A seguito di decesso accertato
Su alcuni social, Facebook e Telegram soprattutto, da alcuni giorni sta circolando uno screenshot che riporta queste informazioni:
A seguito di un decesso accertato da autopsia, per vaccino covid, gli eredi richiedono risarcimento danni, come previsto dalla legge 210/92 e la risposta del ministero è la seguente: richiesta non accolta perché la vaccinazione NON È OBBLIGATORIA. Chiaro il concetto?
A questo post fa seguito l’immagine del documento del Ministero della Salute che vi riportiamo:
Nel documento del Ministero censurato, in originale, si legge:
In riferimento al ricorso proposto dal Sig. XXXXXXXX in proprio e per altri eredi della Sig.ra YYYYYYYY si evidenzia quanto segue. L’articolo 5 comma 1 della legge 210/92 ammette il ricorso al Ministro della Salute avverso il giudizio della Commissione Medica Ospedaliera competente. Nel caso in questione, la CMO di Messina non ha provveduto alla trattazione della pratica, in quanto ha ritenuto la vaccinazione non obbligatoria. Tutto ciò premesso e vista l’assenza di un giudizio della CMO di Messina, il ricorso presentato dagli eredi della Sig.ra YYYYYYYYY è inammissibile.
A parte l’uso sui generis delle virgole nel testo – ma l’ignoranza e il burocratese vanno a braccetto nel nostro Paese – il documento riporta una data ben precisa: in alto si legge 02/12/2021. Quindi stiamo facendo riferimento a un documento su un decesso del 2021. In Italia l’obbligo vaccinale per la COVID nei soggetti over 50 è stato firmato l’8 gennaio 2022. Quindi il documento del Ministero riporta in maniera corretta il dato che quando la signora è morta non esisteva obbligo vaccinale. Ma la parte ancora più importante di quel testo è quella successiva, dove spiega che comunque manca completamente un giudizio della Commissione medico-ospedaliera, ovvero non c’è alcuna certezza che il decesso di cui si sta parlando sia stato causato dalla vaccinazione: la CMO non si è espressa in merito come invece sembrerebbe dal post allegato allo screenshot.
Purtroppo la gente prima di condividere questa roba non accende il cervello, ci saremmo risparmiati quest’articolo se lo facessero. Se andate su Facebook e cercate il testo del post potete rendervi conto di quanti lo stiano condividendo.
Purtroppo in Italia lo spirito critico – che avrebbe permesso di smontare la narrazione qui sopra in pochi minuti a chiunque – è estinto da tempo, chi dovrebbe vigilare su questo genere di disinformazione fa spallucce convinto che siano solo nicchie di popolazione a cascarci, io concordavo due anni fa che l’antivaccinismo fosse relegato solo a sacche minuscole della popolazione, la pandemia però ha fatto tanti danni, e uno di quelli maggiori è stato l’allargare la platea degli spaventati dai vaccini anche grazie al pessimo giornalismo italiano. PESSIMO.
Questo è un caso di MALINFORMAZIONE ovvero diffusione di informazioni reali fatta in malafede per far arrivare chi la legge a conclusioni fuorvianti: chi ha condiviso il post per primo sa che il Ministero ha dato la risposta corretta, ma evita di portare in evidenza le informazioni necessarie a inquadrare correttamente la vicenda nel suo complesso, conscio che tanto nessuno se ne renderà conto. Casi come questo ne abbiamo visti tanti durante la pandemia, solo un sistema educativo che insegna a usare lo spirito critico in maniera migliore può aiutare a venire fuori da questa assurda situazione.
Non credo di poter aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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