I cellulari di Marcianise

MARCIANISE

Viene condivisa in questi giorni su Facebook una foto misteriosa che documenterebbe un paradosso spazio-temporale.

Si tratta di una fotografia scattata, dicono, negli anni Cinquanta a Marcianise, cittadina della provincia di Caserta. L’immagine, scattata probabilmente dal secondo-terzo piano di un palazzo, rappresenta Piazza Carità durante una festa religiosa, infatti si vede una processione uscire dalla Chiesa dell’Annunziata.

cellulari

Cosa ci sarebbe di strano?

La testata online Casertace.net dedica una pagina alla stranissima (?) foto; se si riesce a leggere l’articolo vincendo il mal di mare causato dalle millemila pubblicità stile “Una mamma ha un segreto che fa arrabbiare i medici” si scopre che:

Sta letteralmente facendo impazzire il popolo del web una foto in bianco e nero, scattata nei primi anni 50 a Piazza Annunziata a Marcianise.
Dalla foto sembrerebbe che si tratti di una giornata di festa, probabilmente quella del Santo Patrono. Come si può notare la foto è in bianco e nero ed è stata scattata nei primi anni 50. L’aspetto importante da sottolineare è che ben tre perone (sic) ritratte nell’immagine sembrano parlare al cellulare, le potete notare perchè cerchiate in rosso.
Visto che i primi telefoni cellulari sono usciti sul mercato solo negli anni 90, allora cosa stanno realmente facendo queste persone? La prova che la foto è stata scattata nei primi anni 50 ci viene data dall’inferriata dell’Annunziata, chiaramente visibile nell’immagine, la quale è stata poi rimossa la notte del 24 maggio del 1957 ad opera dell’amministrazione comunale.
Molti utenti del web hanno dato la loro prima ipotesi affermando che si potrebbero trattare di radioline portatili, ma anche questa soluzione è da scartare perchè le prime radio portatili sono uscite in America nel 54, quindi andate in produzione in Italia per fine anni 60, inoltre erano molto costose all’epoca, oltre al fatto che erano di dimensioni giganti.
Passando alle ipotesi più fantasiose, molte persone hanno dichiarato che possono essere persone della Cia o servizi segreti, i commentatori più estremi parlando di uomini venuti dal futuro.

Ho provato a ingrandire l’immagine per quanto si può, dato che ha una risoluzione piuttosto bassa, ed ecco qualche considerazione.

A mio parere la fotografia è molto più antica di quanto dicono: le poche donne che si vedono hanno un abbigliamento più da fine Ottocento o primo Novecento che da anni Cinquanta:

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L’uomo nella prima foto, quello con la camicia bianca, in effetti sembra tenere un braccio piegato con la mano vicino alla faccia: magari si grattava il naso, oppure fumava una sigaretta… e il cellulare dove sarebbe?

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L’uomo dai capelli bianchi nella seconda foto dà l’impressione, a me perlomeno, di avere le braccia conserte e di reggersi il mento con la mano sinistra: anche qui proprio non si vede nessun telefono.

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Infine, la forma biancastra e allungata che sembrerebbe essere il braccio destro dell’uomo in piedi potrebbe benissimo essere qualcosa che lui ha dietro, come la sciarpa di un’altra persona ad esempio, mentre il suo braccio è dietro la schiena.

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Un’ultima considerazione.

Non me ne vogliano gli amici di Marcianise: io non ci sono mai stata e non metto in dubbio che sia un posto bellissimo, ricco di storia, di arte e chi più ne ha più ne metta ma… proprio lì dovevano andare gli uomini della CIA? Anche ammettendo che l’agenzia di intelligence americana disponesse di segretissimi telefoni cellulari quarant’anni prima della loro diffusione sul mercato, mandare tre agenti ad assistere a una processione in una cittadina dove probabilmente tutti si conoscono, utilizzando questi misteriosi congegni in pubblico, non sembra proprio la furbata del secolo!

Per non parlare poi degli uomini venuti dal futuro: uno costruisce la macchina del tempo e cosa ne fa? Va a vedere una processione a Marcianise, ovvio!

Lady Cocca

AGGIORNAMENTO DEL 02/05

Ci fanno notare che la prima radiolina portatile a transistor è stata messa in commercio nel 1954, e che quindi potrebbe essere una di quelle che le persone tengono all’orecchio. Presupponendo che la foto sia del 1957, anno in cui l’inferriata è stata rimossa (ma non ho trovato conferme online di questo evento), anche se come abbiamo visto l’abbigliamento ricorda più quello di fine Ottocento che quello degli anni Cinquanta, la Regency TR-1 è stata messa in commercio nel ’54, però negli USA; non è facile rintracciare la data della messa in commercio in Italia di questa radiolina, ma su un sito per collezionisti si legge:

Non conosco il numero di radioline (radio di piccole dimensioni, per lo più tascabili) vendute in Italia tra la fine degli anni 50 e l’inizio degli anni 60, sicuramente un numero esiguo rispetto a quelle vendute negli USA in quegli anni (…) però la cosa certa fu che, tra la fine degli anni 50 e, l’inizio dei 60, come ebbe a scrivere la “Domenica del Corriere” in un articolo apparso nel gennaio 1962,  i Giapponesi inondarono il mondo con le loro graziose radioline tascabili, battendo gli Americani che pure il transistor avevano inventato e per primi avevano prodotto e commercializzato nel lontano 1954 la prima radio a transistor della storia, la famosa Regency TR-1. Anche le industrie radio italiane, con l’avvento del nuovo dispositivo, appunto il transistor, dalla fine degli anni 50 (dal 1957?) iniziarono a produrre apparecchi radio completamente a transistor di dimensioni per lo più da tavola ma anche di formato tascabile. (…) I primi modelli costruiti in Italia, per le loro maggiori dimensioni, l’esigua varietà dei modelli e il più basso livello di miniaturizzazione dei componenti elettronici impiegati, non hanno avuto la diffusione ed oggi, tra i collezionisti, la stessa fama di certi modelli esteri, soprattutto giapponesi. (…) All’inizio degli anni 60 il prezzo delle radio a transistor in Italia non era certamente alla portata di tutte le tasche e, questa fu sicuramente una delle ragioni che non ne permisero una larga diffusione in tutte le famiglie.

Se ne deduce che se la foto è dei primi anni Cinquanta, come già scritto nel post originale, le radioline non erano state messe in commercio nemmeno negli USA, ma se anche la foto fosse del 1957 sarebbe altamente improbabile che ben tre abitanti di Marcianise (usando la foto come campione), possedessero già quell’anno una radiolina portatile, tanto più di dimensioni così piccole da essere scambiate per un telefonino dei giorni nostri, perché è troppo presto per una così relativamente larga diffusione di un oggetto che aveva all’epoca un notevole costo, infatti le poche fonti che abbiamo trovato parlano dell’inizio degli anni Sessanta come inizio della commercializzazione delle radioline italiane su larga scala; di certo non possiamo escluderlo del tutto, ma essendo la foto così evidentemente precedente agli anni Cinquanta (a meno che non si tratti di una ricostruzione storica) le probabilità ci sembrano veramente molto, molto basse.

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