Miocardite post-vaccino vs post-infezione

Il tweet dell'avvocato Renate Holseizen che cambia tutto? Vediamo i fatti dietro le cifre

maicolengel butac 25 Set 2023
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ARTICOLO AGGIORNATO
CON CALCOLI RIVEDUTI E CORRETTI

L’avvocato Renate Holzeisen ha recentemente diffuso una notizia che ha suscitato preoccupazione tra molti. Tuttavia, una lettura attenta delle informazioni fornite dall’EMA e dalla Commissione Europea restituisce una realtà diversa. Analizziamo insieme i fatti.

Titola (se lo possiamo definire titolo) Holzeisen:

Questo cambia tutto! EMA e Commissione Europea finalmente ammettono i morti per i “vaccini” Covid-19 Comirnaty di Pfizer/BioNTech e Spikevax di Moderna. Chiediamo che si dimettano subito i giudici della Corte Costituzionale!

 E poco sotto spiega:

…l’Autorità per il Farmaco Europea (EMA) e la Commissione Europea ora ammettono nella versione nuova dell’allegato I alle decisioni di autorizzazione di immissione sul mercato dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 Comirnaty di Pfizer/BioNTech e Spikevax di Moderna, che queste due sostanze basate su mRNA, causando miocarditi e pericarditi, provocano morti e altri gravissimi danni irreversibili…

I dati su Comirnaty

Gli studi europei hanno mostrato che, su 10.000 maschi giovani vaccinati, potrebbero esserci dagli 0,265 ai 0,56 casi in più  dai 3 ai 6 casi in più di miocardite o pericardite rispetto ai casi che si hanno in una popolazione non vaccinata.

Due ampi studi farmacoepidemiologici europei hanno stimato l’eccesso di rischio nei maschi più giovani dopo la seconda dose di Comirnaty. Uno studio ha mostrato che, in una finestra temporale di 7 giorni dopo la seconda dose, si sono verificati circa 0,265 casi in più (IC al 95% 0,255-0,275) di miocardite in maschi di età compresa tra 12 e 29 anni su 10 000 rispetto a persone non esposte. In un altro studio, in una finestra temporale di 28 giorni dopo la seconda dose, si sono verificati 0,56 casi in più (IC al 95% 0,37-0,74) di miocardite in maschi di età compresa tra 16 e 24 anni su 10 000 rispetto a persone non esposte.
Un numero limitato di dati indica che il rischio di miocardite e pericardite dopo la vaccinazione con Comirnaty nei bambini di età compresa fra 5 e 11 anni sembra essere inferiore a quello osservato nella fascia di età compresa fra 12 e 17 anni.

I dati su Spikevax

Anche per il vaccino Spikevax sono stati segnalati casi di miocardite, in particolare nei maschi giovani. I dati indicano che potrebbero esserci tra i 1,3 e i 1,9 casi in più su 10.000 maschi giovani vaccinati rispetto a quelli che ci sarebbero in una popolazione non vaccinata.

L’aumento del rischio di miocardite dopo la vaccinazione con Spikevax è maggiore nei maschi più giovani (vedere paragrafo 4.4).
Due ampi studi farmacoepidemiologici europei hanno stimato l’eccesso di rischio nei maschi più giovani dopo la seconda dose di Spikevax. Uno studio ha mostrato che, in una finestra temporale di 7 giorni dopo la seconda dose, si sono verificati circa 1,316 casi in più (IC al 95%: 1,299; 1,333) di miocardite in maschi di età compresa tra 12 e 29 anni su 10 000 rispetto a persone non esposte. In un altro studio, in una finestra temporale di 28 giorni dopo la seconda dose, si sono verificati 1,88 casi in più (IC al 95%: 0,956; 2,804) di miocardite in maschi di età compresa tra 16 e 24 anni su 10 000 rispetto a persone non esposte.

Il rischio post infezione

Come spieghiamo sempre, però, in questo tipo di analisi è essenziale mettere i numeri in prospettiva. Uno studio sul Lancet ha mostrato che il rischio di miocardite è maggiore in chi ha avuto l’infezione da COVID-19 rispetto a chi ha ricevuto il vaccino. Su 10.000 persone che hanno avuto COVID-19, 21 potrebbero sviluppare miocardite, rispetto ai 9 che non hanno avuto l’infezione.

Lancet concludeva così lo studio:

Un aumento del rischio di miocardite o pericardite è stato osservato dopo la vaccinazione con mRNA COVID-19 ed è stato più elevato negli uomini di età compresa tra 18 e 25 anni dopo una seconda dose di vaccino. Tuttavia, l’incidenza era rara. Questi risultati non indicano una differenza di rischio statisticamente significativa tra mRNA-1273 e BNT162b2, ma non si deve escludere che possa esistere una differenza. I risultati del nostro studio, insieme al profilo rischio-beneficio, continuano a supportare la vaccinazione utilizzando uno dei due vaccini a mRNA.

Esiste uno studio che ha osservato oltre 20 milioni di pazienti per analizzare il rischio miocardite proprio in chi ha avuto COVID-19, e anche qui il numero risocontrato di pazienti che hanno sofferto di miocardite è risultato superiore a quelli che l’hanno avuto dopo il vaccino.

Per riassumere:

  • La vaccinazione con Comirnaty potrebbe portare circa da 0,3 a 0.6 casi in più di miocardite nei maschi giovani rispetto a quelli non vaccinati.
  • La vaccinazione con Spikevax potrebbe portare a 1,3-1,9 casi in più di miocardite nei maschi giovani rispetto a quelli non vaccinati.
  • Avere avuto un’infezione da COVID-19 potrebbe portare a 21 casi di miocardite, mentre solo 9 casi si verificherebbero in persone che non hanno avuto l’infezione.

Concludendo

Ribadiamo che, mentre ogni decisione medica comporta dei rischi, i benefici della vaccinazione superano di gran lunga i potenziali pericoli, specialmente quando confrontati con le complicanze dell’infezione da COVID-19. È fondamentale informarsi e consultare fonti affidabili per prendere decisioni informate.

Per finire, e per non farci mancare nulla: i dati che la Holzeinsen riporta risalgono ad aggiornamenti presenti negli allegati AIFA del 6 ottobre 2022. A dimostrazione che si tratta di informazioni non nuove già rese note nei bugiardini da tempo. Dare a intendere si tratti di novità serve ad avvelenare il pozzo.

E sempre per non farci mancare nulla, come segnalato nei commenti sarebbe il caso ricordare che la miocardite da infezione è stato dimostrato essere più pericolosa di quella da vaccino da cui nella maggior parte dei casi si risolvono, come citato nel documento ripreso dalla stessa Holzeinsen.

maicolengel at butac punto it (con la consulenza di dottpa at butac punto it e l’aiuto di chatGPT per i calcoli)

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