Alluminio e vecchi merletti

ALLUMINIO-MERLETTI

Come sempre cerchiamo di capire qualcosa di più sull’alluminio – cosa che non fa questo articolo. Secondo l’autore di questo articoletto datato 2013, il “povero” metallo potrebbe essere una delle principali cause di tutti i mali del mondo. [anche le suocere. ndNinth] [sì, anche della credibilità dei miei articoli messa alla berlina dal Ninth… ndTS]

Qui su BUTAC ne abbiamo parlato un po’ tutti. Lo sanno tutti che l’alluminio è uno dei principali componenti delle scie chimiche; è così ubiquitario che lo troviamo nel latte e nei vaccini. E come tutte le bufale che si rispettino, ogni tanto bisogna ricondividerle! Altrimenti la gGgente smette di crederci! Non vogliamo mica che la gente si svegli e comprenda che si tratti di una bufala…

Scusate la divagazione, ritorniamo al nostro metallo. L’articoletto recita così:

L’alluminio è un metallo altamente tossico. Può risultare nocivo anche in piccole quantità, se si deposita nel cervello. L’esposizione a questo metallo può causare: coliche, rachitismo, problemi gastrointestinali, interferenza con il metabolismo del calcio, estremo nervosismo, anemia, mal di testa,riduzione della funzionalità epatica e renale, perdita di memoria, problemi di linguaggio, indebolimento delle ossa e dolori muscolari. Molti dei sintomi ricordano la malattia di Alzheimer e l’osteoporosi. Poiché l’alluminio viene rilasciato dai reni, questo metallo può danneggiare la funzione renale. Inoltre, può accumularsi nel cervello provocando convulsioni e ridotta prontezza mentale. Il cervello è normalmente protetto da una barriera emato-encefalica che filtra il sangue. L’alluminio non riesce ad attraversare facilmente questa barriera, ma certi composti in esso contenuti sì, come il fluoruro di alluminio. È interessante notare che molte riserve idriche comunali vengono trattate con solfato di alluminiofluoruro di alluminio. Queste due sostanze chimiche possono facilmente combinarsi con il sangue. Quando vi è un elevato livello di assorbimento di alluminio e silicio, la loro combinazione può causare un accumulo di alcuni composti nella corteccia cerebrale tale da impedire la corretta trasmissione degli impulsi nervosi. La carenza di calcio a lungo termine può aggravare ulteriormente questa condizione. L’alluminio può essere assorbito dall’organismo attraverso il tratto digerente, i polmoni e la pelle. Si trova naturalmente nell’aria, nell’acqua e nel suolo. Viene utilizzato nel processo di fabbricazione di pentole, tegami, utensili e pellicole, nella produzione di antidolorifici, anti-infiammatori e antiacidi, come additivo nella maggior parte dei lieviti in polvere. Lo si può trovare, inoltre, negli anti traspiranti, nei dentifrici, nei composti dentali, nella farina, nel formaggio grattugiato, nel sale da cucina e nella birra. La più grande fonte di alluminio, tuttavia, è rappresentata dalle riserve idriche comunali. Per cercare di prevenire un’intossicazione da alluminio, è

è possibile seguire alcuni accorgimenti:

  • seguire una dieta ricca di fibre;
  • utilizzare pentole ed utensili in acciaio inox, vetro o ferro;
  • controllare che i prodotti non contengano alluminio;
  • sottoporsi ad un esame dei capelli per determinare i livelli di alluminio presenti nel corpo.

La ricerca ha dimostrato che cucinare nelle pentole di alluminio è pericoloso, in quanto la loro corrosione permette ai cibi di assorbire grosse quantità di questo metallo. L’alluminio si scioglie più facilmente in presenza di alimenti acidi, come il caffè, il formaggio, la carne, il tè nero e verde, il cavolo, i cetrioli, i pomodori, le rape, gli spinaci ed i ravanelli. Le piogge acide, inoltre, permettono a questo metallo di raggiungere l’acqua potabile.

