Hoogerbeets e la previsione del terremoto in Turchia
Anche un orologio rotto segna comunque l'ora esatta due volte al giorno
Ci è stato segnalato un post a firma Davide Zedda che sta circolando in queste ore, lo potete vedere qua sopra nella sua versione Telegram.
Nel post Zedda riporta (per chi non riuscisse a leggere l’immagine):
🛑MASSIMA ATTENZIONE🛑
È mio dovere informarvi che il geologo esperto di terremoti Frank Hoogerbeets (per intenderci colui che ha anticipato il sisma in Turchia), ha lanciato un allarme per un possibile terremoto di magnitudo 6/7 che potrebbe colpire Italia e/o Grecia tra oggi 16 febbraio e il 18 febbraio.
P.S. Ribadisco che è mio dovere informare, lungi da me la volontà di fare terrorismo. E speriamo che stavolta Frank Hoogerbeets sbagli.
Davide Zedda
Lungi da me la volontà di fare terrorismo, eh sì… Davide Zedda non fa terrorismo, ma allarmismo, di quello che andrebbe sanzionato. Frank Hoogerbeets fa parte di una community che da anni sostiene di essere in grado di predire terremoti. Community che è stata sbugiardata più volte, dimostrando come siano il perfetto esempio dell’orologio rotto che segna comunque l’ora esatta due volte al giorno.
Hoogerbeets è diventato virale a seguito del terremoto in Turchia, in quanto tre giorni prima aveva pubblicato un tweet sostenendo che, letteralmente sooner or later, presto o tardi, “primo o poi”, ci sarebbe stato un terremoto di magnitudo superiore a 7.5 nella zona tra il sud della Turchia, la Giordania, la Siria e il Libano.
Ma il tweet è stato subito criticato dalla comunità scientifica internazionale, che ne ha messo in dubbio la validità. Le critiche che sono state sollevate sono sempre le stesse, una previsione per essere tale deve riportare un arco di tempo quantificabile, “presto o tardi” non lo è. David Rothery, professore di Geoscienze planetarie presso la Open University, ha criticato la metodologia dell’Istituto per cui opera Hoogerbeets, spiegando a Newsweek che:
Le forze di marea all’interno della Terra risultanti dal cambiamento della geometria rispetto ad altri pianeti sono minuscole e in mezzo al rumore…
…Potrei dire che ‘prima o poi’ ci sarà un terremoto di magnitudo 7 sulla metà della faglia dell’Anatolia orientale che non si è spostata oggi. Avrei ragione, ma non avrebbe alcun valore come previsione.
Ma la cosa che è evidente è che il profilo di Hoogerbeets e quello dell’istituto per cui dice di fare il ricercatore presentano spesso tweet con previsioni simili, e solo raramente i tweet corrispondono a veri eventi sismici. In parole povere, lanciano spesso allarmi riguardanti zone che sono note per la loro attività sismica, e ogni tanto ci azzeccano. Esattamente come l’orologio rotto che due volte al giorno segna l’ora esatta, ma che non per questo significa che sia affidabile.
Hoogerbeets è lo stesso che nel 2015 sostenne che il 28 maggio 2015 in California sarebbe arrivato il Big One, che avrebbe spazzato via la costa del Pacifico fino all’Arizona [ah no scusate quelli erano i Tool ndNoemi]… Credo sappiate tutti che la California è ancora al suo posto, per quanto traballante. Susan Hough, sismologa del programma sui pericoli del terremoto dell’USGS, ha spiegato a NPR che il terremoto in Turchia:
…non è stato uno shock per nessuno scienziato del terremoto. La Turchia è una nota zona sismica. Conosciamo queste faglie, sappiamo che sono possibili terremoti di queste dimensioni.
Chi diffonde questo genere di messaggi senza spiegare quanto sopra sta facendo allarmismo, peccato che il codice penale punisca solo nel caso che quell’allarme faccia scattare procedure di emergenza senza che l’allarme sia reale.
maicolengel at butac punto it
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