Agenti del Cremlino & mercati finanziari
La Russia ha usato una tattica economica interessante?
C’è un testo che ci state segnalando in tanti, circola con la firma di Maurizio Blondet, ma l’ho trovato anche in cirillico mentre non ne trovo traccia sui blog gestiti o frequentati dal guru di tanti complottisti filoputiniani.
Il testo ce l’avete segnalato in più maniere, a volte con questo incipit:
Possiamo dire tutto ma non che sia carente di neuroni
A volte senza, ma comunque il testo essenziale da analizzare è questo:
Come riporta Faktxeber, la Russia ha usato una tattica economica interessante, ha avvolto tutti intorno al suo dito e ha guadagnato più di 20 miliardi di dollari in un paio di giorni. Inoltre ha recuperato circa il 30% delle azioni dei propri monopoli. Putin ha ingannato sia l’UE che l’America, e che bello! Davanti al mondo intero, ha giocato tutto come un orologio. In precedenza, gli investitori stranieri, americani ed europei, possedevano parte delle azioni delle compagnie energetiche, il che significa che quasi la metà delle entrate dell’industria del petrolio e del gas non andavano al tesoro russo, ma ai conti degli “squali finanziari” in Europa. A causa della situazione in Ucraina, il rublo ha iniziato a cadere drammaticamente, ma la Banca centrale non ha fatto nulla per sostenere il rublo. C’erano anche voci che la Russia semplicemente non aveva le riserve di valuta per sostenere il rublo. Queste voci e le dichiarazioni di Putin che era pronto e che avrebbe protetto la popolazione russofona dell’Ucraina hanno portato a un grande calo del prezzo delle azioni delle compagnie energetiche russe, e gli “squali della finanza” hanno cominciato a vendere azioni fino a quando non valevano più nulla. Putin ha aspettato tutta la settimana e ha sorriso solo alle conferenze stampa, e quando il prezzo è sceso sotto lo zoccolo, ha dato l’ordine di comprare azioni contemporaneamente da tutti gli europei e gli americani. Quando questi “squali della finanza” si sono resi conto di essere stati ingannati, era troppo tardi: le azioni erano in mani russe. Non solo la Russia aveva guadagnato più di 20 miliardi di dollari in questi giorni, ma aveva anche restituito le azioni delle sue aziende alla Russia. Ora le entrate del petrolio e del gas non andranno all’estero, ma resteranno in Russia, il rublo salirà da solo, e non c’è bisogno di spendere le riserve estere della Russia per sostenerlo, e gli “squali finanziari” d’Europa sono rimasti con il naso legato intorno alle dita. In pochi minuti, hanno comprato per kopeki le loro azioni, che portano miliardi di dollari, e li hanno lasciati senza entrate dal petrolio e dal gas. Un’operazione così brillante non ha precedenti nella storia del mercato azionario.
Chi lo condivide, come già spiegato, sono l’equivalente di agenti del Cremlino, in buona o malafede poco importa, perché comunque quello che stanno facendo è solo portare acqua al mulino di Vladimir Putin e della sua insensata guerra. Io di economia non ne capisco moltissimo, ma nel racconto qui sopra tutto sembra dare a intendere che il valore delle azioni delle aziende energetiche russe sia crollato in maniera folle. E che questo abbia permesso a Putin di riacquistarle a cifre ridicole.
Come sempre la prima cosa da vedere è la fonte, quel “come riporta Faktxeber” chiaramente indicato.
Chi è FaktXeber?
In rete la prima ricerca mi porta a un sito .com che non esiste più, esisteva – come mi dimostrano alcuni link che ho trovato – ma è almeno da febbraio 2022 che non è più dello stesso proprietario ed è in vendita. Da quello che trovo in rete si tratta(va) di un’agenzia di stampa di piccolo calibro con sede in Azerbaijan, su IG esiste ancora una loro pagina, l’ultimo contenuto caricato risale a due anni fa. Il loro claim su IG era:
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Del testo condiviso in italiano non trovo traccia in Azerbaijani. L’agenzia di stampa citata risulta morta e sepolta. In italiano il testo in questione è stato pubblicato su svariati canali Telegram ma la fonte italiana pare essere il sito Sovranità popolare .org che inseriamo volentieri in black list.
Su Facebook trova ovviamente estimatori che condividono sotto ai siti d’informazione:
Insomma in Italia sono in tanti a pensare che la mossa di Putin sia stata da grande uomo d’affari. In tanti lo pensano sulla base di un testo che cita come fonte un’agenzia di stampa che agli indirizzi originali (.com e .az) risulta chiusa. Ma le cose non sono così semplici, infatti esiste un Faktxeber nuovo in circolazione, il dominio però è .info, e questo è quello che succede tentando di visitarlo da Chrome:
Hanno anche una pagina Facebook (pagina personale con ben 43 amici) e una su Twitter (ben 8 follower). Gli articoli più recenti risalgono al 2019.
La cosa mi ha incuriosito così sono andato ancora più a fondo, e ho trovato un articolo del 2014 dove si parlava della chiusura del sito appunto a novembre 2014, il motivo? Non è certo, ma pare che l’Iran avesse svariati siti con dominio .az nati proprio per diffondere bufale in Azerbaijan contro il governo in carica, solo che nel 2014, vista la distensione dei rapporti tra i due Paesi, questi siti sono stati chiusi o sospesi dallo stesso governo iraniano. Curioso pensare che in Paesi del genere vi sia questo tipo di attenzione quando da noi di siti simili, nati apposta per attaccare determinati governi – anche a favore di Paesi stranieri e politiche come quelle russe -, ce ne sono a bizzeffe.
Per curiosità ho cercato in altre lingue, ho trovato lo stesso testo tradotto in serbo, dove la fonte di quanto riportato però sembrerebbe essere Forbes, e la testata è chiaramente l’ennesimo sito di propaganda a favore di Putin. Lo stesso ho trovato su un forum polacco, ma perlomeno qui si tratta di una traduzione fatta da Google Translator e postata da uno dei partecipanti al forum, probabilmente per capire se si tratti di fuffa o meno. Il dubbio che viene ad analizzare tutto questo è che si tratti di propaganda condivisa in Russia tramite canali non ufficiali, e che sia arrivata da noi e in giro per l’Europa grazie a soggetti incapaci di verificarne fonti o contenuti.
Detto ciò, come già premesso, non ho sufficiente conoscenza in economia per parlare di come stiano andando le cose per Putin e la Russia, ho trovato un’analisi che mi è parso essere ben fatta, ma che appunto, come tutte quelle ben fatte, evita di fare previsioni su quello che sarà il futuro prossimo. L’unica cosa che si può dire è che non è vero, allo stato attuale, che la Russia abbia guadagnato venti miliardi di dollari in un paio di giorni, come invece dà a intendere questo testo che state cominciando a condividere con insistenza.
Non credo di poter aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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