Non è tutto alluminio quello che luccica. Ah no, quello era l’oro. Sembra che oggi i miei neuroni facciano confusione con i metalli. [Se ti rolli le canne con l’alluminio… ndNinth]

Facciamo un po’ di ordine. L’alluminio è un metallo resistente, di colore grigio argento a causa del leggero strato di ossidazione che si forma rapidamente quando è esposto all’aria, ma che al contempo  ne previene la corrosione. L’alluminio è “leggero”: il suo peso specifico è circa un terzo di quello acciaio, o del rame; come tutti i metalli è malleabile e duttile, quindi può essere lavorato facilmente. Non è magnetico e non crea scintille. [Un po’ come Maicolengel in discoteca. ndNinth]
Come tutti i metalli è un conduttore di calore e di elettricità. È estremamente versatile: fra le tante cose, viene adoperato nella produzione di lattine, utensili per la cucina, fogli per la conservazione dei cibi e i case per i computer. È facilmente riciclabile – costa molto meno che produrlo! – e non ci sono limiti al suo riutilizzo, come per il vetro.

Siccome è un bel materiale, di conseguenza deve pur dare fastidio a qualche complottista del menga. Il quale prende spunto da alcuni studi atti a valutarne la tossicità, da qualche amica effettivamente allergica all’alluminio; da qualche pilota che avrebbe confessato il rilascio di alluminio e bario nei nostri cieli; dai soliti sitacci di antivaccinisti… tutto per creare l’ennesima arma di distrazione di massa.

Non ho trovato molte pagine affidabili che parlino della tossicità dell’alluminio. Purtroppo il mio libro di tossicologia ha preso su di sé una delle tante alluvioni ed è andato distrutto. Posso però confermare che l’articolo di Wikipedia è ben fatto, perciò ci viene in aiuto.

La maggior parte della letteratura è concorde nel considerare l’alluminio non pericoloso per la salute umana in quanto esso viene scarsamente assimilato nel tratto gastrointestinale e viene espulso tramite la funzione renale. Si ritiene tuttavia che, in caso di contatto prolungato, le polveri di alluminio abbiano effetti negativi sui polmoni. Una bassa percentuale della popolazione è allergica all’alluminio, e sperimenta dermatiti da contatto, problemi digestivi e l’incapacità di assorbire le sostanze nutritive se mangiano cibo cotto in pentole d’alluminio, vomito e altri sintomi di avvelenamento qualora vengano ingeriti farmaci contenenti antiacidi a base di idrossidi di alluminio e magnesio come il Maalox® o alcuni prodotti contro la diarrea.

Nessun sistema vivente utilizza l’alluminio per i processi biochimici, ragione che sarebbe sufficiente per ritenerlo tossico se in senso restrittivo si definisce tale tutto ciò che entra e non dà luogo a reazioni nell’organismo. L’alluminio è tossico per il SNC (altamente tossico anche a basso dosaggio, in caso di esposizione cronica se non eliminato), come i metalli pesanti nel caso in cui l’organismo non sia in grado di espellerlo, ad esempio in caso di gravi malattie renali.

È vero che l’alluminio è tossico per il nostro sistema nervoso centrale, perché riesce a passare la barriera ematoencefalica (BEE) e vi si accumula, ma riesce a passare la BEE solo quando non è possibile eliminarlo attraverso i reni. Perché demonizzarlo così, se nemmeno le Autorità lo hanno mai bandito?

Tanti lo ritengono uno dei responsabili dell’Alzheimer, ma guardate un po’ cosa spiega l’Alzheimer’s society:

Aluminium – Very low levels of many metals are present in the brain.[…] Although initial studies linked aluminium toxicity with Alzheimer’s disease, the link has not been proven despite continuing investigation. Importantly, there is no evidence to suggest that aluminium exposure increases your risk of dementia.

