Vaccini, fertilità e omissioni

L'information disorder colpisce ancora

Ci avete segnalato un articolo apparso il 20 giugno 2022 sul blog di Nicola Porro, l’articolo firmato da Paolo Becchi e Nicola Trevisan titola:

Covid, studio israeliano: il vaccino riduce per mesi la fertilità maschile

Lo studio esiste veramente, e la redazione l’ha linkato dopo poche righe, gliene va reso atto. La pubblicazione risale al 17 giugno 2022 su European Academy of Andrology, (EAA) e la trovate qui.

Ho letto la segnalazione alle 23:56 del 20 giugno, e la prima cosa che ho fatto, come sempre, è scorrere lo studio, leggere i punti salienti, il metodo, le conclusioni. La prima cosa che vorrei mettere in evidenza è che il titolo dello studio non si concentra sulla fertilità bensì sull’alterazione della concentrazione di sperma, non esattamente la stessa cosa:

La vaccinazione Covid-19 BNT162b2 altera temporaneamente la concentrazione di sperma e la conta mobile totale tra i donatori di seme

Subito viene spiegato che lo studio nasce proprio dal fatto che lo sviluppo dei vaccini ha causato preoccupazioni riguardo a un possibile impatto sulla fertilità maschile. Lo studio, in inglese, si conclude con questa frase:

Systemic immune response after BNT162b2 vaccine is a reasonable cause for transient semen concentration and TMC decline. Long-term prognosis remains good.

Tradotta:

La risposta immunitaria sistemica dopo il vaccino BNT162b2 è una causa ragionevole per la concentrazione spermatica transitoria e il declino del TMC. La prognosi a lungo termine rimane buona.

Quindi lo studio non prova che la diminuzione di concentrazione di sperma sia dovuta al vaccino, spiega che è ragionevole supporre sia per quello. Ma lo studio non analizza se quella diminuzione causi una diminuzione nella fertilità. Da non scienziato, mentre leggevo la sezione relativa al campione scelto, mi è subito sorto un dubbio.

I ricercatori hanno analizzato 220 campioni di sperma, suddivisi in tre gruppi, tutti e tre vaccinati, ma a distanza di tempo diversa dalla conclusione della vaccinazione: 15-45 giorni, 75-120 giorni, e oltre 150 giorni. Letto questo mi sono subito fermato. Lo studio prevedeva solo soggetti vaccinati, tutti con lo stesso tipo di vaccino, quindi il gruppo di campioni prevedeva solo persone vaccinate, nessun gruppo di controllo composto da soggetti contagiati

Uno studio senza quel paragone a me, da non scienziato, risulta uno studio limitato. La testata che lo pubblica non rientra tra quelle conosciute per il predatory publishing, ma resta con un impact factor abbastanza ridotto. Cerco pertanto se esistano altri studi a conferma della notizia, e trovo un articolo che titola:

Covid-19 update: Covid-19 can temporarily diminish male fertility

Risale al 21 gennaio 2022 e riporta, tra gli altri, i risultati di uno studio di coorte basato sull’osservazione continua di 2.126 partecipanti autoidentificati di sesso femminile, di età compresa tra 21 e 45 anni, soggetti facenti parte di coppie alla ricerca di concepimento spontanee. Questi soggetti sono stati seguiti fino a novembre 2021. L’osservazione ha permesso di stabilire che la vaccinazione non causava una diminuzione delle gravidanze spontanee, mentre questo succedeva con l’infezione da COVID. Il che, sommato allo studio citato da Porro, porta a concludere che magari è vero che il vaccino possa causare una diminuzione della concentrazione di sperma, ma i dati dell’altro studio ci dimostrano che quella riduzione non porta a una minore fertilità maschile, in compenso questo succede nei pazienti che si sono ammalati e che hanno visto la loro fertilità ridotta. In entrambi i gruppi comunque, dopo un determinato periodo, i cambiamenti sembrano rientrare.

Perché la redazione del blog di Porro non ha riportato anche i dati dell’altro studio su un campione molto più grande? Perché non hanno spiegato i limiti dello studio e le conclusioni, probabilistiche e non certe, dello stesso?

Mi viene detto che spesso uso un linguaggio che può essere considerato offensivo per cui mi limiterò a quanto sopra scritto.

Sono le 00:18, il tempo che ho perso per scrivere l’articolo  e trovare le informazioni che Becchi e Trevisan non hanno riportato è di 22 minuti. 22 minuti che evidentemente in due non avevano…

maicolengel at butac punto it

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