che ci segnalate e vediamo circolare uno ha attirato la nostra attenzione, questo:

Quando i bambini visitano un macello.

Un insegnante ha avuto la giusta idea di organizzare una gita scolastica, per i suoi studenti, in un macello. Questo è quello che è successo a 18 studenti di una scuola elementare di Ohama, Nebraska, che hanno partecipato alla visita guidata in un macello per la “produzione di carne di manzo”. Risultato: bambini inorriditi da come le mucche vengono “trasformate” in carne. Alcuni hanno vomitato e molti hanno pianto. Il loro insegnante, Maxwell Barnes, ha dichiarato: “Non ci ho visto niente di male. All’inizio di quest’anno, abbiamo fatto un viaggio in una fabbrica di cioccolato. I bambini sono curiosi di sapere da dove proviene il loro cibo. Non credo ci sia niente di male nel mostrare loro da dove viene la carne.”

I bambini sono stati guidati attraverso la struttura dalla zona di carico, dove le mucche entrano nell’edificio, fino al processo di stordimento dove i loro cervelli vengono trivellati con una pistola da macello.” Alcuni dei bambini hanno iniziato a piangere a quel punto”, dice Dan Smith, il supervisore del mattatoio. “Abbiamo detto loro che faceva parte della produzione di carne bovina che si trovava negli hamburger, ma questo non sembra servire a molto.”

La visita ha poi raggiunto il suo apice quando i bambini sono arrivati nella stanza dove le mucche vengono incatenate alle zampe posteriori e poi tagliate per essere dissanguate. “Ho visto un ragazzino vomitare”, ha detto Smith.  “E poi c’erano urla e altri bambini che vomitavano ovunque. Abbiamo provato a calmarli ma a quel punto era fuori controllo. Questi ragazzi erano sotto shock, non hanno nemmeno finito il tour.”

Speriamo che questa iniziativa possa essere di esempio anche per il nostro sistema scolastico. Ci auguriamo che le visite ai mattatoi diventino obbligatorie e i genitori carnisti dovranno accettarlo in silenzio. Dal momento che sostengono che “non c’è nulla di male nel mangiare carne” allora significa che “non c’è nulla di male nel vedere come viene ottenuta”.

Il post, da anni, viene condiviso da pagine legate all’alimentazione vegana e/o vegetariana. Il problema è che la storia è completamente falsa.

La storia ha origine sul sito Newsweak (where facts come to die, se non fosse chiaro l’intento satirico del sito), sito di satira americana oggi chiuso, dove la storia fu pubblicata una prima volta il 21 novembre 2010. Da allora, eliminando il collegamento alla fonte la storia è stata condivisa in tantissime lingue, generando quell’effetto domino che fa sì che – anche se è stata già sbufalata – siano molte di più le persone che la condividono per vera invece che quelle che si fermano a fare qualche verifica.

Noi di BUTAC da sempre vi invitiamo a fare quelle verifiche prima di condividere: viviamo ormai immersi in un marasma di informazioni sempre più veloci, sempre meno accurate. L’information disorder si ciba di questo modo di fare, è grazie a questa disattenzione che si diffonde sempre di più.

Io non ho nulla contro chi sceglie regimi alimentari differenti dal mio, ma se per convincermi della bontà della scelta mi viene proposta una storiella nata come satira in un finto sito d’informazione americano, onestamente mi vengono molti dubbi sulle capacità di discernimento di chi me la sta propinando.

Condividere informazioni non verificate solo perché supportano i nostri pregiudizi è un errore grave che può minare gli sforzi che facciamo per promuovere le cause che ci stanno a cuore.

maicolengel at butac punto it

 

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