Putin, gli F-16 e la NATO

Parafrasando dei celebri versi: È allarmismo gratuito? È psicosi di massa? No, è giornalismo italiano

Andiamo subito al dunque:

Rai News – Ucraina, Putin: colpiremo i caccia F-16 anche in aeroporti Nato “obiettivo legittimo” (WebArchive)

Ansa – Ucraina, Putin: colpiremo i caccia F-16 anche in aeroporti Nato (WebArchive)

Skytg24 – Guerra Ucraina Russia, Putin: “Colpiremmo F16 usati da Kiev anche in aeroporti Nato” (WebArchive)

Il Giornale – Caccia F-16 e basi Nato nel mirino di Putin: “Obiettivo legittimo” (WebArchive)

Il Tempo – Putin fa tremare la Nato: “Colpiremo i caccia F-16 usati dall’Ucraina ovunque” (WebArchive)

Adnkronos – Ucraina, Putin: “Russia non attaccherà Europa, ma pronti a colpire F16 anche in aeroporti Nato” (WebArchive)

Open – La nuova minaccia di Putin: “La Russia pronta a colpire gli aerei dell’Occidente anche negli aeroporti della Nato” (WebArchive)

Il Corriere della Sera – Putin: “Non attaccheremo la Nato. Colpiremo gli F-16 forniti a Kiev ovunque si trovino” (WebArchive)

Il Sole24Ore – Putin minaccia di colpire F16 ucraini anche in basi Nato. Schroeder si offre per mediare (WebArchive)

Il Fatto Quotidiano – Putin avverte la Nato: “F-16 a Kiev? Se li usano li colpiremo anche nelle vostre basi. Invadere l’Europa? È una totale assurdità” (WebArchive)

La Repubblica – Putin alza il tiro: “Colpiremo gli F-16 usati contro la Russia ovunque si trovino”. Ma sull’ippotesi di attaccare l’Europa smentisce: “Sciocchezze” (WebArchive)

Mezze verità, insinuazioni e virgolettati completamente inventati: il risultato è lo stato attuale della nostra informazione. Concedetemi la parabola, ma si trattasse di amministrazione pubblica un giudice qualsiasi si pronuncerebbe per “illogicità manifesta” all’interno di molti di questi titoli. Personalmente, non avevo mai visto niente del genere prima, in nessun’altra occasione, in riferimento a nessun’altra notizia.

PUTIN – NON HA – DETTO – QUESTO

Riportiamo di seguito le esatte parole da lui pronunciate:

The idea that we will attack some other country – Poland, the Baltic States, and the Czechs are also being scared – is complete nonsense, it’s just drivel.

L’idea che potremmo attaccare un altro Paese – Polonia, Paesi baltici e Repubblica Ceca sono spaventati – è priva di ogni logica. Sono sciocchezze.

If they supply F-16a, and they are talking about this and are training pilots, this will not change the situation on the battlefield. And we will destroy the aircrafts just as we destroy tanks, armoured vehicles and other equipment, including multiple rocket lounchers.

Se loro [la NATO] forniscono F-16, e ne stanno parlando e stanno addestrando dei piloti, questo non cambierà in alcun modo la situazione sul campo di battaglia. Noi distruggeremo gli aerei esattamente come facciamo con i carri armati, i mezzi corazzati e gli altri equipaggiamenti, inclusi i lanciarazzi.

Of course, if they will be used from airfields in third countries, [il grassetto è nostro] they become for us a legitimate targets, wherever they might be located.

Certamente, se venissero usati [gli F-16] in aeroporti di Paesi terzi, diverrebbero per noi un obiettivo legittimo, ovunque si troveranno.

Tradotto: la Russia non intende attaccare la NATO; se Paesi dell’alleanza atlantica invieranno F16 all’Ucraina, per la Russia non cambierà niente; se venissero usati da Paesi terzi, cioè né da paesi NATO, né dall’Ucraina (per esempio, a modesto avviso dello scrivente, la Moldavia) verranno comunque attaccati.

