Eric Olsen e le api assassine

Lo strano rapporto di Maurizio Blondet con le fonti

ERIK OLSEN

Ci segnalate un articolo del 13 ottobre apparso sul blog di Maurizio Blondet, articolo dal titolo:

Api assassine in Svezia. E vespe britanniche.

Possiamo riassumerlo con le prime tre righe usate da Blondet:

Il vicedirettore della Procura svedese è stato trovato morto in casa per puntura d’ape. Cremato poche ore dopo. Erik Olsen era l’incaricato delle indagini sul sabotaggio del Nord Stream

La fonte della notizia? Un profilo anonimo, BèDeCé (@BDeC21953875) su Twitter, profilo che rilancia uno screenshot da altro account, quello di Remco Van Velzen, che curiosamente nel frattempo ha rimosso il tweet originale visto che è saltato fuori che venisse a sua volta da una fonte anonima recuperata su VK, il social network russo senza alcun tipo di controllo o moderazione.

La fonte la potete vedere qui sotto:

 

Erik Olsson

Guardate la foto con attenzione: secondo Vicky, Remco e BèDeCé – e ovviamente Blondet – quello in foto sarebbe Erik Olsson (o Olsen), supposto responsabile delle indagini su quanto successo al Nord Stream 2.

La notizia di per sé poteva essere curiosa e interessante, e usando un traduttore mi sono messo a cercarla, trovando un altro soggetto dallo stesso nome che dichiarava di essere ancora al mondo:

Cercando meglio non si trovano altre tracce di Erik Olsson morto per una puntura d’ape. E mi sono domandato: ma con che criteri avranno scelto di pubblicare la notizia Blondet e quelli prima di lui? Avranno fatto qualche verifica minima, no? E invece evidentemente no, nessuno dei citati ha fatto la benché minima verifica, quella che persino mia figlia 8 anni ha imparato a fare: clicca col tasto destra e cerca la fonte dell’immagine, con Google Images Search o TinEye, dipende quale estensione hai installato e su quale browser sei. Una veloce ricerca per immagini ed ecco in tutto il suo splendore Zsolt Borkai, sindaco di Gyor, in Ungheria. Questa è la dimostrazione pratica di quanta poca fatica si faccia a diffondere malinformazione. Zsolt Borkai è vivo e vegeto, credo sia indagato per alcune malefatte in patria, ma non conosco l’ungherese e mi sono fermato nella ricerca.

Non ci sono Erik Olsson o Olsen morti causa puntura di ape mentre indagavano sul Nord Stream 2, ma ci sono soggetti come la cara Vicky Diyakova – profilo che puzza di finto da molte miglia di distanza – che condividono notizie inventate ben sapendo che tanto hanno una catena di condivisori che le diffonderà senza porsi mai il benché minimo dubbio.

Questo è il sistema con cui viene diffusa la disinformazione più facile da demistificare, quella che basterebbe pochissimo per fermare in partenza, due ricerche in croce, da pochi secondi. Ma è probabile che Blondet nemmeno sappia di cosa stiamo parlando quando facciamo riferimento alla ricerca per immagini e a servizi come TinEye…

maicolengel at butac punto it

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!
Un altro modo per sostenerci è acquistare uno dei libri consigliati sulla nostra pagina Amazon, la trovi qui.