Il green pass universale e la post-verità

Come le realtà alternative basate sulla disinformazione diventano "fatti alternativi"

Fin da giugno 2023 qui su BUTAC abbiamo provato a fare chiarezza su quella cosa che le testate italiane (quelle vicine ai movimenti populisti e sovranisti, principali elettori dell’attuale maggioranza di governo) hanno chiamato il “green pass” universale o green pass dell’OMS. Ci abbiamo provato proprio perché la definizione “green pass” non ha nulla a che vedere con la materia di cui si sta discutendo, ma giornalisti e, purtroppo, politici la sfruttano per creare confusione tra i propri lettori ed elettori.

Confusione che genera una realtà parallela, quella in cui appunto si parla di un “green pass universale” che toglierebbe sovranità agli Stati che vi aderiscono in favore dell’OMS. Finché a raccontare queste cose sono i giornalisti di testate come La Verità è comprensibile. Ma quando ad alimentare la confusione è lo stesso Ministro della Salute, beh, in quel caso i problemi sono un filo più grossi.

Ce ne siamo accorti solo grazie a una segnalazione di questi giorni, che ci rimandava a un articolo appunto de La Verità, articolo dal titolo:

Ricciardi impazzisce (e racconta bugie) dopo il no dell’Italia al green pass Oms

Nell’articolo oltre alle solite invettive contro Walter Ricciardi a firma Maddalena Loy ci viene raccontato che appunto l’Italia avrebbe detto no al “green pass Oms”:

Ricciardi in realtà sembra non avere capito, o voluto digerire, il senso del decreto passato al Senato e ora diventato legge. Come già anticipato dal ministro della salute Orazio Schillaci, infatti, l’Italia non è “tagliata fuori da tutti i meccanismi informativi di controllo”, come sostiene Ricciardi, perché non è affatto uscita dalla piena operatività del fascicolo sanitario elettronico, che è l’insieme dei dati e dei documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario dei cittadini assistiti, accessibile, dietro consenso, dal personale sanitario in caso di ricovero o di accesso al pronto soccorso.

Scrive ancora Loy:

Il cosiddetto green pass globale invece, è il sistema di certificazione digitale usato per la verifica delle vaccinazioni. L’oms lo ha mutuato dall’ue (in minuscolo nell’articolo ndmaicolengel) il 1 luglio 2023 con l’obbiettivo di utilizzarlo per estendere il certificato internazionale di vaccinazione o profilassi, la cosiddetta yellow card. In pratica è una sorta di passaporto vaccinale; gli Stati possono aderirvi volontariamente e l’Italia ha scelto di non farlo.

Ed è qui che parliamo di post-verità e di disinformazione spacciata dal nostro Ministro della Salute che a marzo diceva, intervistato proprio da La Verità – come riportato su Quotidiano Sanità:

“L’Italia non aderirà al Green pass globale”. Lo assicura il ministro della Salute Orazio Schillaci in una intervista a ‘La Verità’. “Il Governo salvaguarderà i dati dei cittadini e gli interessi nazionali, non ci sarà alcuna cessione di sovranità all’Oms”, ha precisato il ministro. E sulla prevenzione chiarisce: “Non sarà mai criterio di discriminazione all’accesso alle cure, che resta diritto di tutti”.

Dichiarazioni che purtroppo dimostrano come Schillaci nemmeno ci abbia provato a leggere il testo dell’OMS sul tema, testo che, da sempre, non parla di yellow card o vaccinazioni. Questioni che noi abbiamo cercato di spiegare in lungo e in largo, ma noi non siamo nessuno; le stesse cose però le ha spiegate ad esempio Reuters, una delle principali agenzie di stampa al mondo che a dicembre 2023 raccontava:

The GDHCN does not permit the WHO to issue health certificates itself or dictate which health criteria are required for individuals to travel abroad, the WHO said.
“Health certificates are issued by countries within their sovereign capacity,” the WHO said. “Certification networks allow for a sovereign country’s issued health certificates to be shared and verified for authenticity by another country.”

Under current International Health Regulations, countries can already stipulate that inbound travellers carry a proof of vaccination document, known as the International Certificate of Vaccination or Prophylaxis (ICVP), which is paper-based and is authenticated at the border with a physical stamp or signature.
This is used in countries where incoming travellers must show proof of vaccination against diseases like yellow fever, for example.
Tutte informazioni che chiunque dotato di una connessione web poteva verificare prima di rilasciare dichiarazioni che danno a intendere che l’OMS stia attentando alla nostra sovranità in termini di dati sanitari. Ma all’attuale governo in carica evidentemente serve questo genere di confusione: l’UE è brutta sporca e cattiva, l’OMS è anche peggio.

Non vedere prese di posizione decise contro questo genere di disinformazione da parte di giornalisti meno schierati è un dispiacere immenso, perché andando avanti così la bufala che vede l’OMS attentare alla nostra sovranità diventa fatto conclamato, creando una “verità” alternativa ai fatti basati sulle evidenze.

Giusto per ulteriore completezza, tutti gli articoli su BUTAC in cui abbiamo parlato della materia:

Ecco, a voler esser sinceri il nostro attuale Ministro della Salute non lo vediamo così lontano dal governatore della Lousiana con le sue dichiarazioni.

maicolengel at butac punto it

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!
Un altro modo per sostenerci è acquistare uno dei libri consigliati sulla nostra pagina Amazon, la trovi qui.

BUTAC vi aspetta anche su Telegram con il canale con tutti gli aggiornamenti e il gruppo di discussione, segnalazione e quattro chiacchiere con la nostra community.