Rimane fermo il non potersi fidare delle parole di una persona che ha ordinato l’invasione di un paese di 40 milioni di anime senza avergli neanche dichiarato guerra, per cui nessuno può essere certo che l’attacco russo alla NATO non avverrà, ma nulla di tutto ciò legittima chicchessia a mettere in bocca a un capo di Stato parole mai pronunciate solo per sensazionalismo spicciolo.

La falsa notizia di un possibile attacco russo alla NATO avrà un impatto incredibile su tutta l’opinione pubblica del nostro Paese, per cui perdonate la brevità dell’articolo, ma è importante intervenire quanto prima per provare ad attutirlo.

RC

Un paio di precisazioni

Rispondiamo qui ad alcune osservazioni fatte all’articolo.

Precisiamo anzitutto che abbiamo contattato un esperto di lingua russa che ha confermato la validità delle traduzioni inglesi qui utilizzate. La stessa persona ci ha precisato, come d’altronde era possibile notare subito, che l’espressione “third country” sembra essere appositamente vaga: su questa espressione si sono concentrati i dubbi di alcuni di voi, per cui rispondiamo di seguito.

Stando alla Treccani, il termine “terzi” in questo contesto contesto potrebbe voler dire due cose: soggetti diversi dai due considerati o, in ambito giuridico, qualunque soggetto. Soffermiamoci ora su questi due casi tenendo presente le parole di Putin tradotte in inglese: “If they will be used from airfields in third countries”.

  1. Ammettiamo che il significato sia il primo. Si parla di F-16 “utilizzati” da “Paesi terzi”, per cui, giacché la Russia non ne fa uso, la prima parte dovrebbe essere a rigore considerata la NATO, la seconda l’Ucraina (che ne farà uso) e infine la terza, come già scritto nell’articolo, qualsiasi altro Paese diverso dai due considerati.
  2. Ammettiamo che il significato abbia eccezione giuridica, per cui in questo caso sarebbe riferito a qualsiasi Paese. La frase suonerebbe grossomodo così: “Se ne faranno uso da aerodromi di qualsiasi Paese, diverranno per noi un bersaglio legittimo”. In questo caso, essendo l’espressione “qualsiasi Paese” piuttosto chiara, l’attenzione verrebbe a spostarsi sul termine “fare uso”, ma la NATO fa già uso di questi velivoli, per cui il senso diverrebbe: “Se ne farà uso contro di noi da aerodromi di Paesi terzi”.

Ora, così impostati i termini “fare uso” e “Paesi terzi” – a meno di pensare che un qualsiasi Paese possa far decollare un F-16 per farlo rimanere sospeso materialmente sopra l’aerodromo e fargli aprire il fuoco da lì contro i russi – bisognerebbe necessariamente intendere questa affermazione come segue: “Qualora un qualsiasi Paese facesse uso contro di noi di un F-16 decollato da un suo aeredromo o ivi atterrato dopo l’attacco, saremmo legittimati a colpirlo anche lì”. Ma questa – oltre che essere un atto di guerra da parte del Paese dal quale è decollato (non sappiamo se sia atto di guerra anche da parte del Paese dove avrebbe luogo l’atterraggio, non abbiamo nozioni di diritto internazionale così specifiche), risulta essere un’ovvietà: un’ovvietà non può giustificare alcun allarmismo.

Chiudiamo squalificando l’affermazione che a Putin non importa né della Treccani né del buonsenso: questa non risulta essere una valida critica al presente articolo, poiché in questa sede non si sta cercando, né si è cercato, di capire cosa stesse pensando Putin in quel momento, né quello che stia progettando di fare. In questa sede il punto da rimarcare è stato e rimane il seguente: prendere un’affermazione vaga, strapparla da un contesto che sembra darle il significato esattamente opposto a quello che arbitrariamente si decide di darle, inserendola peraltro in un virgolettato mai pronunciato e, al contempo, fregiarsi del titolo di giornalista, non solo costituisce uno dei problemi più grandi dell’informazione italiana, ma si avvicina pericolosamente il fenomeno della dissonanza cognitiva.


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