Il Malamundi e le menzogne di Biden

Come si ricicla un giornalista che tratta di paranormale?

Qualche mese fa è uscito su Il fronte dl blog un articolo dal titolo «Così Joe Biden inganna l’Europa: ciò che non sapete, dai fertilizzanti ai profughi» (disponibile qui). Benché non sia proprio un pezzo recente, vale la pena occuparsene perché il modo in cui è strutturato l’articolo è tipico di chi diffonde balle e lo fa consapevolmente. Ora vediamo punto per punto quali sono gli “inganni” perpetrati da quel perfidone di Biden.

Gli oligarchi non sanzionati da Joe Biden

Manuel Montero, l’autore dell’articolo, sostiene che il presidente americano stia evitando di sanzionare alcuni magnati, nello specifico tale Andrey Melnichenko, allo scopo di potere approfittare delle sanzioni europee per potere fare incetta indisturbato dei fertilizzanti che l’oligarca vende (e di cui Joe Biden è particolarmente goloso). Quest’affermazione è problematica per molte ragioni: mischia abilmente fonti autorevoli (Bloomberg) con altre assolutamente sputtanate (e vagamente interessate) come Sputnik; non spiega che il problema non è tanto sanzionare Melnichenko, ma la moglie (che non è cittadina russa) a cui sono state passate tutte le società del marito; ignora il fatto che per gli Stati Uniti importare il fertilizzante russo non è per niente fondamentale.

La fonte dell’immagine che segue è questa.

La questione gas (e del petrolio)

Qui l’articolo riprende un cavallo di battaglia del fotogiornalista Giorgio Bianchi: quei cattivoni degli USA approfittano della guerra per poter aumentare esponenzialmente le proprie esportazioni di gas liquido e petrolio verso l’Europa. Il problema di questa affermazione è che rovescia completamente la prospettiva: è stato un errore strategico dell’Europa consegnarsi mani e piedi alla Russia, e accettare di rifornirsi principalmente da lei per quel che riguarda materie prime fondamentali come petrolio e gas. Ora stiamo disperatamente cercando nuovi fornitori, e gli USA non sono che uno dei tanti Paesi a cui ci stiamo rivolgendo. Possiamo farci un’idea della situazione osservando come sono cambiate le importazioni di gas di uno dei Paesi maggiormente dipendenti dalle forniture russe (cioè noi).

Intanto vediamo che i maggiori aumenti di esportazioni hanno riguardato l’Algeria, la TAP (Azerbaijan) e solo in terza battuta il gas liquido (GNL). Va poi notato che questo gas liquido noi non lo esportiamo solo dagli USA: è una fetta che va divisa tra più Paesi (principalmente Qatar, Algeria e, appunto, USA).

Vediamo quindi che l’aumento di importazioni dagli USA è soltanto uno, e nemmeno il più importante, dei tentativi che l’Europa sta facendo per sostituire le forniture russe.

Gli altri magnati sanzionati solo da Ue e Gran Bretagna

L’articolo prosegue spiegando che gli USA non sanzionano tutti gli oligarchi che sono invece stati sanzionanti dalla UE e/o dalla Gran Bretagna. Benché venga presentato come se fosse uno scandalo clamoroso, è una situazione abbastanza normale e per chi ha voglia di approfondire c’è questo articolo del Financial Times. In soldoni, il punto è che gli USA non sono intenzionati a imporre delle sanzioni che finiscano per avere un effetto negativo sulla loro economia. Detto così sembra uno scandalo, ma è esattamente la stessa cosa che facciamo noi continuando a comprare il gas russo. Anzi è molto peggio, perché i soldi che noi diamo alla Russia sono quelli che le consentono di continuare la sua guerra. Quindi se vogliamo proprio parlare di doppiezza, temo che non siano gli USA coloro da biasimare maggiormente. Tra l’altro l’autore dell’articolo cita Bloomberg come fonte riguardo alle “mancate sanzioni” USA, ma si scorda di accennare al fatto che globalmente gli Stati Uniti hanno imposto più sanzioni dell’Unione Europea:

I profughi ucraini

La successiva accusa fatta agli USA è quella di non avere accolto profughi ucraini: citando come fonte il Manifesto, viene riportato che il governo americano avrebbe dato disponibilità a ospitare centomila rifugiati (mentre secondo il Daily Mail ne avrebbero accettati solo 7). In realtà al giugno di quest’anno gli USA hanno accettato 6.800 profughi (fonte qui). Si tratta comunque di una cifra molto inferiore a quella dei Paesi europei, ma mi pare abbastanza ovvio che non si trasferiscano decine di migliaia di profughi ucraini dall’Europa agli USA.

Joe Biden e il finanziamento dei laboratori ucraini

In ultimo viene ripresa la vecchia storia degli investimenti di Hunter Biden in Ucraina. Essendo un argomento che è stato trattato tante volte, vi rimando all’articolo che ho linkato all’inizio: in sostanza Hunter Biden avrebbe fatto da intermediario per, tra le altre cose, finanziare laboratori di armi biologiche in Ucraina e affari loschi con la Cina. La cosa più interessante è che le “fonti a sostegno” sono: un’agenzia di stampa legata al governo russo, il Daily Mail, Libero e il Washington Post. E qui si viene presi un po’ di sorpresa: a differenza delle altre fonti, il quotidiano americano è un giornale serio. Quindi è vero? Assolutamente no, perché del tutto involontariamente si fa riferimento a un giornale sbagliato: a sostenere tutte le fesserie relative ad Hunter Biden non è il Washington Post, ma il New York Post (livello di affidabilità: Imola Oggi). Per vedere cosa scrive veramente il Post vi rimando al loro articolo.

In conclusione

Dopo avere letto tutto il testo di Montero, ero molto confuso. Poi sono andato a vedere la bio dell’autore e ho letto che

Ha pubblicato nel 2019, per Algama, Fenomeni Paranormali Italiani, in cui ha raccontato storie di cronaca, fatti ed eventi apparentemente incredibili

Evidentemente non ha cambiato genere.

Michele Armellini

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!
Un altro modo per sostenerci è acquistare uno dei libri consigliati sulla nostra pagina Amazon, la trovi qui.