Conte, la pandemia e i numeri in libertà

Alla festa del Fatto Quotidiano ha fatto il suo atto di presenza anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dove è stato intervistato da Peter Gomez e Antonio Padellaro. Un’ora e un quarto circa d’intervista in cui si sono dette tante cose. Alcune però vanno raccontate un po’ meglio di come ho visto fare da Conte.

Al minuto 37:41 dell’intervista Conte riporta dei numeri, e ci dice:

Cosa vogliamo noi? Gestire questa pandemia? È ancora in corso! Oggi credo che ci sia una manifestazione a Roma di persone che pensano che la pandemia non esista. A loro rispondiamo con i numeri. 274 mila, oltre 274mila, contagiati e 135mila circa decessi…


135mila sono giusto giusto centomila in più di quelli finora conteggiati in Italia.

277634 confirmed cases 35541 confirmed deaths Fonte Organizzazione Mondiale della Sanità

Si tratta ovviamente di una gaffe, di un lapsus, come ne abbiamo visti in passato. Lapsus che cerca di essere corretto da Padellaro, ma Conte ribadisce il numero una seconda volta. Poi passano a parlare d’altro e i numeri, purtroppo, non vengono più corretti. È abbastanza palese che Conte si sia confuso, i dati sono pubblici e vengono ripetuti continuamente da più parti quindi non avrebbe senso cercare di dare un’informazione così sbagliata durante un’intervista, ma è una confusione che non dovrebbe succedere, non su un tema così delicato. Non da parte di chi rappresenta tutto il Paese. Bisogna imparare che se si decide di dare numeri in pubblico quei numeri vanno verificati con attenzione, che se veniamo corretti bisogna dare ascolto a chi ci fa presente che ci stiamo sbagliando, in primis per non generare confusione e sfiducia in chi ascolta, poi per evitare ogni possibile successiva strumentalizzazione da parte di chi non aspetta altro che un passo falso.

Ma la categoria dei politici, d’ogni schieramento e ordine, nel nostro Paese è ormai rappresentata da dilettanti allo sbaraglio, dilettanti che forse avrebbero dovuto farsi le ossa in altra maniera prima di finire a rappresentare e governare un Paese come il nostro, un Paese che avrebbe bisogno di veri esperti che sappiano come comunicare, quando è il caso di riflettere e correggersi, e magari come usare davvero i fondi che l’Europa ci sta dando, senza sperperarli nelle solite maniere a cui siamo assuefatti da decenni, ma usandoli per crescere.

Non credo di poter aggiungere altro. Conte doveva stare più attento ai numeri che snocciolava e i padroni di casa avrebbero dovuto ribadire con molta più enfasi che erano numeri errati. Ma ormai lo sappiamo, sono rari i giornalisti in grado di fare fact-checking dal vivo, tanto di cappello a Padellaro per averci provato.

EDIT: ci segnalano che il TG1 ha riportato la parte di intervista in cui Conte fa la sua errata dichiarazione, senza ulteriori commenti o la correzione di Padellaro. Potete trovare l’edizione integrale del TG1 del 5 settembre in cui vi è un intero servizio dedicato all’intervista a Conte a questo link (intorno al minuto 6).

maicolengel at butac punto it
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