Ebola e la disinformazione
Ebola: Stanno circolando all’impazzata annunci di misure restrittive riguardo alla circolazione degli immigrati.
Da chi dice che abbiamo chiuso le frontiere a chi dice che vanno affondate le barche, un po’ di tutto nel Mare Nostrum della disinformazione.
Questo che segue è l’unico comunicato finora rilasciato, lo trovate in originale qui, e copiato e incollato qui:
L’OMS non raccomanda restrizioni di viaggi e movimenti di persone, mezzi di trasporto e merci.
In merito a quanto diffuso da organi di informazione sull’epidemia di malattia da Virus Ebola che dopo i primi focolai in Guinea sta interessando alcuni Paesi limitrofi dell’Africa occidentale (Liberia, Sierra Leone, Mali), si precisa che:
il Ministero della Salute italiano fornisce costantemente aggiornamenti sull’evoluzione della situazione attraverso comunicati inviati alle Regioni e ad altre amministrazioni interessate alle problematiche sanitarie relative a viaggi e soggiorni internazionali. Questi comunicati sono consultabili nella Sezione del Portale del Ministero della Salute “Eventi Epidemici all’estero”.
Si sottolinea che l’Organizzazione Mondiale della Sanità non raccomanda, al momento, restrizioni di viaggi e movimenti internazionali di persone, mezzi di trasporto e merci.
Il rischio di infezione per i turisti, i viaggiatori in genere ed i residenti nelle zone colpite, è considerato molto basso se si seguono alcune precauzioni elementari, quali: evitare il contatto con malati e/o i loro fluidi corporei e con i corpi e/o fluidi corporei di pazienti deceduti oltre alle altre semplici e generiche precauzioni sempre consigliate in caso di viaggi in Africa Sub-sahariana quali ad esempio, evitare contatti stretti con animali selvatici vivi o morti, evitare di consumare carne di animali selvatici, lavare e sbucciare frutta e verdura prima del consumo, lavarsi frequentemente le mani.
Pur in presenza di un rischio remoto di importazione dell’infezione ( va in proposito ricordato che l’Italia, a differenza di altri Paesi Europei, non ha collegamenti aerei diretti con i Paesi interessati dall’epidemia) il Ministero della Salute italiano ha dato per tempo disposizioni per il rafforzamento delle misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali (porti e aeroporti presidiati dagli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera – USMAF) e sono state date indicazioni affinché il rilascio della libera pratica sanitaria alle navi che nei 21 giorni precedenti abbiano toccato uno dei porti dei Paesi colpiti avvenga solo dopo verifica, da parte dell’USMAF, della situazione sanitaria a bordo. Per ciò che concerne gli aeromobili è stata richiamata la necessità della immediata segnalazione di casi sospetti a bordo per consentire il dirottamento dell’aereo su uno degli aeroporti sanitari italiani designati ai sensi del Regolamento Sanitario Internazionale 2005.
Chi mostra l’immagine qui sotto sta producendo un falso allarmismo inutile:
La circolare pubblica che è stata emessa la trovate qui!
AGGIORNAMENTO DOPO COMMENTI SUI SOCIAL:
La copia che circola fotografata malissimo e che sta andando un po’ ovunque se letta con attenzione non dice altro quello che spiegavamo qui. Fare allarmismo in merito è SCIOCCO, per le stesse ragioni che spiegava Paolo qui.