I paragoni insulsi e gli equilibrati… Covid-19
In vari formati da alcuni giorni stanno circolando paragoni tra i numeri del contagio di marzo e quelli attuali. Credo sia il caso fare un minimo di chiarezza. I numeri che avete visto riportare sono corretti, ma il problema è, come dico nel titolo di quest’articolo, che si tratta di un paragone insensato.
Chi lo fa circolare vorrebbe che passasse il messaggio che tutto quanto stiamo subendo è una manovra dei potenti per poterci controllare, quando in realtà il virus, come dimostrerebbero i numeri attuali, non presenta alcun rischio.
Ho visto la storia fatta circolare in svariate maniere.
Perlopiù sbagliate.
Gli equilibrati…
Una delle ultime che mi è passata di fronte è questa:
Tra NEGAZIONISTI e TERRORIZZATI esistono gli EQUILIBRATIEsistono delle persone che si mettono la mascherina per rispetto delle regole ma che non diranno mai “ormai è un’abitudine”. Esistono delle persone che ascoltano i telegiornali, ma che non prendono tutto per oro colato. Esistono delle persone che si pongono costantemente delle domande e non urlano arroganti convinzioni di gregge. Esistono delle persone che non si sono dimenticate di tutte le malattie extra covid e, che per colpa di una gestione scellerata, lottano per far sopravvivere i propri cari. Esistono delle persone che sono realmente consapevoli sia del valore della vita sia di quello della morte e che non hanno affidato alla scienza l’illusione dell’immortalità. Esistono delle persone per le quali “morire con Covid” o “morire per Covid” fa la differenza. Esistono delle persone che sanno ragionare con la propria mente e riconoscono nei numeri l’inviolabile verità.Esistono delle persone che comprendono che se il numero di tamponi il 23 marzo era 17.000 e il 9 ottobre è 128. 000 ed il numero di nuovi positivi è lo stesso (anzi a ottobre è di 331 in meno) le percentuali di positivi sui tamponi sono molto diverse 28% a marzo e 3,5% a ottobre e di conseguenza molto diversa è l’emergenza. Esistono delle persone che non si ancorano a proclami menzogneri e valutano i fatti nella loro più sacrale obiettività Esistono delle persone che RISPETTANO il pensiero di ognuno e non criticano, con supponente arroganza, chi abbraccia il dubbio e non il dogma. Esistono delle persone che sanno che non è la mascherina a limitare la libertà bensì, lo è, il clima di immorale terrore e devastante decontestualizzazione.Tra NEGAZIONISTI e TERRORIZZATI..ESISTONO gli EQUILIBRATI!E aggiungo IO SONO UNA DI QUESTE !!!
Copiato e incollato da un mio contatto, ma che esprime il mio pensiero alla stragrande!!!
…paragoni un tanto al chilo.
- La realtà dei fatti con cui sarebbe il caso fare i conti è che a marzo del 2020 i tamponi si facevano su una ristretta fascia di popolazione: quelli che presentavano sintomi. Tutti i medici e gli scienziati che studiano la pandemia considerano molto probabile che i numeri di contagiati di marzo fossero molto maggiori di quelli che leggiamo. Gli asintomatici non venivano presi in considerazione in alcuna maniera. Ci si accorgeva che c’erano solo quando veniva fatto il tampone ai familiari di qualcuno che era stato ricoverato con Covid-19 conclamata. Altrimenti niente. Oggi il tampone lo si fa su una fascia molto più ampia di popolazione, senza occuparsi solo dei soggetti con sintomi o che sono stati in contatto con casi conclamati. Quindi è assolutamente normale che i numeri siano diversi.
- Il 28 marzo eravamo in pieno lockdown su tutto il territorio nazionale, lockdown scattato a causa dei contagi che sono cominciati, senza che nessuno lo potesse sapere, in gennaio. I malati in circolazione erano molti di più di quelli testati, molti di più di quelli che abbiamo oggi, è normale statistica e analisi dei fatti. E i medici ancora non sapevano cosa avevano di fronte. Quindi più malati, meno conoscenza della malattia: è normale che i decessi di marzo fossero molto superiori a quelli attuali.