I 26 politici condannati a morte in Cina
Circola una foto che non è una bufala, ma qualche cosa da dire sull’immagine c’è.
Chi la condivide con grande successo virale è una signorina boliviana, a cui piace farsi notare, forse condividendo l’immagine oltre che denunciare il fatto contava anche su un po’ di visibilità in più per il proprio profilo.
I fatti
Il post con cui condivide la foto, dice, tradotto:
La Cina esegue la condanna a morte di 26 politici corrotti
Nulla da dire, la foto è vera e mostra più o meno quanto raccontato. Peccato che l’immagine venga pubblicata dalla signorina il 12 aprile 2018 ma da nessuna parte sia specificato che l’immagine risale al 2004, bastava cercarla con qualche strumento per la ricerca inversa delle immagini. Inoltre, non si tratta di 26 politici corrotti ma di spacciatori e soggetti legati al mondo della droga. Condividerla in questo modo è sbagliato. Eppure in meno di 4 giorni ha ricevuto migliaia di like e oltre 600mila condivisioni. Mi verrebbe da dire che se hai un profilo alla ricerca di visibilità questo è il post giusto da condividere.
Il problema esiste ed è grosso, ma…
Sia chiaro, come detto la foto è vera come è vero che oggi in Cina (come in altri Paesi) è ancora in vigore la pena di morte. Ma se si vuole condividere un’immagine che porti avanti un messaggio di protesta sarebbe sempre il caso di essere chiari sui fatti, e non spacciarla con verifiche fatte un tanto al chilo, non trovate anche voi?
Con questo non voglio sminuire la denuncia contro la pena di morte in Cina, anche perché come ci spiega Wiki:
The People’s Republic of China executes the highest number of people annually, though other countries (such as Iran) have higher per capita execution rates. The estimated number of executions was 2,400 in 2013. The number of death sentences is a state secret.
che tradotto:
La Repubblica popolare cinese uccide ogni anno il maggior numero di persone, sebbene altri Paesi (come l’Iran) abbiano tassi di esecuzione pro capite più alti. Il numero stimato di esecuzioni era di 2.400 nel 2013. Il numero di condanne a morte è un segreto di Stato.
Non credo sia necessario aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!