«Non potete girare in short»

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Domenica pomeriggio due coppie con bambini e un amico passeggiano in bicicletta e pattini sulla pista ciclabile di Tolone. Arrivano all’altezza del «quartiere dei garofani», nella periferia est della città. Le donne indossano dei pantaloncini corti. Due ragazzi si avvicinano e le insultano, gridano «sgualdrina», «mettiti nuda già che ci sei». I mariti e l’amico si fermano e rispondono ai due ragazzi.

«A quel punto sono intervenuti una decina di loro compagni — racconta il procuratore di Tolone, Bernard Marchal —, che hanno fatto cadere a terra le donne e colpito con estrema violenza i tre uomini, sotto gli occhi dei figli. Quel che ha scatenato l’aggressione era l’abbigliamento delle signore, che non aveva niente di straordinario. Si è trattato di una provocazione a carattere sessuale per indurre una reazione negli uomini presenti».

L’aggressione, secondo quanto riportano le testate francesi, è vera. Quello che invece è falso è il coinvolgimento dei pantaloncini corti, almeno secondo la testata di Tolone che ha intervistato una delle donne vittime dei commenti sessisti.

 “Nous n’étions pas en short. Nous étions en tenue de sport. Un premier jeune nous a mal parlé et puis les choses ont rapidement dégénéré alors que nous étions en famille et avec nos enfants …”.

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La nazionalità degli aggressori non viene menzionata da alcuna parte, come non veniva menzionata nell’episodio avvenuto a giugno, vittima una diciottenne aggredita verbalmente da cinque coetanee che lamentavano come andasse in giro vestita, in quel caso si trattava di una “salope”di shorts. Sia chiaro, neppure il Corriere ne fa menzione,  ma è preoccupante vedere altre testate nazionali avere già colpevoli pronti.

Che gli aggressori fossero musulmani, cristiani, buddhisti o induisti poco importa a chi si è ritrovato con il volto tumefatto, chiunque sia il colpevole merita di venire punito, punto e basta.

Oggi ero al bar, mentre bevevo il mio caffé in compagnia di altri avventori di una certa età, è entrata una mamma con figlia sedicenne, gli short indossati mostravano decisamente una buona fetta di sedere, i commenti sussurrati erano tra l’eccitato e lo scandalizzato.

Anche questa per me è violenza, anche se non fisica.

maicolengel at butac punto it

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