L’ordinanza Raggi sulle zanzare

Virginia Raggi sta evidentemente antipatica ad alcuni giornalisti che hanno deciso di attaccarla per l’ennesima volta in merito a un’ordinanza che era stata emessa il 26 aprile.

La Raggi vieta di uccidere le zanzare

Così titola Il Tempo, e similarmente hanno riportato tante altre testate. Sostengono infatti che l’ordinanza firmata dal sindaco di Roma il 26 aprile 2017 in pratica vieti di uccidere le zanzare adulte, rendendo così inutile qualsiasi lotta alle zanzare. Io non faccio il disinfestatore, ma ho un cortile e sono anni che chiamo un signore che prima dell’estate (ma anche dopo) viene a fare la disinfestazione, così da eliminare le possibile larve che si annidano dentro i portavasi, nell’acqua stagnante, nei bocchettoni delle fogne. Non facciamo altra disinfestazione se non quella, anche perché lo stesso signore che viene ci ha spiegato chiaramente lo stesso che è possibile trovare su Wikipedia:

L’applicazione di insetticidi contro le zanzare adulte ha soltanto un effetto limitato. Gli spray usati di notte contro le zanzare non hanno alcun effetto se non si trattano anche i luoghi di riposo delle zanzare tigre (usare lo spray durante il giorno può violare le indicazioni per il corretto impiego descritto sulla confezione quando, ad esempio, sono presenti nell’area api in cerca di polline).

O nell’ordinanza Raggi:

che i trattamenti contro le zanzare adulte sono sconsigliati poiché comportano maggior rischio di tossicità, elevato impatto ambientale, temporaneità dei risultati e maggiori costi di gestione, pertanto non devono mai essere utilizzati a scopo preventivo né a calendario;

Ma da nessuna parte Virginia Raggi nella sua ordinanza vieta di uccidere le zanzare, il testo non è lunghissimo e potete verificarlo tutti senza fatica, limita solo gli interventi contro le zanzare adulte ai casi in cui è davvero necessario. Come riportato nell’ordinanza:

…che in conformità alla Direttiva Comunitaria 2009/28/CE, recepita con il D.lgs 150/2012 concernente l’utilizzo sostenibile dei pesticidi, al fine di tutelare la salute pubblica e l’ambiente, con particolare riguardo agli insetti impollinatori, è emersa la necessità di monitorare i trattamenti contro le zanzare adulte in ambito privato;

…l’Amministrazione Capitolina provvederà ad effettuare direttamente trattamenti adulticidi, larvicidi e di rimozione dei focolai larvali in aree pubbliche e private, provvedendo, se del caso con separate ed ulteriori ordinanze  contingibili ed urgenti;

…di effettuare i trattamenti contro le zanzare adulte nelle aree verdi di pertinenza, solo in presenza di manifeste condizioni d’infestazione e comunque solo dopo aver effettuato idonei trattamenti preventivi, utilizzando prodotti specificatamente autorizzati per la lotta alle zanzare e registrati allo scopo presso il

Ministero della Salute , privi di solventi derivati dal petrolio (base acqua o formulati con solventi di origine
vegetale).

…I soggetti privati potranno procedere al trattamento contro le zanzare adulte nelle aree verdi di
pertinenza, solo in presenza di manifeste condizioni d’infestazione con elevato disagio e comunque solo dopo aver effettuato idonei trattamenti preventivi e dovranno comunicarlo, alla Direzione Promozione
Tutela Ambientale e Benessere degli Animali del Dipartimento Tutela Ambientale

Quindi è una bugia che sia vietato uccidere le zanzare adulte; si è deciso, per la tutela della salute pubblica, di emettere un’ordinanza che regolamenti gli interventi che verranno fatti, e che obblighi i privati ad avvertire se faranno interventi contro le zanzare adulte. Interventi che comunque hanno una limitata funzione visto che le larve non subiscono alcun danno, e che una volta uccise le adulte ci vorrà poco prima che vengano rimpiazzate dalle nuove leve.

Virginia Raggi forse ha emesso l’ordinanza lievemente in ritardo rispetto alla stagione zanzare, ma non ha fatto nulla di sbagliato se non cercare di tutelare i cittadini. Attaccarla come vedo stanno facendo in tanti su questa questione è solo fare disinformazione a scopo politico, ed è triste, perché dimostra la pochezza di argomenti che ormai certa stampa sfrutta per indignare e disinformare i propri lettori.

maicolengel at butac punto it
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