Adrien Bocquet e i racconti dal fronte

Adrien Bocquet ha mentito molte volte negli ultimi anni, e non ha saputo portare alcuna prova di gravi accuse nei confronti degli ucraini...

In particolar modo su Twitter, ma anche su altri canali social, sono tanti i profili filo-putiniani che nei giorni scorsi hanno condiviso immagini di Adrien Bocquet, immagini che ne mostrano il corpo ferito dopo un presunto attacco da parte di “sicari ucraini”.

Tweet come questo:


O questo:

Se seguite l’hastag vi accorgerete che è pieno di profili italiani che condividono la notizia. Tanti soggetti che danno per certa l’aggressione, senza mettere in dubbio nessuno dei molti racconti di Adrien Bocquet. Noi non eravamo a Istanbul, come non eravamo a Bucha, e quindi non possiamo dirvi di aver verificato con mano le sue affermazioni. Quello che possiamo fare però è cercare informazioni su di lui e su quanto ha sostenuto in questi mesi di guerra, e condividere il frutto delle nostre ricerche con voi, lasciando che siate voi a decidere che livello di affidabilità possano avere Bocquet e chi condivide i suoi racconti.

Chi è Adrien Bocquet

Si tratta di un ex militare francese, autore di un libro dal titolo Alzati e cammina in cui narra dell’infortunio, occorso durante il servizio militare, che lo portò a una paralisi, e del percorso per venirne fuori. Bocquet ha sempre lasciato credere di aver fatto parte  dei  “Fusiliers Commandos de l’Air”, un rinomato corpo dell’esercito francese: il farne parte dava prestigio alle sue parole. Peccato che il comando delle Forze armate abbia dovuto emettere un comunicato spiegando che in realtà Bocquet si è ferito nella fase di addestramento, che non ha potuto completare, e che quindi non è mai diventato un Fusiliers. Quindi Bocquet già nel suo libro, nel quale non spiega questo minuscolo particolare, sta mentendo ai suoi lettori.

Racconta CheckNews, il servizio di verifica dei fatti di Liberation:

Secondo le informazioni ottenute da CheckNews e confermate dal Ministero delle Forze Armate, il tempo trascorso da Adrien Bocquet sotto la bandiera è relativamente breve. Ha fatto il suo primo periodo nell’Aeronautica Militare in uno squadrone di protezione dal 27 luglio 2009 al 25 luglio 2010, quando il giovane soldato ha rescisso il suo contratto. Capisci che lascia l’esercito per la prima volta, di sua iniziativa. È quindi tornato in questo corpo militare dal 19 aprile 2012 al 27 marzo 2013, quando è passato a un lungo congedo per malattia. E questo, fino a quando non è stato ” riformato definitivamente per inabilità al servizio dopo l’esaurimento dei suoi diritti a lungo congedo per malattia nel marzo 2016 “, precisa il ministero delle Forze armate…

CheckNews ha parlato con un soldato che si trovava nella sua stessa base aerea in quel momento. “Non lo conoscevo da molto, ma ha mentito più volte durante il breve periodo in cui l’ho incontrato. Una base è un villaggio, tutti si conoscono. Ci incontravamo spesso la sera, alla [mensa] della base, è lì che l’ho conosciuto. Ha iniziato a dirci che era un istruttore di tiro per ufficiali, cosa che mi ha sorpreso. Ho scoperto che aveva detto al tizio della mensa che era con la DRSD [Direction du reconnaissance et de la sécurité de la Défense, cioè il servizio di intelligence dell’esercito, ndr], che non ha niente da vedere. Fingeva di essere un James Bond, un Daniel Craig”.

Il racconto di CheckNews prosegue, usando come fonte l’Air Force francese che ha smentito tanti episodi narrati nel libro dell’ex militare francese, cose grosse, non piccoli particolari. Siamo di fronte a un mentitore seriale che ad aprile 2022 sostiene di essere andato in Ucraina come volontario per aiutare la popolazione e i rifugiati. A maggio 2022 ha cominciato ad apparire come ospite in tantissime trasmissioni radio e TV in Francia, sostenendo di aver visitato le città di Lviv, Bucha e Kyiv. Nei suoi racconti sosteneva di aver visto i soldati ucraini spostare i cadaveri dei civili a bordo delle strade di Bucha per mettere in scena quanto poi veniva mandato in onda dalle TV occidentali. Nei suoi racconti sosteneva di aver girato del materiale video di quanto visto, di esserne in possesso, ma sono passati mesi e prove delle sue affermazioni non se ne sono viste, pur essendogli state fatte precise richieste sul visionare i suddetti video. Come non esistono prove della sua presenza a Bucha, neppure sui suoi canali social ufficiali ha mai pubblicato alcunché che dimostrasse che era davvero lì.

Ci sono svariati siti di verifica fatti che hanno messo in dubbio le sue parole nei mesi scorsi, persino su VA Plus, canale digitale legato alla destra francese dove era stato grande spazio a un’intervista con Bocquet, sono stati costretti a pubblicare un commento in evidenza che riporta:

I fatti raccontati da Adrien Bocquet sono soggetti a cautela Abbiamo più volte ricordato ad Adrien di inviarci gli elementi video in questione, non ha mai risposto alle nostre richieste. Stiamo ancora aspettando un suo riscontro. 

VA Plus rimanda a sua volta all’inchiesta di Liberation su quanto affermato dal sedicente ex militare – ora volontario e giornalista freelance – cosa abbastanza strana visto che VA+ e Liberation stanno ai lati opposti del panorama politico francese. Segno che di Bocquet non si fida proprio nessuno, eccetto i filoputiniani di casa nostra.

Le notizie non verificate – se non proprio smentite – di Adrien Bocquet in Italia sono state riprese da:

Più un numero spropositato di profili social di vario genere, di cui buona parte è facile siano bot gestiti da chi spinge la propaganda filo-russa.

maicolengel at butac punto it

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