Alluminio: livelli  molto bassi di numerosi metalli sono presenti nel cervello. […] nonostante gli studi iniziali correlassero la tossicità dell’alluminio con l’Alzheimer, il collegamento non è stato provato, nonostante continui approfondimenti. fondamentalmente non esiste prova che suggerisca che l’esposizione all’alluminio aumenti il vostro rischio di Alzheimer.

Perché affermare che l’alluminio viene assorbito dal tratto gastrointestinale, quando non è vero? Semplice: perché il ceffo è un ignorante che ha voglia di creare un po’ di allarmismo.

Per quanto riguarda l’assorbimento polmonare, gli unici soggetti a rischio sono i lavoratori, ma per fortuna esiste una serie di precauzioni e di controlli ai quali i lavoratori esposti devono sottostare. La visita dal medico del lavoro si esaurisce solo con il controllo della vista e dell’udito… a seconda del lavoro svolto, almeno annualmente i lavoratori sono sottoposti a esami del sangue e delle urine per valutare tutti i parametri necessari a mantenere i lavoratori in salute. Se avete voglia di approfondire l’argomento “esposizione lavorativa all’alluminio” ecco un bel rapporto dell’ISTISAN. Interessanti, molto le conclusioni:

le concentrazioni medie di alluminio serico riscontrate sui campioni pervenuti non sono risultate statisticamente differenti da quelle indicate come caratteristiche di una popolazione professionalmente non esposta.

Per mia fortuna, sono dotata di una buona memoria. Mi ricordavo di un sito (Assomet) che ha cercato di “sviscerare” bene la questione alluminio. L’Istituto Nazionale della Nutrizione ha condotto una ricerca con lo scopo di appurare quali fossero i reali livelli di ingestione di alluminio della popolazione italiana. Ebbene,

i livelli riscontrati direttamente in varie diete regionali italiane (fra i 3 e i 6 mg al giorno), corroborati dai dati di ingestione potenziale calcolati teoricamente, mostrano un livello di esposizione di tutta sicurezza, ove si consideri che la dose giornaliera massima accettabile per l’alluminio è stata stabilita dagli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, per un adulto medio, in circa 60 mg al giorno.

Una simile ricerca è stata fatta anche per i contenitori destinati agli alimenti in alluminio. Le prove di migrazione (o cessione) vengono effettuate regolarmente per ogni tipo di imballaggio destinato al contatto con alimenti. Le conclusioni della ricerca?

Le prove negli alimenti hanno dato valori tali per cui ipotizzando un pasto normale per un italiano medio si può arrivare ad una contaminazione di meno di 1 ppm (parte per milione) per pasto, nel caso ipotetico che tutto venga preparato in contenitori di alluminio.

Invece per “l’acqua del sindaco”, o riserva idrica comunale, non vedo dove sia il problema.
In Italia abbiamo acque molto diverse tra loro, a seconda della zona dove è situata la falda. Del resto, se così non fosse, non avremmo nemmeno le terme. Tra i trattamenti che può subire l’acqua di rete, prima di essere immessa nella rete, abbiamo la decantazione. Questo trattamento serve per favorire il deposito di tutte le impurità, che l’acqua di falda si porta dietro, sul fondo della vasca. Per favorire la decantazione si possono utilizzare dei flocculanti: di questi, l’allume, gli alluminati e il solfato di alluminio sono gli unici a contenere alluminio. Il flocculante non me lo ritrovo però nel bicchiere, perché si deposita sul fondo insieme alle impurità che ha “inglobato”.

Quindi come al solito, disinformazione e allarmismo.

Mi raccomando: per difendervi dall’alluminio contenuto anche nei cosmetici e nei deodoranti, alla prossima sagra di paese lasciatevi infinocchiare dai soliti venditori di “rimedi” naturali, e compratevi un bel cristallo di potassio.

800px-AlumCrystal
[Per le ascelle che non chiedono. MAI. ndNinth]

Thunderstruck
(thunderstruck chiocciola butac punto it)

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon! Può bastare anche il costo di un caffè!